LET'S ROCK. IL FASCINO DEI FAVOLOSI ANNI 50. Un itinerario tutto milanese tra rock and roll, buon cibo e abiti vintage
Da meno di un mese è aperto a Milano, nel civico 5 di via Dante, a due passi dal Duomo, l’Hard Rock Cafè. Nelle pareti del locale campeggiano il reggiseno in pizzo di Cher, la batteria dei Negramaro, la chitarra di Eddie Van Halen e un paio di scarpe di Bruno Magli appartenute a B.B. King.
E ancora la giacca dorata di Michael Jackson e l’intimo di Madonna indossato durante il suo “Who’s That Girl”.
“Sogno una inaugurazione in pompa magna, a Settembre, e mi piacerebbe vedere via Dante chiusa per una serata tutta nostra, con un grande evento musicale dal vivo». spiega Giampiero Pelle, ceo di Rock Group Italy, la società che ha aperto l’Hard Rock Cafè milanese in franchising.
Ma l’Hard Rock Cafè non è il solo locale che celebra i miti americani.
Un’altra catena chiamata ‘America Graffiti’ è caratteristica e degna di attenzione.
Un locale unico nel suo genere tra Legnano e Cerro Maggiore ci porta a respirare i favolosi anni ‘50 . Alle pareti foto di Elvis Presley, Chuck Berry, James Dean e la dea Marylin Monroe.
Non appena ci si guarda intorno si inizia a respirare l’aria del Rock and roll. Poster americani degli anni 50, alcuni originali e altre splendide riproduzioni, molte iconografie di quel periodo meraviglioso e vere antiche pompe di benzina.
Nata nel 2008 a Forlì l’idea di questo locale, che unisce la passione per il rock and roll alle Cadillac e al buon cibo made in Usa. E così, tra un gustoso piatto americano e il dolce sottofondo musicale di Johnny Cash, Elvis Presley e Chuck Berry la nostra immaginazione vola. Ci si ritrova in una Cadillac con la brillantina nei capelli, sognando di ballare e farsi baciare da Elvis.
Tornando a Milano, in zona Sesto San Giovanni un ristorante aperto da poco ci porta a respirare la stessa atmosfera americana dei ‘diner’.
L’American Diner era nato come tavola calda lungo le highway americane, negli States dei primi anni ‘50, per risollevare gli animi dalla grande tristezza dovuta al conflitto mondiale. I diner sono caratterizzati da un arredamento originale: pavimenti a scacchi, luci al neon, bandiere americane, tavoli particolari dove gustare con spensieratezza un menù ricco di tante golosità made in Usa, come un mega hamburger o un milk-shake al cioccolato, a ritmo di Rock ‘n’ Roll.
Torniamo in pieno centro di Milano e troviamo un altro locale vintage per eccellenza, è il Bar Luce, progettato dal regista Wes Anderson, che ha ricreato un’atmosfera anni ’50. Se entrate qui vi sembrerà di essere catapultati in uno dei suoi film, tra tinte color pastello, juke-box d’epoca e un affascinante arredamento in stile.
Uno stile che molti di noi scelgono ancora per arredare le nostre case.
Il vintage americano ha segnato infatti profondamente la storia recente delle arti decorative e dello stile dell'architettura d'interni, introducendo nel design di mobilio e oggetti quotidiani le influenze di importanti correnti artistiche, come la pop art di Andy Warhol.
Da alcuni anni le forme, le tinte sgargianti e i grandi contrasti dello stile vintage americano sono protagonisti di un fortunatissimo revival: numerosi brand di arredamento, oggettistica, elettrodomestici e accessori per la cucina ripropongono l'estetica dell'America anni 50/60, per la felicità degli appassionati.
Ma continuiamo a seguire il nostro itinerario alla scoperta di locali particolari nel pieno salotto di Milano, a due passi dal Duomo. La Milano da bere ci accoglie. Entrando sembra di essere in un transatlantico, perché il bancone del Camparino in Galleria profuma di legno e di passato, e noi possiamo fermare il tempo sorseggiando il nostro campari denso di ricordi.
Ma gli anni ‘50 non sono solo musica e cibo. Il decennio dei blue jeans, del rock ‘n’ roll e delle pin up è stato davvero un tempo di rinascita. Per gli appassionati di Grease o di Happy Days, delle gonne a palloncino e dei giubbotti di pelle, non è solo un itinerario alla scoperta dei locali ma anche uno stile vintage anni ’50, che fa sempre tendenza.
Ecco i principali punti vendita di Milano in cui potrete trovare alcuni capi adatti a voi.
Penelope Interni, in via Macedonio Melloni 6, a Milano.
In un seminterrato di un'insospettabile via residenziale in zona Risorgimento si trova un regno magico, un open space eccentrico con uno stile decisamente stravagante. Fenicotteri rosa, gorilla giganti, lampade di ogni tipo, palle stroboscopiche e tantissimi oggetti Kitsch. Tanti poi i pezzi di arredo più seri, di design anni ‘50. Vale la pena fare anche solo un giro, per lasciarsi ispirare e divertire.
Un altro magico posto è Cavalli e Nastri.
Una vera istituzione milanese, è uno dei negozi più famosi e amati in città. Aperto negli anni ‘70, propone una raffinata selezione di capi vintage di lusso, dal 1920 al 1990, ma prevalentemente abiti anni ’50. In questo negozio, oltre alla vendita, esiste anche la possibilità di riciclo: un cliente può portare un capo di abbigliamento e chiedere che questo sia sistemato. Per chi volesse osare di più questa boutique offre la possibilità di confezionare abiti su misura con tessuti originali. Esistono tre punti vendita a Milano: Via Brera 2, Via Gian Giacomo Mora 12, via Gian Giacomo Mora 3. Ma la location più accattivante è quella di via Mora 3: tre stanze intime come quelle di una casa dove perdersi e tornare a sognare.
Vintage Delirium, di Franco Jacassi, offre abiti anni ’50 di Christian Dior, Chanel, Lacroix, Vionnet, Hermes, Versace, Ungaro. Si trova in via Sacchi 3.
Humana Vintage, in via Cappellari 3, in via De Amicis e in Via Vigevano.
Qui si possono trovare abiti anni ’50 a buon mercato, ottimi per una festa a tema. Ci si può sbizzarrire grazie ad un vastissimo mix di capi in continuo aggiornamento. Gli utili delle vendite sostengono i progetti di cooperazione che Humana gestisce in Africa. Si può fare shopping e una buona azione allo stesso tempo.
Dunque, che aspettate? Seguite il nostro itinerario e vi troverete a fare un salto nel tempo, perché si può viaggiare anche nel passato cui siamo legati.
Let’s Rock a tutti!