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Il Gruppo Impronta di Milano : un grande impegno verso i più deboli intervista ad Andrea Foschi

gruppo impronta

Il Gruppo l’Impronta è una rete di quattro cooperative sociali ed una Onlus con un obiettivo comune: aiutare i più fragili verso un cammino di riscatto.

L’Impronta, nata alla fine degli anni novanta, grazie all’impegno di volontari e operatori sociali, si impegna a promuovere attività socio-sanitarie e di inserimento lavorativo per persone fragili e con disabilità.

Una sfida importante, per tante persone determinate, che con grande passione cercano di valorizzare il talento di persone disabili, per superare fragilità sociali, ostacolo principale per chi, spesso vede negare i propri diritti.  Andrea Foschi, è responsabile comunicazione e marketing presso il gruppo.

Andrea, come nasce questo gruppo e perché proprio questo nome?

L’Impronta è nata nel 1999, nel quartiere Gratosoglio di Milano, da un gruppo di giovani volontari dell’Oratorio di San Barnaba che allora decisero di dedicarsi ai ragazzi e ragazze con disabilità.

Questo spirito di altruismo, organizzato in forma volontaristica, con il tempo si è strutturato divenendo una delle realtà sociali più importanti ed organizzate del Sud Milano. Da allora quella motivazione, con una certa “impronta”, non si è persa. E’ un’attitudine all’ascolto alla comprensione di chi è più debole e di chi è in difficoltà, verso un cammino di riscatto e dignità che vede la riabilitazione ed il lavoro come fattori determinanti.

Chi sono per voi queste persone e quali sono le iniziative e i progetti che state portando avanti?

Noi ci occupiamo di tanti ambiti del disagio sociale. In primis la disabilità gestendo centri socio educativi e comunità di accoglienza e inserendo al lavoro nei nostri servizi molte persone con disabilità (sono oltre 40 quelle ad oggi regolarmente assunte). Negli ultimi 15 anni infatti, con lo spirito di avviare iniziative di impresa sociale abbiamo aperte alcune importanti attività commerciali: il ristorante Gustop, il panificio-pasticceria Gustolab, una stamperia e una cooperativa agricola, Agrivis. Il tutto con l’obiettivo di inserire al lavoro il maggior numero di persone fragili. Ci occupiamo anche di disagio giovanile gestendo una comunità di minori ed avviando nei quartieri difficili di Milano attività di recupero per la fascia dei “neet”, giovani che non studiano né lavorano. Tra i progetti più importanti strategici degli ultimi anni vi è l’idea di costruire una vera e propria filiera alimentare che parte dalla terra sino arrivare alla tavola, inserendo al lavoro in modo stabile persone in difficoltà o con disabilità.

Milano è una città molto grande, tante sono le opportunità, così tanti sono anche i problemi. Quanto è importante essere vicini a queste persone?

L’esperienza di tutoraggio e di ascolto che ci deriva da oltre vent’anni di attività ci ha portato a capire che la vicinanza e l’empatia con le persone che aiutiamo è fondamentale per il buon esito del percorso. In questo senso possiamo contare su un grande numero di figure educative esperte e di psicologi che danno un supporto importante, veri e propri tutor delle persone fragili coinvolte e delle loro famiglie. Per le attività abbiamo anche un filo diretto con le istituzioni pubbliche locali che si occupano delle problematiche sociali tra le quali le assistenti sociali, che ci segnalano casi di persone che hanno bisogno della nostra assistenza. Ad oggi seguiamo circa 500 famiglie nel territorio del sud e dell’hinterland milanese.

Tra i vostri tanti obiettivi, l’inserimento occupazionale da parte di persone disabili. Come avviene questo?

Avendo avviato vere e proprie attività di impresa sociale cerchiamo di inserire queste persone all’interno dei nostri servizi che sono molto diversificati. Oltre a quelle prima citate abbiamo anche una piccola attività di pulizie e un’attività di delivery. Quest’ultima è nata grazie ad un percorso co-progettato con l’azienda multinazionale Esprinet, i ragazzi con disabilità ogni giorno, usando i mezzi pubblici, consegnano ai clienti dell’azienda a Milano e nell’hinterland i prodotti tecnologici dell’azienda. Un servizio costruito sulle necessità dell’azienda, apprezzato dai clienti e utile per i ragazzi con disabilità (10 le persone assunte) che hanno così un lavoro stabile. Il rapporto con le aziende è infatti fondamentale per i nostri obiettivi di inserimento lavorativo. Esiste inoltre un’opportunità legislativa molto interessante quella della convenzione art.14 che permette alle aziende di assumere persone con disabilità che sono poi gestite dal punto di vista lavorativo dalle cooperative sociali di tipo b, all’interno di servizi e commesse concordati con l’azienda. Questo strumento ancora poco conosciuto è importantissimo in quanto delega il tutoraggio delle persone fragili alle cooperative sociali che hanno capacità e persone preparate per seguire e far crescere dal punto di vista lavorativo le persone con disabilità. Occupandoci in particolare, come Gruppo L’Impronta, della disabilità cognitiva questi aspetti diventano ancora più rilevanti.

Siete un gruppo che offre anche opportunità lavorativa. Chi potrebbe venire a far parte del vostro team?

Ogni anno ci poniamo nuovi obiettivi di inserimento lavorativo e ci organizziamo facendo dei colloqui a nuovi candidati. Le opportunità possono essere varie: addetti al delivery, autisti, addetti alle pulizie, ai lavori agricoli, a servizi di bar e ristorazione, a servizi amministrativi. Diamo ovviamente precedenza alle persone fragili o con disabilità. Nel 2022 lanceremo una nuova opportunità formativa (gratuita) e poi di inserimento lavorativo su un tema per noi nuovo: quello del software testing. Anche per questo nuovo progetto è possibile scriverci per candidarsi. Mentre sul fronte socio-educativo cerchiamo di frequente figure di educatori professionali.

Per informazioni e per darci un sostegno:

www.gruppolimpronta.it
info@gruppolimpronta.it

tel. 0289504176

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