Milano e l’Avvento: che bella novità!
Che bella iniziativa! Originale, pulita, gratuita, aperta a tutti, grande e piccoli ricchi e meno ricchi; nessuna etichetta da rispettare in termini di abito da indossare; nessuna corsa per accaparrarsi un posto in prima fila. A cosa mi riferisco?
Al Calendario dell’Avvento musicale.
Come tutti ormai sanno, il calendario dell’Avvento è un modo simpatico dedicato ai piccoli e ai grandi per accompagnare il periodo di attesa fino alla vigilia di Natale: a partire dal 1° dicembre ogni giorno si apre una finestrella del calendario fino ad arrivare al 24 (in realtà questa usanza nata nei paesi di lingua tedesca è stata adottata solo da pochi anni anche da noi italiani), e dietro ogni finestrella si possono trovare frasi, immagini, dolcetti.
C’è anche chi, preso dall’estro creativo, se lo produce da solo utilizzando materiali di scarto saggiamente archiviati in vista di utilizzi futuri da decidersi in base all’ispirazione avuta. Quanto mi piace l’arte del riciclo! Nascono delle cose talmente originali che uno poi vorrebbe metterle in vendita , ma gli dispiace e così si tiene l’opera d’arte: E quanto bene fa il riciclo! Allena alla creatività, a vedere gli oggetti anche in contesti diversi e ad immaginarsene usi alternativi … E poi aiuta l’ambiente non sovraccaricandolo di altre montagne di scarti.
Ma tornando all’Avvento, tra tutti i calendari posseduti e visti nei miei Natali, il premio all’originalità lo conferisco a quello istituito quest’anno dal Comune di Milano: appunto il calendario dell’Avvento musicale. Se riuscite a fare un salto in piazza Duomo alle ore 18.00, fino al 24 dicembre potrete assistere ad un evento piuttosto suggestivo: una delle finestre del palazzo dei portici meridionali, in particolare la finestra inizialmente oscurata da un telo bianco riportante in numero a caratteri cubitali la data corrispondente, verrà aperta e illuminata e dei musicisti inizieranno a suonare con strumenti a fiato le più note melodie musicali.
Confesso che io l’ho scoperto casualmente passando un paio di volte in Piazza Duomo verso l’ora indicata: una folla si accalcava e puntava lo sguardo verso un unico palazzo: non poteva essere un gruppo di turisti giapponesi, né il popolo di fans che acclamano il loro idolo (visto che si sarebbero dovuti voltare di 180 gradi). E così, incuriosita, al ripetersi della scena per la terza sera consecutiva, mi sono fermata anch’io e banalmente ho fatto quello che facevano tutti (e che avevo sempre predicato che mi sarei ben guardata dal farlo: fare come le pecore che se uno si volta e fissa un punto a caso, tutti lo imitano incuriositi sull’oggetto di tanta attrazione) ed ero felice: che bello spettacolo, che bella musica, che bella idea, che bella atmosfera. L’albero natalizio gigantesco illuminato a festa e tanti perfetti sconosciuti che condividevano quelle sensazioni che scaturiscono in tutti quanti indistintamente quando arriva il Natale!
Ecco, auguri sani, ecologici, biodegradabili ma questi sicuramente non riciclati né riciclabili!!!
Chiara Collazuol
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