IL PALIO DI LEGNANO. STORIA E POESIA DELL'ARTISTA E SCRITTORE ROBERTO BOMBASSEI
NEL CUORE
“Citata nell'inno italiano
Legnano diventa storia
Rievocando con il Palio
La nascita della libertà
Dal 1176
Legnano è leggenda
Diventa festosa
Diventa gioiosa
Città divisa in contrade
Gente in mezzo alle strade
Cavalli pronti allo stadio
Bandiere in alto nel cielo
Otto cavalli scattanti
Otto cavalli lucenti
Otto cavalli leggenda
Della storia italiana gloriosa
Chi vincerà?
La Gente si chiede
Ai posteri ardua sentenza
Il campo lo spiega.”
Domenica 29 maggio, in occasione dell’846° anniversario della Battaglia di Legnano ed oggi Festa della Lombardia, si terrà alle 10.30 sul sagrato della Basilica di San Magno la tradizionale Messa sul Carroccio, mentre alle 15.00 da Piazza Carroccio partirà la sfilata storica che raggiungerà lo stadio “Giovanni Mari” dove, alle 16, comincerà la sfilata in campo, seguita dagli onori al Carroccio, dalla carica della Compagnia della Morte e dalla disputa della corsa ippica.
il programma della giornata
Ore 10.30 – Piazza San Magno
Santa Messa sul Carroccio, seguita dalla Investitura religiosa dei Capitani del Palio e dalla benedizione dei cavalli e dei fantini che correranno il Palio.
Ore 15.00 – Piazza Carroccio
Partenza sfilata storica: oltre mille figuranti in abiti che riproducono fedelmente gli originali del XII secolo. Della sfilata fanno parte anche il Carroccio, trainato da sei buoi bianchi e la Compagnia della Morte, guidata dal leggendario Alberto da Giussano, che rappresenta il gruppo di armati che nella Battaglia del 29 maggio 1176 difesero strenuamente il Carroccio.
Ore 16.00 – Campo sportivo G. Mari
Sfilata storica, onori al Carroccio, carica della Compagnia della Morte e Palio delle Contrade.
Palio di Legnano, un po' di storia
l Palio di Legnano è l’insieme delle manifestazioni rievocative della Battaglia di Legnano, l’importante fatto d’armi che il 29 maggio del 1176 vide la vittoria dei comuni alleati nella Lega Lombarda sull’esercito imperiale di Federico I detto il Barbarossa. Tracce delle prime commemorazioni si ritrovano, in forma religiosa, già nel tardo medioevo (1393) a Milano nella chiesa d San Simpliciano, ma il Palio così come oggi lo si conosce ha origini più moderne.
La prima edizione in assoluto, che fu chiamata “Festa del Carroccio “, risale al 1932, organizzata in contemporanea ad una sorta di fiera gastronomica, fu costituita da una sfilata in costume d’epoca e da una gara ippica che si svolse al campo sportivo Brusadelli.
La prima edizione del Palio non fu assegnata in quanto la gara fu sospesa a seguito di un incidente avvenuto ad un fantino; la corsa riprese, regolamentata in modo più adeguato solo 3 anni più tardi, nel 1935.
E’ da questa seconda edizione, organizzata con una sfilata in costume molto più ricca, che la rievocazione prende il nome di “Palio di Legnano “. Questa edizione del Palio che le cronache dell’epoca riportano come molto ben riuscita e seguita da numeroso pubblico fu vinta da San Domenico che conseguentemente ha iscritto per prima il suo nome sull’albo d’oro della corsa.
Dalla successiva edizione, 1936, la denominazione dovette cambiare in quanto una precisa disposizione del Duce stabiliva che la denominazione “Palio” doveva essere riservata esclusivamente alla tradizionale manifestazione senese.
La rievocazione legnanese assunse allora il nome di “Sagra del Carroccio “, fino all’ edizione del 2005; dal 2006 infatti la manifestazione ha ripreso il nome precedente di Palio di Legnano.
La città è stata divisa in contrade, dieci inizialmente, che presto si ridussero ad otto. La contrada, letteralmente “gruppo di case attorno ad una strada”, è un quartiere storico della città che ha la propria sede nel maniero, epicentro della vita associativa e delle attività oltre che luogo nel quale sono custodite tutte le armi, gli ornamenti ed i costumi che vengono utilizzati nella sfilata storica.
