Esseri umani e animali: follia i cani nel passeggino
Il motivo di quest'articolo mi è dato dalla lettura del pezzo apparso sulla Rassegna Stampa a nome S. Maniscalco e che ha sollecitato il desiderio di dire anch'io la mia in merito; diciamo che ho recepito quell'articolo come "ballon d'essai", ossia come notizia diffusa per saggiare le reazioni dell'opinione pubblica, e la mia è questa.
C'è differenza tra essere umano e animale? Direi proprio di sì, non mi pare difficile appurare la cosa.
L'essere umano ha un ruolo ben diverso nella gerarchia dell'universo creato, tanto da rivestire un primato rispetto a tutto il resto della natura, animali compresi. Gli esseri umani sono dotati di un'anima razionale, di ragione, il che li rende superiori a qualsiasi animale, pianta o minerale.
Intendiamoci bene, questo non vuole assolutamente dire che l'uomo deve umiliare o recare danno alle altre creature tutte, anzi, deve portare rispetto e collaborare per una crescita nel bene di tutto il creato, ma senza perdere la propria identità di essere umano, creato, come ci dice la Bibbia, a immagine di Dio.
Che gli animali vadano rispettati e amati lo dice anche san Francesco nel suo Cantico alle Creature, a cui molti piace appellarsi. Allora il problema dove sta? Lo si crea quando si pretende di prestar fede all'ideologia che vuole gli animali paragonati agli esseri umani, con diritti che vanno oltre un ragionevole buonsenso.
Gli animali vanno si amati e rispettati, ma nella loro giusta dimensione e natura. Quando vedi, come ho avuto modo di vedere, che in un passeggino che due signore stavano portando a spasso e che ritenevo ci fosse una piccola creatura neonata, contenevano un cagnolino abbigliato come un essere umano neonato, mi sono chiesto se ciò è un comportamento consono al buon senso, anche perché quella non è la natura del cagnolino, anzi, è costringerlo a un comportamento che non gli appartiene.
Oppure festeggiare il compleanno del proprio animale con torte e dediche personalizzate, o abbigliarli nelle più stravaganti fogge, e via con altre stravaganze. È amare gli animali questo comportamento? Poi si raggiunge l'assurdo di chi lascia la propria eredità al proprio animale, quando vi sono milioni di esseri umani nella sofferenza e nella disperazione magari per gravi malattie e di cui non si posseggono ancora le cure perché le ricerche sono lunghe e costose. Non parliamo poi di quelle spese pazze che si fanno nei saloni di bellezza per cani e gatti o dei cibi super sofisticati, calibrati e misurati, senza contare che pare vi sia anche la possibilità di rivolgersi allo "psicologo" per cani, gatti, coniglietti eccetera.
Anch'io in famiglia ho un gatto, ma lo trattiamo da gatto e lui vi garantisco sta benissimo, perché rispettiamo le sue esigenze, la sua natura. Ovviamente quando ha avuto bisogno del veterinario è stato portato, ma nulla di diverso.
Non è possibile trattare un animale come una persona, si è su due piani diversi. Più si perde la dimensione religiosa, morale e civile più si sprofonda in comportamenti illogici e irrazionali. A mio modo di vedere amare gli animali vuol dire rispettare la loro natura, che è il loro modo di essere liberi, costringerli diversamente è privarli di questo diritto.
Nessuno vuol negare l'affetto che gli animali donano all'uomo o la loro utilità nel salvare vite umane o alleviarne le sofferenze, ma questo non può alterare né annullare la differenza tra essere umano e animale che sono posti in una scala creativa su gradini diversi.
Ripeto, e concludo, amare gli animali vuol dire rispettare la loro natura e la loro libertà di essere se stessi.