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Farina di insetti in vendita nei supermercati italiani

Il via libera al consumo di farina ricavata da insetti è stato ufficialmente decretato anche in Italia, consentendo così la vendita nei nostri supermercati di prodotti a base di questa farina. Il Ministero dell’Agricoltura ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale i decreti che regolano la commercializzazione di prodotti alimentari derivati da farina di insetti. Scopriamo allora le modalità di vendita per permettere al consumatore di scegliere consapevolmente, evitando di acquistare prodotti diversi da quelli intenzionati. La trasparenza nell'alimentazione è fondamentale e va tutelata al massimo.farina insetti foto milanofree ai

Innanzitutto, nel nostro Paese è ora possibile produrre, vendere e acquistare alimenti realizzati con farine derivanti da quattro tipologie di insetti:

  1. Larve gialle della farina.
  2. Larve del verme della farina minore.
  3. Grilli domestici.
  4. Locuste migratorie.

Per ulteriore informazione, ecco i principali parassiti della farina, limitandomi a citarne solo il nome:

A. Tignola grigia della farina. Queste sono larve bianche con la testa marrone.
B. Tignola fasciata. Larve di color bianco sporco.
C. Piralide della farina. Larve di colore biancastro.
D. Tribolio delle farine. Larve di colore miele chiaro.

Il Grillo domestico, noto per il suo caratteristico canto, è un insetto onnivoro utilizzato anche per l'alimentazione di altri animali, come pesci e uccelli.

La Locusta migratoria, presente anche in Italia, è famosa per le sue devastazioni in Paesi africani e asiatici. Questo insetto, che si nutre principalmente di graminacee, è noto per la sua voracità.

Riguardo alla commercializzazione, l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha indicato che le farine ottenute da questi insetti possono essere utilizzate in vari alimenti, tra cui pane, biscotti, prodotti da forno, pizze, pasta, chips, minestre liofilizzate e perfino nella birra. I regolamenti vigenti richiedono che l'ingrediente sia chiaramente indicato in due modi:

  1. Nella denominazione di vendita (ad esempio, "biscotti con farina di grillo").
  2. Nell’elenco degli ingredienti, specificando il nome e la percentuale.

Il Ministero dell’Agricoltura ha introdotto provvedimenti specifici per l'etichettatura e l'uso degli alimenti a base di farina di insetti, per migliorare la protezione dei consumatori. Ecco le principali disposizioni:

  1. Le confezioni devono indicare la tipologia di insetto presente.
  2. La quantità utilizzata, che non deve superare il 10%.
  3. Il paese di origine della farina. Attualmente, in Europa sono autorizzate le farine prodotte in Francia, Olanda e da un'azienda vietnamita.
  4. Informazioni sulle potenziali reazioni allergiche, poiché le farine di insetti possono provocare allergie simili a quelle causate da crostacei e molluschi.
  5. I prodotti devono essere esposti in compartimenti separati, ben segnalati da cartellonistica appropriata.
  6. Sono previste sanzioni pecuniarie per i trasgressori delle norme.

Alcuni supermercati hanno già iniziato a esporre questi prodotti, offrendoli ai consumatori interessati a sperimentare questa nuova tipologia di alimenti.

Dopo quanto specificato rimane sempre il binomio: Favorevoli? Contrari? Poiché fortunatamente ognuno è libero di fare le proprie scelte in base alle sue convinzioni, sceglierà come meglio crede.

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