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Papa Francesco: Difendere e custodire l’ambiente

fiore montagnaNel messaggio per la giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato, Papa Francesco rileva alcune urgenti necessità per la tutela del nostro pianeta. Riporto alcune di queste frasi commentandole.

-   È necessaria una conversione ecologica che parta dal riconoscimento dei nostri peccati contro il Creato. Il peccato è l’offesa e la distruzione che l’uomo compie a danno della natura, in definitiva, a rovina di se stesso. A questi peccati siamo interessati tutti, non solo le grandi multinazionali, le aziende, ma anche il singolo cittadino che a volte, pur nel suo piccolo, reca offesa alla natura e perciò all'intera umanità. Purtroppo ne abbiamo esempi da vedere ogni giorno. Per questo ognuno deve compiere il proprio dovere di amore verso la natura, anche se il farlo costa qualche sacrificio.

-  È tempo di “cambiare rotta” e proteggere la Terra, nostra “casa comune”. Cambiare rotta è modificare quei comportamenti che sono lesivi per la natura, che è nostra casa comune. Forse non ci si pensa a sufficienza, ma questo termine, “casa comune” è molto indicativo, inquinando è farsi un “autogol”, è favorire quelle condizioni di disagio e malessere alla natura e a noi stessi, che poi paghiamo in termini di salute.

- Non possiamo arrenderci al degrado dell’ambiente, spesso provocato dai nostri comportamenti irresponsabili ed egoistici. Il responsabile unico non è la natura, ma è l’uomo, il quale per egoismo, per pigrizia, per noncuranza, per ignoranza, per ottenere ricchezza, non si cura del danno che causa.

-  Quando maltrattiamo la natura, maltrattiamo anche gli esseri umani. Non ci vuole aver frequentato l’università per capire questa correlazione; ogni danno portato alla natura è offesa portata all'umanità, soprattutto ai più poveri, che sono coloro che più pagano le irresponsabilità. La Scuola deve farsi carico di questo compito, ossia educare, già dall'asilo, i giovani a un comportamento ecologico. Inoltre le autorità preposte devono sanzionare, senza sconti, chi lorda un bene comune come la natura, così com'è giusto che ogni singolo cittadino possa denunciare, senza nessun timore, chi sfacciatamente inquina.

-  L’economia e la politica, la società e la cultura non possono essere dominate da una mentalità del breve termine e dalla ricerca di un immediato ritorno finanziario o elettorale. Una frase molto chiara, ma che purtroppo non è messa in pratica, perché gli interessi finanziari e di potere non contemplano lo spendersi per il bene della natura che diviene benessere per l’umanità.

-  Questo è l’anno della Misericordia e il santo Padre fa notare come sia opportuno aggiungere alle sette opere di misericordia corporale già note, anche quello sulla tutela della natura, e suggerisce di applicare semplici gesti quotidiani nei quali spezziamo la logica della violenza, dello sfruttamento, dell’egoismo. Per le opere di misericordia spirituale, il Papa spiega che la cura della casa comune richiede la contemplazione riconoscente del mondo. Contemplare la natura, un momento che ti riempie e ti commuove l’anima; un’alba, un tramonto, il mare sconfinato, un prato pieno di erba e fiori colorati, alzi la mano chi di fronte alla bellezza della natura non si lascia coinvolgere! Aveva proprio ragione San Francesco quando nel Cantico delle Creature afferma: “l’audato sii, o mi’ Signore per…”.

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