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Gianna Beretta Molla di Magenta: la santa che non abortì

  • Barbara Lozzi

santagiannaberettamollaSanta Gianna: infanzia, adolescenza e gioventù

Francesca Giovanna Beretta nacque a Magenta, in provincia di Milano, il 4 ottobre 1922. Era la decima di tredici figli, dei quali, purtroppo, cinque morirono in giovane età e un'altra a ventisette anni.

Il padre Alberto e la mamma Maria erano Terziari francescani, partecipavano tutte le mattine alla S. Messa, e inculcarono anche alla prole la propria fede. Tre fratelli di Gianna, nel corso del tempo, intrapresero una strada sacerdotale/missionaria: Enrico andò in Brasile (Grajaù) come medico missionario cappuccino, Virginia si recò in India come medico missionario (religiosa canossiana) e Giuseppe divenne sacerdote di Bergamo. Dal giorno in cui fece la Prima Comunione (a soli cinque anni e mezzo) la piccola Gianna Beretta iniziò a partecipare alla S. Messa assieme alla sua mamma, tutti i giorni.

Santa Gianna: studi, impegno sociale e matrimonio

Santa Gianna crebbe con la consapevolezza della fede cristiana e quindi dell'estrema fiducia nella Provvidenza di Dio, e imparò ad amare e apprezzare la vita come un meraviglioso dono divino.
Frequentò l'istituto delle suore dorotee a Genova Quinto al Mare (dove nel frattempo la sua famiglia si era trasferita nel 1937) maturando ancor più la sua già profonda spiritualità.

Dopo i bombardamenti su Genova (1941), la famiglia si trasferì a Bergamo, ma l'anno successivo, purtroppo, entrambi i genitori morirono a poca distanza l'uno dall'altra e Gianna e gli altri fratelli si trasferirono di nuovo a Magenta. Si laureò nel 1949 in Medicina e Chirurgia presso l'università di Pavia, specializzandosi in Pediatria nel 1952, e durante il periodo universitario s'impegnò nell'Azione Cattolica nelle Conferenze delle dame di San Vincenzo. Dopo la laurea, Gianna Beretta aprì un proprio ambulatorio medico a Mesero. Nel 1954 conosce Pietro Molla, anch'egli impegnato nell'Azione Cattolica, con il quale si unirà in matrimonio nel 1955. La coppia si trasferisce a Ponte Nuovo, dove Gianna divenne sia la responsabile del Consultorio dell'asilo nido dell'O.N.M.I. (Opera Nazionale Maternità e Infanzia), sia volontaria per l'assistenza medica alle scuole elementari e materna. Nel 1956 nasce il primo figlio Pierluigi, poi fu la volta di Maria Zita, nel 1957, di Laura nel 1959 e di Gianna Emanuela nel 1962.

Santa Gianna: la morte

Dopo due mesi dall'instaurarsi della quarta gravidanza, a Gianna Beretta Molla fu diagnosticato un fibroma uterino, tumore benigno. Nonostante le raccomandazioni del medico, Gianna rifiutò di interrompere la gravidanza, e prima dell'operazione di asportazione del fibroma chiese esplicitamente di mettere al primo posto la vita del nascituro. L'operazione riuscì. Nel periodo successivo si affidò come sempre aveva fatto alla preghiera e alla Provvidenza divina. All'avvicinarsi del parto Santa Gianna ribadì l'assoluta priorità della vita del bimbo rispetto alla sua in caso di complicazioni.

Alcune ore dopo la nascita della quarta figlia, avvenuta con parto cesareo, Gianna Beretta Molla fu colpita da febbre alta e dolori fortissimi all'addome causati dall'insorgere di una peritonite settica. Non abbandonò mai il Signore nelle sue preghiere, invocandolo a rimettendosi nelle sue mani. Morì il 28 aprile 1962, sette giorni dopo il parto, a Ponte Nuovo, dove aveva espresso il desiderio di essere portata prima della fine. Aveva trentanove anni. Riposa nel Cimitero di Mesero nella Cappella della Famiglia Molla. Velocemente si diffuse la fama di santità di Gianna Beretta Molla, per la sua vita, le attività d'impegno sociale con i bimbi e verso il prossimo, e per il grande gesto di amore compiuto.