Le guida della contrada è affidata alla reggenza composta dalle tre cariche più importanti che sono Capitano, Castellana e Gran Priore.
Le otto contrade nelle quali è suddivisa la città di Legnano sono: La Flora, Legnarello, San Bernardino, San Domenico, San Magno, San Martino, Sant’Ambrogio e Sant’Erasmo.
Uno degli elementi più caratteristici ed importanti del palio è costituito dalla sfilata storica nella quale si condensano mesi e mesi di preparazione e di lavoro effettuato nei manieri. La sfilata, che, come la gara ippica, si svolge l’ultima domenica di maggio, è composta da oltre 1200 figuranti che indossano costumi e portano oggetti d’epoca realizzati esclusivamente secondo le prescrizioni dettate da un’apposita commissione che vaglia preventivamente l’attinenza degli abiti e degli ornamenti rispetto al periodo rappresentato.
Ogni contrada, nell’ ambito della sfilata che attraversa la città da est a ovest, svolge un tema predefinito che raffigura un aspetto della vita medioevale, da quello riferito alla vita militare a quello contadino, passando attraverso la vita dei cortigiani o quella degli artisti di strada, musici e giocolieri senza tralasciare il mondo della magia.
In coda sfila il Carroccio scortato dai fanti e dalla celebre Compagnia della morte che chiude il corteo.
La compagnia della morte è capitanata dal leggendario condottiero Alberto da Giussano il cui monumento, opera dello scultore Enrico Butti, è diventato simbolo della città.
La mattina, prima della sfilata e della corsa, in piazza San Magno sul carroccio si celebra la messa che è seguita dall’investitura religiosa dei Capitani e dalla benedizione dei cavalli e dei fantini che correranno il Palio.
Qualche anno fa pubblicai un libro, disponibile su Amazon, intitolato "LEGNANO NEL CUORE". In esso, diversi componenti poetici da me composti dedicati al palio e alle contrade che voglio condividere con voi. Composte attraverso documenti storici visionati, descrivono, attraverso le parole, tradizione, storia e amore per la citta di legnano e per l'importanza della sua tradizione che, spero, viva per sempre.
SANT AMBROGIO
ll colore della terra
Il verde dell’erba
Il giallo dorato dei campi maturi
Simbolo del Maragash
Ci odino
purché ci temano
Lo staffile dice
FLORA
Nel nome la vittoria
Il nostro fiore
Sulla nostra terra la vittoria della Lega
Nel nostro simbolo
La vittoria della battaglia
Rosso e blu
Forza e fierezza.
SAN MAGNO
La matria
Sul rosso
Ombrello vescovile
Sul bianco
Il bastone pastorale
Sul rosso
Nel centro Città
La Nobile
Arde passione.
SAN BERNARDINO
Nbs
Tre lettere
Per il nostro Santo protettore
Il nostro sole
Il Ponte lega
la virtù alla gloria.
SAN DOMENICO
Il cane bianco tiene in bocca la torcia
La nostra luce
Nel verde prato
Noi spendiamo
In viride spes.
SANT ERASMO
Dalla leggenda del convento di Santa Caterina
Su di noi veglia con orgoglio
Il corvo nero
Amore
Fulgore
in battaglia
Sul Colle
Grazie al corvo.
LEGNARELLO
Un sol
"Legnanello”
Un sole spagnolo
Soli
Nel sole
Che sorge
Piano
Ma quando sorge
Splende.
SAN MARTINO
Una Croce
Fierezza in battaglia
Magnanimità nella vita
Segui
Il segno nel cielo
Dio ti protegga
Fino alla fine.
E, per finire, a tutti i contradaioli il mio augurio:" Vinca il migliore "
IL PALIO DI LEGNANO
Ed ecco il gran giorno
Tutti impazziti
Tutti ansiosi
Tutti gioiosi
Siamo tutti al campo
Per la storia
Siamo tutti al campo
Per la libertà
Contradaioli siete pronti?
Fantini siete pronti?
Cavalli siete pronti?
Pronti partenza via!
Corri corri corri
Veloce veloce veloce
Vai vai vai
Alla fine, vincerà
La nostra anima
Perché in fondo al nostro cuore
Solo una città - Legnano
Perché in fondo al nostro cuore
Solo storia libertà e amore.
( Si ringrazia per le foto esclusive Alessandro Mastelli)