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Editoriale Dardo: i fumetti italiani del dopoguerra

L’azienda di cui voglio raccontare questa volta è l’Editoriale Dardo, casa editrice italiana fondata a Milano nel 1946 da Gino Casarotti, uno dei “padri” del fumetto italiano del dopo guerra.il grande blek

Il fumetto si può ben definire “lettura disegnata”, poiché diversi sono i codici che lo formano. Alla sua fondazione il nome era di “Mediolanum”, divenendo però presto “Editoriale Dardo”.

I primi fumetti pubblicati sono:

  • Amok, pubblicato tra il 1946 e il 1948, è un personaggio mascherato dal fisico possente, le cui avventure s’ispirano a quelle del più conosciuto “Uomo mascherato”. Indossa un costume che porta un disegno di una testa di felino con le fauci aperte, è aiutato nelle sue avventure dalla fidanzata Nikita e dal fedele leopardo Kyo.

  • Gim Toro, questo personaggio, creato nel 1946, vestiva i panni di un giovane muscoloso italo-americano, che combatteva contro un’organizzazione criminale orientale chiamata “Hong del Dragone”. Le sue avventure sono state pubblicate, sino al 1951, su albi a strisce.

  • Kinowa. Personaggio dei fumetti western, pubblicato dal 1950. Giustiziere spietato che agisce coperto da una maschera spaventosa.

Nel 1951 arriva il grande successo grazie alla pubblicazione di titoli come Capitan Miki cui segue, nel 1954, il Grande Blek. Penso che molti lettori che oggi hanno una rispettabile età di questi due personaggi si ricordino senz’altro.

  • Capitan Miki. Pubblicato per la prima volta, in formato striscia nel 1951 da un trio di autori noto come Essegesse, raggiunse subito un grande successo con tirature ragguardevoli. Oggi è considerato un cult al pari di altri fumetti come Pedrito el Drito, Tiramolla, e altri.

  • Il Grande Blek. Personaggio noto anche come Blek Macigno, trapper corpulento dai capelli lunghi e biondi, si batte per l’indipendenza americana contro il predominio inglese, rappresentato con giubbe rosse. Il fumetto raggiunse una tiratura settimanale di 400.000 copie, ed è stato più volte ristampato.

Le testate prodotte dall’Editoriale Dardo sono davvero molte, e nell’elenco, incompleto, che pubblico più sotto, molti ritroveranno titoli di giovanili letture dei loro eroi preferiti.

  • Il Grande Blek.

  • Capitan Miki.

  • Kinowa.

  • Gim Toro.

  • James Dyan. Un cow boy dal volto che evocava l’attore, morto poco tempo prima. La serie uscì in 42 numeri.

  • Jonny Logan. Le pubblicazioni iniziarono negli anni 70, e raccontavano la storia di uno squinternato gruppo milanese di cacciatore di taglie. I personaggi erano: Jonny Logan, il professor Ben Talpa, Dan Muscolo e il mago Magoz. Un album umoristico e satirico.

  • Piccolo Sceriffo. Eroe molto diffuso tra i giovanissimi di allora, che diventa sceriffo per acclamazione. Appare nelle edicole nel 1948.

  • Lupo Alberto. Personaggio immaginario creato nel 1973, dove esordiva come “ la fattoria dei McKenzie”. Alberto è un Lupo innamorato di Marta, una gallina che lo corrisponde, ma il loro amore è contrastato dal cane Mosè che fa la guardia al pollaio dei McKenzie dove vive Marta. Lupo Alberto è stato testimonial di molte campagne a fine sociale e oggetto di un notevole uso dell’immagine per fini commerciali. Il genere è umoristico.

  • Tarzanetto. Il personaggio, un giovane ragazzo calvo con sigaro e bombetta, è una parodia di Tarzan. La prima edizione esce nel 1954 e, tra alti e bassi, continua sino al 1980. Nel 1974 il Corriere dei Piccoli pubblica nuove storie del personaggio.

I migliori disegnatori italiani hanno collaborato con questa Casa Editrice, ne ricordo alcuni: Carlo Ambrosini, Pietro Gamba, Fabio Civitelli, Michele Pepe e molti altri.

Un pezzo non solo della storia meneghina, ma di momenti che hanno il potere di riportare con la memoria e il sentimento, anche solo per un attimo, alla passata gioventù.

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