Santa Gianna: beatificazione e santificazione

Il 6 novembre 1972 il cardinale Giovanni Colombo (Arcivescovo di Milano), promuove la Causa di Beatificazione di Gianna Beretta Molla e richiede la raccolta di tutti i documenti e le informazioni necessarie. Questo processo si concluderà il 24 aprile 1994, giorno in cui Gianna viene proclamata "Beata" come "madre di famiglia" da Giovanni Paolo II in Piazza S. Pietro a Roma. Sul retro della medaglia della Beatificazione (24 aprile 1994), il Cardinale Carlo Maria Martini la ricorda così: "Donna meravigliosa amante della vita, sposa, madre, medico professionista esemplare offrì la sua vita per non violare il mistero della dignità della vita". Per quanto concerne il processo di Santificazione, terminò il 16 maggio 2004, anche in questo caso fu Giovanni Paolo II a proclamare Gianna "Santa" in piazza S. Pietro. Santa Gianna Beretta Molla si festeggia in data 28 aprile.

Santa Gianna: i miracoli

Tutta la vita e le opere di Gianna Beretta portarono all'instaurarsi del processo di Beatificazione. Una donna esemplare, amorevole madre di famiglia, moglie fedele, missionaria nel cuore e nello spirito da sempre; ha donato la sua vita agli altri, come missionaria e come medico, confidando sempre in Gesù e nella Provvidenza Divina e dimostrando ogni giorno il suo amore rispetto sacro per la vita. Per quanto riguarda il processo di Santificazione, fu iniziato e terminato dopo aver esaminato degli eventi (guarigioni) riconducibili all'intercessione di santa Gianna. Il primo miracolo avvenne nel 1977 a Grajaù in Brasile. Lucia Silva Cirilo, allora ventottenne, fu colpita da una fistola retto-vaginale. Fu visitata da un medico che confermò la presenza della fistola; il giorno seguente, lo stesso medico esaminò di nuovo la donna e inspiegabilmente dovette costatare che la fistola era cicatrizzata. Lucia era guarita, senza che le fosse fatto alcun tipo di intervento chirurgico. Lucia aveva pregato intensamente santa Gianna, sorella di Padre Alberto.

Questo miracolo fu validato da Papa Giovanni Paolo II il 21 dicembre 1992. Il secondo evento miracoloso accadde nel 2000. La signora Elisabete, di origini brasiliane, al quarto mese di gestazione, subì la rottura delle membrane con conseguente perdita di tutto il liquido amniotico. La donna partorì prematuramente (quasi all'ottavo mese di gravidanza), ma la bambina nacque sana. Le fu scelto come nome Gianna Maria, poiché la madre aveva letto una biografia della santa che le fu consegnata al momento dell'Unzione degli infermi, quando si temeva il peggio. Questo secondo evento fu validato come miracolo nel 2003.

Santa Gianna: centri, associazioni e movimenti in Lombardia

Associazione "Amici di Santa Gianna Beretta Molla", Magenta (MI);
Movimento per la Vita “Gianna Beretta Molla”, Macherio (MI);
"Villa Gianna", casa di accoglienza per ragazze madri e bambini Belgioioso (PV);
Casa di Prima Accoglienza “Gianna Beretta Molla” per donne straniere, Mariano Comense (CO);
Casa di Accoglienza “Gianna Beretta Molla”, per ragazze madri e madri sole, Ronco Briantino (MI);
Centro di Spiritualità, Accoglienza e Servizio Familiare “Santa Gianna Beretta Molla”, Mesero (MI).

La Fondazione "Santa Gianna Beretta Molla" è stata istituita nel 1999 dal marito di Gianna, Pietro Molla, e dal fratello della santa, Mons. Giuseppe Beretta attualmente Presidente. I figli di Gianna ricoprono la carica di consiglieri della fondazione, la cui sede legale è in via della Moscova a Milano, mentre l'archivio storico - fotografico è a Mesero.

Barbara

Vedi anche:

Santi di Milano: san Gervasio e san Protasio

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