Riscatto di laurea: quanto costa e agevolazioni fiscali
Il riscatto di laurea è un’occasione per recuperare gli anni investiti nel percorso universitario ai fini pensionistici e raggiungere “prima” la pensione. Costi, pratiche amministrative e normativa spesso complicano questa richiesta, che appare anche piuttosto onerosa
Sul questo tema,la dr.ssa Noemi Secci consulente del lavoro ed esperta di pensioni, ci spiega i vantaggi del riscatto di laurea e i costi da sostenere.
Dove si può presentare l’istanza/domanda?
Se il contribuente desidera presentare una domanda di riscatto o ricongiunzione autonomamente, deve accedere al portale web dell’Inps tramite le proprie credenziali dispositive (Spid, Cie, Cns) e seguire il percorso: “Prestazioni e servizi”, “Servizi”, “Portale riscatti -ricongiunzioni”.
Dopo aver superato la fase di autenticazione, la home page dell’applicazione consente di accedere alla home page riscatti.
Bisogna poi selezionare l’opzione “Nuova domanda”.
Chi non possiede le credenziali dispositive, necessarie anche qualora si desideri procedere tramite il contact center Inps (chiamando il numero 803.164 o 06.164.164 da cellulare), deve inviare la domanda di riscatto tramite patronato o altri intermediari dell’istituto.
E’ una scelta che va fatta appena un lavoratore inizia il percorso lavorativo? Oppure si può fare anche negli successivi?
La scelta si può fare anche negli anni successivi, ma bisogna considerare che più è alto il reddito, o la retribuzione, più elevato sarà il costo di riscatto. Da considerare, riguardo ai periodi di riscatto che si collocano nel sistema retributivo, anche i coefficienti legati all’età.
Nel dettaglio, l’onere di riscatto della contribuzione può essere calcolato, a seconda della collocazione dei periodi, della gestione e categoria di appartenenza, nonché dell’anzianità contributiva, col sistema della riserva matematica (L.1338/1962) o col sistema contributivo/percentuale.
Il sistema della riserva matematica è relativo ai periodi che si calcolano col sistema retributivo (basato sulle ultime retribuzioni, o redditi, e sull’anzianità contributiva), ossia, nella generalità dei casi:
- sino al 31 dicembre 1995, per coloro che possiedono meno di 18 anni di contribuzione accreditata entro tale data;
- sino al 31 dicembre 2011, per coloro che possiedono almeno 18 anni di contribuzione accreditata entro il 31 dicembre 1995.
calcolo dell’onere secondo il sistema retributivo
Ecco come funziona:
· si effettua il calcolo della pensione con l’inclusione dei periodi da riscattare;
· si sottrae l’importo della pensione calcolata con l’esclusione dei periodi da riscattare;
· la differenza si moltiplica per il coefficiente di riserva matematica, che varia a seconda della categoria di appartenenza del lavoratore, dell’età e del sesso;
· il risultato corrisponde all’onere di riscatto.
Le tabelle recanti i coefficienti di riserva matematica, per quanto riguarda i lavoratori dipendenti, si trovano allegate al D.M. del 31 agosto 2007.
calcolo dell’onere secondo il sistema contributivo/percentuale
Il calcolo dell’onere secondo il sistema contributivo/percentuale (D.Lgs. 184/1997) avviene invece in questo modo:
· si moltiplica l’aliquota contributiva vigente nella gestione previdenziale di accredito (33% per la generalità dei dipendenti);
· per il reddito imponibile degli ultimi 12 mesi;
· per il numero di anni da riscattare;
· il risultato corrisponde all’onere di riscatto.
Per le annualità non intere, l’imponibile va rapportato a mese, o a settimana
Se l’imponibile è minore del reddito minimale, bisogna applicare l’aliquota sul minimale di reddito annuo vigente presso la gestione previdenziale interessata
I periodi del corso di studi universitario da valutare con sistema contributivo possono anche essere riscattati pagando un onere più leggero (art.20 co. 6 D.L. 4/2019, che ha aggiunto il comma 5-quater all’art.2 del Dlgs. 184/1997.).
Il costo agevolato si calcola moltiplicando il livello minimo imponibile contributivo annuo per gli iscritti alla gestione commercianti (15.953 euro nel 2021) per l’aliquota di computo vigente presso il Fondo lavoratori dipendenti (33%) per il numero di anni da riscattare.
In pratica, ogni anno riscattato costa 5.264,49 euro, se si fa la domanda nel 2021.
Quale è il costo di questa richiesta, ipotizzando una retribuzione annuale di 30.000 euro su 14 mensilità (netto mensile 1500 circa)?
Ipotizzando il calcolo con sistema percentuale non agevolato e un imponibile Inps di 30.000 euro negli ultimi 12 mesi, il costo è di 9.900 euro per ogni anno da riscattare (30.000 x 33%).
Ci sono delle agevolazioni fiscali/contributive per chi fa questa richiesta?
L’onere di riscatto può essere dedotto dal reddito imponibile dell’interessato, o del familiare che lo ha fiscalmente a carico (art. 13 D.Lgs. 47/2000). Non sono previsti limiti massimi.
Gli importi vanno indicati nel quadro E sezione II del modello 730, o nel quadro RP del modello Redditi.
Se il familiare a carico a favore del quale si sta corrispondendo l’onere di riscatto non é lavoratore e non è mai stato iscritto alla previdenza obbligatoria, è prevista una detrazione dall’Irpef pari al 19% dell’onere.
L’Inps ha recentemente pubblicato una utility tramite app sul riscatto, in cosa consiste?
L’Inps, in merito al riscatto, ha recentemente istituito nel suo portale web il servizio “Simulatore riscatto laurea”.
Al servizio si accede attraverso il percorso: “Prestazioni e servizi”, “Servizi”, “Riscatto Laurea - Simulatore”
Il servizio web “Riscatto Laurea- Simulatore” chiede all’utente, che accede in forma anonima, di rispondere ad alcune domande e, successivamente:
- informa l’utente sulle varie tipologie di riscatto della laurea disponibili (agevolato, per inoccupati, ordinario);
- verifica l’esistenza di vantaggi fiscali derivanti dal pagamento dell’onere di riscatto;
- simula orientativamente il costo del riscatto;
- fornisce il numero massimo di rate nelle quali può essere suddiviso l’onere di riscatto;
- simula l’importo della singola rata, in base al numero di rate prescelto;
- informa riguardo al beneficio pensionistico derivante dal riscatto.
L’interessato può ottenere dei dati più attendibili autenticandosi ai servizi Inps con lo Spid, la Cns (carta nazionale dei servizi) o la Cie (carta di identità elettronica). In questo modo, la procedura web può prelevare i dati presenti negli archivi Inps (contribuzione versata, periodi lavorati, etc.) ed eventuali simulazioni vengono calcolate sulla base di tali dati.