Milano pagano-cristiana
Milano tra paganesimo e cristianesimo (IV-V secolo)
Dal 286 d.C., Milano fu un centro di potere politico-commerciale vitale per l’impero Romano occidentale.
Nei vent’anni prima di Costantino I, l’impero vide e subì grandi conflitti interni ed esterni causati da secessioni e sommosse armate fomentate da imperatori detti “usurpatori”, da invasioni barbariche e da persecuzioni religiose: il cristianesimo era visto come una setta pericolosa per la tradizione romana appena rivisitata dall'imperatore Diocleziano.
Con l’Editto di Milano, del 313 d.C., Costantino promosse la libertà religiosa nell'impero romano.
Le tensioni continuarono fino al 355 d.C., anno in cui si tenne il Concilio di Milano: qui l’imperatore Costanzo II si parteggiò per i cristiani ariani contro i cattolici guidati dal vescovo Dionigi.
Il credo pagano non era ancora terminato. Infatti nel 360 salì al trono l’imperatore Giuliano detto “l’Apostata” il quale propose un ritorno alla matrice culturale e alle tradizioni del mondo greco-romano classico: cultore di filosofia ed emulatore dell’imperatore stoico Marco Aurelio, scrisse varie opere filosofiche e combatté affinché il cristianesimo non si affermasse.
Sant'Ambrogio
nel 363 morì Giuliano e Milano divenne la sede del nuovo imperatore, Valentiniano I (365), nonché la capitale d’Occidente (fino al 402).
In questo clima di scontri e crisi della tarda antichità visse Sant'Ambrogio, importante politico e successivamente vescovo di Milano dal 374 al 397. La sua fama iniziò con la nomina di console/prefetto per le regioni italiche Emilia e Liguria. Poi, per volere popolare fu acclamato vescovo, in virtù del suo carisma.
Tuttora nelle chiese milanesi, e di alcune località della provincia, si celebra il rito detto appunto Ambrosiano. Capace diplomatico e astuto politico, propagandò strenuamente a favore del potere ecclesiastico edificando numerose chiese cattoliche, componendo di persona inni sacri e testi musicati, opponendosi al credo ariano anche scontrandosi con la corte imperiale. L’acme delle tensioni si ebbe durante la Pasqua dell’anno 386: Ambrogio e i suoi seguaci occuparono la basilica Portiana (probabilmente la chiesa di San Vittore al Corpo o forse quella di San Lorenzo) per non consegnarla agli ariani. Sempre Ambrogio fu il promotore della edificazione della basilica Martyrum (oggi basilica di Sant'Ambrogio) oltre che della basilica Apostolorum (oggi basilica di San Nazaro).
Sul finire del IV secolo morì Ambrogio (397) e la capitale dell’impero divenne Ravenna (402), luogo più sicuro e posto strategicamente in prossimità delle paludi.
I barbari (nella fattispecie degli Unni, degli Eruli, dei Visigoti e degli Ostrogoti) invasero a più riprese l’Italia, compresa Mediolanum che fu saccheggiata nel 539 durante uno degli episodi cruenti della guerra tra bizantini e goti.
Bibliografia
CAPORUSSO D., DONATI M. T., MASSEROLI S., TIBILETTI T. 2007, Immagini di Mediolanum. Archeologia e storia di Milano dal V secolo a.C. al V secolo d.C.
Vedi anche la Breve storia di Milano