Liberalizzazione dei brevetti per esseri liberi dal virus: intervista a Vittorio Agnoletto
Fine novembre è scattato nuovamente l’allarme di una nuova variante scoperta in Sud Africa, denominata omicron. Molti paesi immediatamente hanno deciso di sospendere qualsiasi volo aereo verso quei posti dove si stesse diffondendo.
La pura ha fatto ancor di più riaccendere il dibattito su una soluzione importante : vaccinare tutto il mondo.
Teoria sostenuta dal Dottor Vittorio Agnoletto, medico e docente dell’Università Statale di Milano del corso globalizzazione e politiche della salute, promotore della campagna europea ”Nessun profitto sulla pandemia”, il quale continua a sostenere che soltanto attraverso la liberalizzazione dei brevetti dei vaccini potremmo vaccinare il mondo intero, uscendo definitivamente da questa pandemia.
Un vaccino accessibile a tutti
Dottore, è stato scoperto un vaccino utile per sconfiggere la pandemia, ma ad oggi non è accessibile a tutti, per quale motivo?
Siamo di fronte ad un' ingiustizia, i paesi più ricchi hanno acquistato il 75% dei vaccini prodotti, mentre più della metà dell’umanità non ha ricevuto il vaccino.
In Africa siamo sotto al 4%- 5%, nel mondo circa il 50% della popolazione non ha ricevuto una dose.
Le ragioni sono dovute alla copertura dei brevetti, cioè significa che coloro che detengono i brevetti, in questo caso alcune aziende farmaceutiche, possono definire liberamente sia il prezzo dei vaccini, che essere gli unici a produrli.
Quindi la prima causa di questa situazione è dovuta ai costi , infatti le aziende produttrici possono decidere a quanto venderli; la seconda ragione è dovuta al fatto che, essendo queste aziende le uniche che possono produrre gli attuali vaccini, non hanno una capacità produttiva sufficiente per soddisfare il fabbisogno di tutti.
Nuove varianti potrebbero essere molto più pericolose
Alla fine di Novembre c’è stato l’allarme per una nuova variante, denominato da chi l’ha scoperta con il nome di omicron, lei ha sempre ribadito più volte nelle varie interviste” se non dovessimo vaccinare anche nei paesi meno sviluppati economicamente, potrebbero insorgere altre varianti”, cosa che poi è accaduta.
Cosa potrebbe accadere nel caso che ci fossero la formazioni di sempre più varianti da parte del virus?
Se in alcune zone del mondo , non c’è il vaccino, il virus potrebbe diffondersi più velocemente, questo faciliterebbe il verificarsi di errori nella replicazione virale, e la nascita di nuove varianti, tra le quali alcune potenzialmente più aggressive.
Se tutto ciò accadesse, saremmo, ogni volta, punto a capo ad affrontare nuove varianti, com’ è successo con la variante omicron, e non sapremo mai in anticipo se i nostri vaccini saranno efficaci a contrastarle.
Nessun profitto sulla pandemia
Lei è il promotore di questa campagna europea, “.nessun profitto sulla pandemia”.
Di che cosa si tratta, quali sono state le risposte e quali si aspetta da chi di dovere?
Vaccinare chiunque significa garantire anche il diritto alla salute di tutti , un diritto universale, come è sancito dall’articolo 25 della dichiarazione dei diritti umani del 1948
Non ritengo giusto che i paesi più ricchi acquistino la quantità maggiore di vaccini, mentre gli altri popoli non riescano a vaccinarsi.
Attualmente , l’India e il Sud Africa , insieme ad altri 100 paesi del sud del mondo, hanno proposto la sospensione per tre anni dei brevetti sui vaccini, sui i kit diagnostici e la socializzazione delle conoscenze.
Se questo accadesse, avremmo prezzi più accessibili, conoscenze per creare i vaccini , infine molte più aziende potrebbero impegnarsi nella produzione.
Questa decisione deve essere presa all’unanimità all’interno dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, ma, fino ad ora, Unione Europea , Gran Bretagna e Svizzera, si sono opposti alla sospensione dei brevetti, perché difendono gli interessi delle grandi aziende farmaceutiche.
Ci sono quattro aziende che attualmente stanno guadagnando miliardi solo perché posseggono i brevetti.
Attraverso la campagna europea Nessun profitto sulla pandemia, stiamo cercando di raccogliere un milione di firme , così che la Commissione Europea sia obbligata a discutere e a mettere ai voti le nostre proposte sia al Parlamento Europeo che al al Consiglio Europeo.
Per firmare basta andare sul sito https://noprofitonpandemic.eu/it e firmare, ne vale la nostra salute e quella di tutto il mondo”!