Previsioni del tempo: in passato si intuivano da segni e presagi
Non è questo al giorno d'oggi il metodo per fare le previsioni metereologiche, tuttavia in un tempo passato, neppure molto lontano, i nostri nonni e bisnonni, soprattutto se contadini, sapevano trarre previsioni inerenti il tempo, le stagioni, il freddo e il caldo, osservando il comportamento della natura e degli animali e, credeteci, nove volte su dieci era azzeccato. Ecco qui di seguito un elenco, se pur incompleto, di queste manifestazioni e capacità deduttive.
- Segni che la stagione sarebbe stata bella era data dal vedere le Cicogne che transitavano, dalle Rondini che fanno ritorno, dalle Lucciole che brillano nella notte, dai Rospi che iniziano a cantare, dal Fico che mette le foglie.
- Sarà sereno se la Luna presenta un cerchio vicino o è pallida, se vi sono Lampi senza tuoni, se il Cuculo canta a tramontana, se le Nuvole sono spinte verso il mare, se vi è una pioggerellina mattutina.
- Il tempo volge a mutare se: le fratture o le ferite dolgono più del solito, Nuvole che vengono da ponente, Orecchi che si tappano, Muri che trasudano umidità, Porta che cigola, Stagni che s'intorbidano, Scorpioni che escono allo scoperto.
- Se il tempo volge al mutare al bello, eccone i segni: Libellula che vola alta, Pipistrello che svolazza, Rondine che vola alta, Ragno che fa la tela, Usignolo che canta, Sole che si alza chiaro, Rosso di sera, Stelle con normale brillio.
- Il brutto tempo richiama invece questi segni: Cuculo che canta verso oriente, Gatto che si lava il muso più del dovuto, Fogna che manda cattivo odore, Scorpioni che escono allo scoperto, Stelle molto sfavillanti e assai fitte, Sole d'alta levata.
- Molti sono i segni che annunciano la pioggia, eccoli: Api che tornano presto all'alveare, Asino che raglia con insistenza, Cornacchia che canta o che si bagna, Formiche in gran numero, Gallo che canta fuori ora, Libella che vola bassa, Lombrico che esce dalla terra, Mosche più noiose del solito, Oche che schiamazzano, Pecore irrequiete, Rondine che vola bassa, Rana che canta, Rosso di mattina, Nebbia ai monti, Luna pallida e con cerchio lontano, Cielo a pecorelle, Campane il cui suono si sente vicino così come il fischio di un treno, Callo che prude e/o duole.
- Ecco invece come si annuncia un temporale: Afa eccessiva, Corde di strumenti che si tendono, Tafani che pizzicano più del solito. Se a minacciare è una burrasca eccone i segni: Caldo eccessivo e molto afoso, Lampi improvvisi, Nuvole scure, Tele dei quadri che si tendono.
- L'arrivo della neve vede invece questi segni: Cenere che si attacca, Callo che duole più del solito, Geloni che danno prurito, Fuoco che scoppietta, Legna che nel bruciare sibila, Nocciole abbondanti, Sole che appare doppio.
- E per concludere ecco il vento che si annuncia così: Grilli che cantano in gran numero, Luna e nuvole rosse, Nuvole che vanno in opposte direzioni, Stelle tremolanti.
Molti altri sono i segni che l'uomo ha imparato a conoscere osservando la natura e gli animali, che sono sicuramente un barometro affidabile, vuoi per la sensibilità della prima e per l'istinto pronunciato dei secondi. Oggi la tecnologia e la scienza ha sostituito questa modalità di osservazione, anche se nei contadini e montanari più anziani questa modalità non è del tutto scomparsa e si può sentire ancora la loro opinione in merito.