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La storia della Cartiera Mantovana

cartiera mantovana 1Una storia che attraversa secoli, generazioni, modi di lavorare e che arriva ai nostri giorni con grandi prospettive di futuro.

La Cartiera Mantovana, uno dei simboli della provincia lombarda, nacque nel 1615, grazie ad Angelo da Fano, appartenente a una nobile famiglia mantovana, che costruì la prima cartiera, dove la carta era prodotta con stracci e colla.

Poco tempo dopo il duca di Mantova Ferdinando Carlo Gonzaga, concesse ad Angelo il privilegio di vendere i fogli, e lo autorizzò a costruire una nuova fabbrica sull’acqua.

Nel Settecento venne costruito il piccolo borgo di Maglio, attorno al Naviglio, che grazie alla sua corrente muoveva i magli per produrre la carta.

Alla fine dell’Ottocento al posto degli stracci arrivò la pasta di legno di pioppo, negli anni Settanta del Novecento la carta da macero.

Oggi a capo dell’azienda, c’è  Alberto Marenghi,38 anni, amministratore delegato della Cartiera Mantovana di Maglio di Goito, che dopo la morte del padre Franco in un incidente stradale diciannove anni fa, smise di essere un giovane studente di giurisprudenza a Parma e si ritrovò a gestire l’azienda di famiglia.

“Il passaggio generazionale, per la nostra azienda” dice “è stato traumatico. Quando mio padre è morto, mi sono trovato in questa situazione. Ho deciso di impegnarmi, di imparare il più possibile, trascurando affetti e amicizie. Ho sfogato la rabbia lavorando, e alla fine ho finito per amare questo lavoro”.

E la cartiera di famiglia adesso è un gruppo con tre stabilimenti in Italia e uno in Francia, oltre ad essere il fornitore delle più importanti realtà europee nel settore dell’imballaggio, il 1 luglio festeggerà quattro secoli di storia, già cominciate con l’assemblea degli Henokiens, uno dei club più esclusivi al mondo, della scorsa settimana al Teatro Bibiena.

Inoltre a partire da quest’anno, gran parte della materia prima arriva dalle case dei mantovani, dal momento che la carta raccolta in città da Mantova Ambiente diventa package, grazie ad un’intuizione di Alberto Marenghi.

Adesso Alberto Marenghi deve consolidare il successo, ma questo non lo spaventa “Adesso è presto, ma per il futuro non escludo altre acquisizioni” mentre i due figli di tre e sei anni “si divertono a colorare sulla nostra carta”. 

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