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Scuola, precari e neo laureati: sarà tutto pronto per settembre?

Le problematiche della scuola continuano a tenere banco, in quanto dopo l’approvazione del decreto e il contestuale aggiornamento della terza fascia per i docenti precari e i neo laureati, si attende l’ordinanza per autorizzare ad operare la trasformazione.

scuola ordinanzaI comitati che hanno ottenuto la riapertura, sottolineano che la burocrazia e i passaggi amministrativi rappresentano un ostacolo da non sottovalutare e si aspettano una conclusione dell’iter quanto prima, affinché tutto sia pronto per il mese di Settembre.

Riportiamo la nota del comitato, dove vengono evidenziate le problematiche per la riapertura della terza fascia. Riportiamo anche le problematiche ai laureati in discipline artistiche.

Quando verrà emessa l’ordinanza per la riapertura delle graduatorie di terza fascia?

Noi di uniti per la terza fascia ce lo chiediamo, come ci chiediamo se sarà davvero tutto pronto per settembre e se saranno rispettati i punteggi di valutazione titoli ed esperienze e non penalizzati i laureati che hanno gli stessi titoli di coloro che sono stati valutati nel 2017.

L’iter è ancora molto lungo, purtroppo. 

Adesso, il Ministro dovrà emettere un’ordinanza per autorizzare ad operare la trasformazione. L’ordinanza sarà trasmessa per il parere del CSPI, che dovrà esprimerlo entro 7 giorni: ricordiamo che il suo parere, in ogni caso, non è vincolante. A quel punto, entro 5 giorni toccherà alla Corte dei Conti esprimere il proprio parere. Una volta conclusi questi passaggi obbligatori, sarà pubblicato il decreto di riapertura e aggiornamento sul sito del Miur con tutte le istruzioni. I Tempi previsti per la domanda quali sono? Speriamo davvero che non sia troppo tardi. 

Altro nodo è quello della tabella titoli. 

La nuova tabella titoli sarà nota solo quando l’ordinanza ministeriale sarà definita, e potrebbe subire qualche modifica rispetto a quella del triennio precedente. 

Noi, speriamo davvero che questo non succeda perché i laureati che s’inseriranno ora per la prima volta, non hanno meno dei laureati che si sono inseriti nei trienni precedenti. 

Già i neolaureati sono stati penalizzati con l’introduzione dei 24 cfu, perché I 24 CFU sono obbligatori solo per i nuovi inserimenti e non danno punteggio. 

Come mai? 

Tante sono le situazioni atipiche espresse dal Miur e dal Ministero. Una di queste è quella dei laureati AFAM in discipline audiovisive LM65 e LS/73.

Perché a pagarne le spese devono essere sempre i laureati in discipline artistiche? 

Le problematiche e le storture sono innumerevoli, se risolte, potrebbero dare un assetto diverso alla scuola e al settore istruzione. Sarebbe opportuna una revisione.

Il comitato Docenti LS/73 – LM/65 richiede al MIUR di tutelare quei percorsi universitari che costituiscono titolo di accesso alle previgenti classi di concorso A007 e A061.

 Il Comitato LS/73 – LM/65 è costituito da docenti non abilitati nelle classi di concorso A007 e A061. Siamo laureati in Cinema, Televisione e Produzione multimediali o Diplomati Afam di percorsi accademici equipollenti alla LM 65 o LS/73.

Una delle domande più frequenti è perché esistono due CDC che riportano le stesse materie d'insegnamento?

Le due classi in questione sono: A007 Discipline Audiovisive e A061 Tecnologie e tecniche degli istituti delle comunicazioni multimediali. Generalmente la classe di concorso A007 è presente nei Licei artistici ad indirizzo Audiovisivo e multimediale, mentre la classe di concorso A061nnegli istituti tecnici e professionali.

Tuttavia gli organici dei vari istituti spesso attingono da entrambe le classi di concorso, confermando che essenzialmente si tratta della stessa materia di insegnamento e che non deve essere divisa in due diverse classi di concorso. Altra questione molto spinosa è l’accesso a queste classi di concorso.

Per quanto riguarda, invece, la classe di concorso A061, questa permette l’accesso a “qualsiasi laurea” con accertamento dei titoli professionali. L’accertamento dei titoli professionali non segue inoltre gli stessi criteri nelle diverse regioni.

- Chiedono, quindi, al Ministero dell’Istruzione che i laureati in cinema LM65 e LS/73 che hanno basato il percorso di studio e di vita sulle materie afferenti al linguaggio audiovisivo abbiano accesso diretto alla A061 e che l’accesso a “qualsiasi laurea” non sia più consentito dalla terza fascia 2020.

Se il Ministero non provvederà a chiarire, in tempi certi, quanto sopra, i danneggiati avvieranno un procedimento di ricorso per riaffermare ciò che spetta loro di diritto.

La formazione scolastica non prevede la trasmissione di pure conoscenze tecniche ma anche teoriche e non è ammissibile l’accesso per chi ha lauree completamente diverse da questo settore disciplinare.

Firma la petizione

 

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