Ultimi dettagli per il Milan ai cinesi. Intervista ad un uomo Fininvest
Questione di settimane. Ma alla fine il Milan passerà alla cordata cinese. Alla Fininvest non hanno dubbi. I patemi li porta nel cuore il patron però il percorso sembra inarrestabile. Ne parliamo con un dirigente di via Paleocapa, che conosce bene segreti e retroscena di un'operazione un po' misteriosa e che tiene sulle spine i supporters rossoneri.
- Alla fine il Cavaliere ha deciso per la vendita ?
Si, visto che i figli - esclusa Barbara - non gli davano tregua e la salute lo preoccupa assai.
- Come mai i figli non amano la squadra del Milan ?
A Marina lo sport procura l'orticaria e pure Pier Silvio, che in un primo momento sembrava interessato, col tempo ha declinato ogni impegno. Gli ultimi due rampolli di famiglia lo stadio lo vedono col binocolo. Dunque....
- Resta la primogenita di secondo letto.....
Che ama il marketing più che il calcio. Siamo lontani anni luce dall' mpegno degli Agnelli, furbi anche ad avere uno staff di supporto eccezionale.
- Parla di Marotta e di Paratici ?
Soprattutto. Degni eredi del controverso Moggi, discutibile sul piano morale ma impareggiabile su quello della competenza.
- Corrisponde a verità che Berlusconi volesse ingaggiarlo prima che scoppiasse calciopoli ?
C'era già il contratto pronto: direttore generale. E Galliani dava i numeri. Con Luciano nella stanza dei bottoni, lui sarebbe scomparso.
- Come mai un mediocre dirigente come Galliani è così nelle grazie del Cavaliere ?
Vuole una risposta sincera? Non lo so.
- Ultimamente si è rifatto vivo mister Bee. Potrà intralciare la vendita ai cinesi ?
Troppo tardi. Ha avuto a disposizione un sacco di tempo per sostanziare la sua offerta. Che- mi permetta - considero poco seria.
- Dove arrivano gli americani, rinnovano anche i bidet e insediano subito i loro uomini al comando. I cinesi, invece...
Sono profondamente diversi. Preferiscono avanzare a piccoli passi, sfruttando quel che di buono trovano in loco.
- Che tipo è Galatiolo, il regista dell'operazione da parte asiatica ?
Un tipico manager dello sport versione U.s.a.. Molto spiccio, molto pratico, Però non metterei la mano ul fuoco riguardo alle sue competenze calcistiche.
- Perciò i cinesi si appoggeranno a Galliani, almeno per i primi mesi ?
Penso di si. Anche se stravedono per Maldini.
- Come vive Berlusconi questi giorni ?
Usiamo la parola giusta: con dolore. Lui che considera il Milan la sua creatura prediletta.
- Prevede sorprese dell' ultim'ora ?
Le escludo. Può essere che i tempi slittino ancora. A causa delle clausole direi maniacali messe da Berlusconi al protocollo d'intesa.
- Lei - mi risponda a cuore aperto - nei panni del Cavaliere, avrebbe venduto il Milan ?
No. Ma lo avrei bonificato da cima a fondo. Partendo, ovviamente, da Galliani, vera palla al piede.
- Una volta firmata il patto, arriveranno i soldi per una campagna acquisti col botto ?
Se la Juventus non avrà rastrellato tutti i campioni in circolazione (il nostro interlocutore ride), si potrà acquistare qualche ottimo giocatore.
L'intervista si chiude alle prime luci dell'alba. Due nottambuli - il vostro cronista e il dirigente Fininvest - la concludono con la colazione al bar. Dietro al bancone, spicca una gigantografia della prima coppa dei campioni dell'era Berlusconi. Era una serata di sogno targata Barcellona. Con il cuore a mille e lo spirito divinizzato.
Gaetano Tirloni