Trenord, campagna con la maleducazione e l’evasione: cosa ne pensano i pendolari?
Trenord ha lanciato una nuova campagna contro la maleducazione e l’evasione che partirà nei prossimi giorni con dei cartelli sui convogli, che riporteranno i seguenti messaggi:
Se lasci il treno sporco sei un grande! Anzi un grandissimo cialtrone. Lascia il treno come l’hai trovato”.
“Se non paghi il biglietto sei un trasgressivo! Nel senso che trasgredisci la legge e ti becchi la multa”.
“Se metti i piedi sul sedile sei un ribelle! Nessuno è come te. Gli altri riescono a seguire le regole base dell’educazione”.
“Se non paghi il biglietto sei un genio! E allora esaudisci questo desiderio: paga come tutti gli altri”
Abbiamo chiesto ai viaggatori cosa ne pensano di questa campagna. Riportiamo alcune considerazioni.
C.S. pendolare della S6
Io prendo la linea S5 ma i maleducati ci sono ovunque. Quello che non comprendo è come Trenord dice a noi viaggiatori che trasgrediamo le leggi non pagando il biglietto, quando loro non offrono quello che ci spetta
Io toglierei 500 euro ad ogni dipendente di Trenord potendo dai vertici: ogni minuto di ritardo che fanno.
N.M. pendolare Porto Ceresio Milano P. Garibaldi
Avrò visto dei controlli forse 3 volte, tantissimi ragazzi senza biglietto e con musica ad alto volume, Ct sempre nella loro area, questi ultimi dovrebbero garantire molta più sicurezza.
C.R. pendolare Trenord
L'iniziativa è sicuramente buona e va nella giusta direzione.
Peccato però che Trenord continui a focalizzarsi su tutto meno che sul suo vero core business: fare le corse.
Che ripristinino i servizi tagliati prima di mettersi a pensare ad altro!
M. B. pendolare del Malpensa Express
Sono d'accordo con la campagna provocatoria e spero prosegua per anni visto gli esempi in giro fuori dai normali orari dei pendolari.
Io come tratta uso il Malpensa ed è un peccato che un treno che è il biglietto di ingresso a Milano o all'Italia stessa debba subire spesso ritardi per chi non paga o si comporta male.
P.S. pendolare della Gallarate Milano
Queste frasi ad effetto fanno ridere, continuo a vedere persone con i piedi sui sedili o le mascherine abbassate. Ma ti dirò che ho paura a riprenderli. il controllore spesso passa vede e non dice nulla
S.T. pendolare Laveno Via Saronno
Personalmente del comportamento dei viaggiatori ciò che proprio non sopporto e trovo maleducato è il tono della voce alto per telefonare e l’uso della musica o altro senza cuffie. Per il resto Trenord dovrebbe impegnarsi maggiormente a garantire un servizio decente in linea con l’Europa del 2021, qui abbiamo ancora treni soppressi ogni giorno, e un servizio a dir poco da terzo mondo.
Ora prendo Laveno Milano via Saronno. Anni fa via Gallarate ma quella linea è impossibile, rischiavo l’esaurimento nervoso tra soppressioni e ritardi cronici.
M.Z pendolare di Gallarate
Le frasi sono belle e veritiere che se lette fanno riflettere. Ma secondo me non sono abbastanza. Ci vogliono più controlli. Io passo mesi senza vedere un dipendente Trenord sui convogli.
S. M. pendolare di Busto Arsizio
A me pare la sagra della puerilità, cioè pensare di demandare ad altri il lavoro che dovrebbe fare loro con slogan che non intimoriscono sicuramente nessuno. Hanno creato con le loro politiche di inerzia questa situazione. Dovrebbe iniziare a mettere i tornelli nelle stazioni, partendo da quelle di Fnm.
M. B. pendolare di Legnano
Sono ancora molto in smart e vado a Milano una sola volta la settimana.
Condivido in toto i principi della campagna (pulizia, piedi su sedili, pagare il servizio) ma com'è organizzata sinceramente mi sembra ridicola e un po' puerile.
Inoltre a dirla tutta quelle volte che ho impiegato un’ora e mezza per 30 km Legnano/Milano o viceversa ho rosicato pensando all' abbonamento pagato regolarmente.
L.T pendolare della Domodossola/Arona
Ottima campagna pubblicitaria. In effetti sulla Milano Domodossola i controlli sono più ferrati, i controllori soprattutto la sera al ritorno passano sempre a controllare i biglietti.
Aggiungerei anche però frasi del tipo “sii rivoluzionario”: se il treno è in ritardo non fare solo le scuse al passeggero ma assumiti anche la responsabilità di quanto accaduto.
P.T. pendolare della Domodossola
Ridicoli, come i messaggi che riguardano le mascherine!!!Ci vogliono le multe e soprattutto non lasciare gli altri passeggeri a difendere le regole!
G.M. pendolare di Legnano
Basterebbe un serio progetto di controllo a bordo treno invece di iniziative che servono solo ad ingrassare pseudo società di consulenza.
G. M. pendolare della S1
Mi sembra una campagna pubblicitaria poco efficace e superficiale, sembra tutto un gioco e non una fotografia seria dove intervenire con risposte chiare e forti.
C.V. pendolare Como Lecco
La provocazione di Trenord penso che non fa altro che aumentare la sfiducia dei viaggiatori onesti mentre gli altri si faranno delle grosse risate a leggere queste provocazioni. Noni sembrano neanche provocazioni. Che facciano il loro dovere. Non si vede più nessuno che controlla. C'è anche una percezione di essere abbandonati a sé stessi. Tante stazioni impresenziate sono sede di spaccio e spesso salgono personaggi poco raccomandabili. Cosa vuoi che importino al viaggiatore queste frasi così infantili! Qui ci vuole repressione e polizia altro che queste cose.
A.P. pendolare Apn
Non sono così convinto dell'efficacia di questa campagna di comunicazione: gli utenti abituati a seguire le regole possono capire il messaggio e l'ironia che si celano dietro l'apparente contraddizione, ma chi non è solito seguire le regole, ammesso che il messaggio arrivi, a mio avviso continuerà per la sua strada.
Il punto è che chi contravviene alle regole sa perfettamente che le regole esistono.
Mi auguro che funzioni ma personalmente sono perplesso e scettico.
(foto dal sito Trenord)