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I Colla da imprenditori a marionettisti

collaUn tempo, vicino al Duomo di Milano, c’era il vicolo San Martino, considerato una delle più belle vie della città. Agli inizi del XVIII secolo vi viveva Giovanbattista Colla, un commerciante che gestiva la rivendita di carbone, legna e foraggi per l’esercito austriaco ed in seguito, durante la Repubblica Cisalpina, per le truppe napoleoniche.

Nel 1805, secondo i documenti dell’archivio di Milano, nacque suo figlio, Carlo Giuseppe, che in poco tempo venne coinvolto negli affari di famiglia e soprattutto negli spettacoli di marionette che il padre, con gli amici, preparava in una saletta privata, con marionette alte circa quaranta centimetri.

Verso il 1835 i Colla dovettero trasferirsi in Piemonte, dove, per di una serie di rovesci economici, persero tutti i loro beni.

Fu in quel momento che padre e figlio decisero di trasformare il loro hobby in una vera e propria passione, dando cosi vita alla compagnia Colla, che nel tempo diventerà il simbolo dei marionettisti italiani. 

Il 6 marzo del 1835 la famiglia diede il suo primo spettacolo a Borgo Vercelli, ottenendo da subito un grande successo tra grandi e piccoli.

colla 2Fino al 1861 il simbolo della compagnia fu Famiola, una maschera di origini lombarde che, con il suo carattere allegro e sfrontato, rappresentava il simbolo della ribellione per tutti quelli che non volevano cedere al governo austriaco.

Inoltre la compagnia  accompagnò con balli ed spettacoli teatrali veri e propri la seconda guerra d’indipendenza, tanto che Giuseppe Colla venne coinvolto nella battaglia di Palestro.

Dopo la morte del fondatore, avvenuta nel 1861, la compagnia passò ai tre figli, che decisero di dividere in tre parti l’eredità paterna, dando vita a gruppi teatrali molto diversi tra di loro.

I destini dei tre ragazzi sarebbero stati differenti: il primogenito Antonio morì senza eredi, mentre da Carlo e Giovanni sarebbero nate la Carlo Colla e Figli e Le Marionette di Gianni e Cosetta Colla.

Dopo il debutto a Broni il 22 agosto del 1863, Carlo iniziò una carriera nelle piazze delle città italiane più importanti, che durerà fino al 1889, quando a causa di una malattia alla gola venne costretto a lasciare le scene cedendo la compagnia al figlio Carlo jr,

Molto legato allo zio Antonio, il giovane Colla decise di ampliare il repertorio famigliare, con spettacoli legati ai temi d’attualità, dal ballo fino al cabaret.

Nel 1906, dopo la morte del vecchio Carlo, la compagnia mise in scena l’opera “Pietro Micca” che attrasse l’attenzione dell’impresario Gittardi, direttore del Gerolamo di Milano.

Scritturati per la stagione teatrale del 1907, in poco tempo i Colla divennero uno dei punti fissi del piccolo teatro, tanto che nel 1911 furono  il primo teatro stabile delle marionette in Italia, sostituendo al vecchio Famiola la maschera di Gerolamo, simbolo del teatro.

Fino alla fine della seconda guerra mondiale i Colla fecero divertire intere generazioni di spettatori, tra cui Luchino Visconti, Erminio Macario, Paolo Poli, Giancarlo Menotti e Simone Weil.

Verso il 1952 Carlo jr lasciò la compagnia al nipote Giuseppe, che la diresse fino al 1957, quando il teatro viene chiuso e dichiarato monumento nazionale.

Nel 1965 i Colla, grazie al sostegno di Eugenio Monti, riuscirono a riaprire il teatro e a riprendere l’attività.

Ancora oggi i Colla continuano a divertire le vecchie e nuove generazioni, con spettacoli sempre sorprendenti, esattamente come tre secoli fa, in quella casa di Milano, in vicolo San Martino.  

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