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Due milanesi a Riccione, TikTok e il 118: quando gli scherzi diventano pericolosi

I social media e le app di condivisione video come TikTok hanno aperto le porte a una nuova ondata di intrattenimento che rischia a volte di sovrastare il buon senso. Uno degli ultimi episodi ha coinvolto due giovani milanesi, i quali, per cercare di farsi strada nel caotico mondo delle tendenze virali, hanno messo a rischio l'efficienza di un servizio cruciale come l'ambulanza, procurando un falso allarme.ambulanza pix

Finti Malori e Abuso del Servizio di Emergenza

Recentemente, due ventenni milanesi in vacanza a Riccione hanno pensato di sfruttare il servizio di emergenza sanitaria 118 per farsi trasportare al centro città. Vestiti di nero, in una giornata estremamente calda, hanno deciso di far finta che uno di loro fosse svenuto per evitare una lunga camminata o la ricerca di un trasporto a pagamento.

L'intera messa in scena, durata sette minuti, è stata documentata e pubblicata su TikTok, con l'intento di guadagnare popolarità e attenzioni. Uno scherzo che, a prima vista, può sembrare divertente e innocuo, ma che in realtà rappresenta un grave abuso del sistema di emergenza sanitaria.

La vicenda si è risolta con l'arrivo dell'ambulanza, che ha trasportato i due giovani all'ospedale di Rimini. Subito dopo, i due sono spariti, dimenticando però che lo smartphone utilizzato per la chiamata avrebbe facilitato il loro rintracciamento. Due geni, certamente.

I due milanesi saranno ora penalmente denunciati e indagati per interruzione di pubblico servizio e procurato allarme, reati che prevedono pesanti sanzioni.

Questo episodio dovrebbe servire da monito per tutti, specialmente per i più giovani, riguardo alla responsabilità e al rispetto che tutti dovremmo avere nei confronti del servizio sanitario pubblico.

La necessità di una Cultura Civica

Nel mondo digitalizzato di oggi, gli smartphone possono fare miracoli: possono salvare vite, rendendo l'assistenza medica più accessibile e tempestiva. Tuttavia, quando finiscono in mani irresponsabili, possono diventare strumenti di abuso e disordine.

Questo episodio, come altri recentemente trasformatisi in tragedia, ci spingono a riflettere sulla necessità di diffondere una cultura "civica", che rispetti e valorizzi i servizi cruciali offerti dalla nostra società. Dobbiamo garantire un uso appropriato dei nostri dispositivi e delle piattaforme social, per prevenire situazioni potenzialmente pericolose e rispettare i diritti di tutti.

Non possiamo permettere che la ricerca della viralità su Internet offuschi la nostra responsabilità civica.

Matteo Salvini: "Denuncia per questi due imbecilli, giusto - ha scritto il ministro dei Trasporti -. Io aggiungerei una multa salata, da far pagare ai genitori, la cancellazione dei loro profili social (con un pensiero pietoso anche agli imbecilli che hanno messo like al loro post) e qualche mese di volontariato obbligatorio a favore di disabili o anziani non autosufficienti. Roba da matti, non c’è davvero limite all’idiozia di certa gente".

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