Giuseppe Meazza, campione con classe
Lo stadio di Milano, uno dei più famosi del mondo, porta il nome di un grande calciatore di Milano: Giuseppe “Pepp” Meazza.
Primogenito di una famiglia che abitava nel popoloso quartiere di Porta Vittoria, Giuseppe Meazza nacque a Milano il 23 agosto del 1910.
Fin da piccolo Giuseppe aveva il sogno di diventare calciatore, e già all’età di sei anni giocava con il pallone nei campetti di calcio vicino a casa sua.
Mentre frequentava le scuole medie Meazza fondò la Costanza, una piccola squadra con i suoi coetanei che vinse molti tornei rionali milanesi, Questo gli permise di entrare a far parte della Iris 1914, una delle più importanti squadre della scena calcistica della Milano di inizio novecento.
In pochi anni Giuseppe diventò una delle punte di diamante della squadra e, dopo essere stato tentato dall’ entrare nel Milan, entrò nell’Inter, già allora uno dei simboli della Milano calcistica.
Con i suoi gol, dalle traiettorie imprevedibili, e la sua tattica semplice e fantasiosa al tempo stesso, in un paio di anni Giuseppe portò l’Inter ai vertici del calcio non solo italiano, ma anche internazionale, con il suo apice nella grande vittoria del 1930, dove allo stadio Fossati di via Goldoni i nerazzurri sconfissero la fortissima formazione del Genoa 1893, la prima grande squadra di calcio italiana.
In quello stesso anno Vittorio Pozzo, colpito dalle qualità del giovane calciatore, lo inserì in quella cerchia di giocatori che avrebbero fatto parte della nazionale italiana, dove rapidamente Meazza divenne, con Silvio Piola, uno dei pilastri della squadra.
Quando iniziarono i mondiali del 1934, tenuti proprio in Italia, Meazza si impegnò al massimo per la vittoria della nazionale.
E infatti, nella finale che si giocò a Roma, il grande calciatore superò ogni suo limite e riuscì a portare all’Italia il suo primo titolo mondiale.
Quel miracolo si sarebbe ripetuto nel 1938, quando Giuseppe divenne uno degli artefici della vittoria italiana in Francia, contro grandi avversarie tra le quali l’Austria e il Brasile.
Nel 1939, a causa di problemi con il piede sinistro, Giuseppe dovette lascare l’Inter e, dopo un intervento che risolse la situazione, venne ingaggiato come portiere per la Juventus e il Milan, ma la sua carriera calcistica si sarebbe conclusa solo nel 1947, con ancora una volta la maglia della squadra nerazzurra.
Con gli scarpini ormai appesi al chiodo, Meazza divenne allenatore prima in Turchia e poi sulla panchina della nazionale italiana delle Olimpiadi del 1952, poi tornò alla sua Inter, dove si dedicò alle squadre giovanili, in cui militavano i figli del suo grande amico Valentino Mazzola, Ferruccio e Sandro, che in poco tempo non solo divennero due stelle del calcio, ma anche suoi cari amici.
Ormai malato da tempo, Giuseppe Meazza mori nella sua casa di Rapallo il 21 agosto del 1979, ma la sua città non lo ha mai dimenticato ed ancora oggi lo ricorda con lo storico stadio di San Siro, che venne ribattezzato con il suo nome.