Export del Made in Italy: Lombardia in testa
Si conferma il grande successo della Lombardia, risultata prima in classifica fra le regioni italiane per le esportazioni del Made in Italy.
I numeri qui presi in esame, forniti da Elaborazioni Ulisse su dati Istat, sono aggiornati al giugno 2018.
Di seguito un’analisi più dettagliata in riferimento alle tre città che più si sono contraddistinte per i risultati.
- Milano e provincia. L’intera area eccelle nell’esportazione di farmaci e prodotti petroliferi, seguiti dai prodotti chimici per l’industria, quella cosmetica in particolare. In ottima posizione anche il settore dell’agroalimentare con il tabacco in pool-position, dolci , piatti pronti, formaggi ed ortaggi. Al terzo posto è il sistema-moda.
- Bergamo e provincia. In prima linea è il comparto metalmeccanico con forniture all’estero di autoveicoli, macchine agricole, utensili vari e tubi d’acciaio, con diffuso interesse degli importatori per la meccanica italiana in generale. Anche il settore chimico compare nelle classifiche più alte delle esportazioni locali con particolare attenzione degli acquirenti soprattutto per ciò che riguarda la chimica per l’industria ed i fitofarmaci. In terza posizione in questa provincia è il sistema casa, che vede in testa il commercio della plastica, seguito dai componenti d’arredo, sia per ambienti domestici che per ufficio. Il settore degli alimenti, invece, vede primeggiare dolciumi e piatti pronti seguiti dalle bevande.
- Brescia e provincia. Carta e cartone costituiscono la gran parte delle merci esportate insieme a prodotti alimentari lavorati quali conserve e succhi di frutta. Cereali ed ortaggi completano la prima fascia di export locale, che annovera dati interessanti anche per sistema-moda, sistema-casa e settore chimico.
Considerato un totale di merci esportate per complessivi 32,4 miliardi di euro, la Lombardia mette insieme un saldo attivo dell’export che rappresenta quasi un terzo del dato nazionale, con un tasso tendenziale di crescita del dato regionale che supera - sia pure non di molto - quello nazionale del 4,1 %.
Quanto ai mercati di destinazione, sono orientati per settore merceologico:
- Europa: acciaio, apparecchi per comunicazioni, autoveicoli, pellami lavorati e calzature;
- America: acciaio, pellami lavorati, borse e scarpe;
- Medio Oriente: tubi d’acciaio, cuscinetti, valvole, caldaie;
- Svizzera: farmaci, autoveicoli, prodotti petroliferi, prodotti enogastronomici, preziosi;
- Corea del Sud: tabacco;
- Cina: prodotti enogastronomici, abbigliamento, preziosi, carni ed animali vivi, farmaci.
Con particolare riferimento al mercato cinese, la crescita della domanda di prodotti italiani è davvero impressionante.
Fonte: Elaborazioni Ulisse, Dati Istat, con il contributo di Confindustria Bergamo, PROMOS e STUDIABO.