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Alla scoperta dei luoghi manzoniani a Lecco: segui le orme dei Promessi Sposi

Scopriamo insieme i suggestivi luoghi scelti da Alessandro Manzoni per ambientare il suo celebre romanzo "I Promessi Sposi" nella bellissima città di Lecco. Definita dallo stesso Manzoni come uno dei luoghi più belli al mondo, Lecco è da sempre legata all'autore e alla sua opera letteraria che ha conquistato il cuore di molti lettori. luoghi manzoniani 1

L'eredità di Alessandro Manzoni

Manzoni, durante la sua infanzia, trascorreva le vacanze estive a Villa Manzoni, un luogo incantevole che gli ha permesso di rimanere affascinato dalle bellezze naturali di questa regione e di descriverle magistralmente nel suo romanzo. Nonostante molti edifici manzoniani siano di proprietà privata o siano rimaste solo vestigia, possiamo immergerci nell'atmosfera del romanzo e scoprire i luoghi manzoniani a Lecco.

Diventiamo protagonisti della storia, camminando sulle stesse strade che i personaggi dei Promessi Sposi hanno percorso. Tramite la nostra immaginazione, passiamo dal mondo reale a quello narrato dal romanzo e riviviamo le emozioni di Renzo e Lucia. Spostiamoci per Lecco e scopriamo insieme i luoghi manzoniani che hanno incantato generazioni di lettori.alessandro manzoni milano

I luoghi da non perdere

1. Lazzaretto di Milano

Il Lazzaretto di Milano , un tempo utilizzato come rifugio per i malati di peste, trova un ruolo significativo anche nei Promessi Sposi. Era un edificio quasi quadrato con dimensioni di circa 378 x 370 cm. Costruito nel 1489, aveva la funzione di ricovero per i malati di peste. All'interno del quadrilatero, c'era una piccola chiesa ottangolare, attualmente conosciuta come la Chiesa di San Carlo al Lazzaretto. Le stanze erano dotate di camino e finestra, come si può vedere dalle foto. Nel romanzo, Manzoni descrive il Lazzaretto come un recinto quadrilatero situato fuori dalla città, con piccole stanze divise da un portico a volta. L'edificio era inizialmente destinato ad ospitare i malati di peste, ma al tempo del romanzo veniva utilizzato come deposito per le merci sottoposte a quarantena. Oggi, del Lazzaretto originale rimane solo una piccola porzione che ospita una chiesa ortodossa russa.

2. "Quel ramo del lago di Como"

Lecco, con il suo ramo del lago di Como, immortalato nel celebre incipit del romanzo, offre uno spettacolo mozzafiato, come testimoniato anche da Manzoni stesso. "Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno..." Queste sono le parole con cui inizia il celebre romanzo "I Promessi Sposi" di Alessandro Manzoni. La descrizione geografica e paesaggistica di Lecco dipinta dall'autore ci mostra un lago con insenature e golfi, circondato da montagne come il San Martino e il Resegone. Tre torrenti attraversano la città, che è unita dal ponte Azzone Visconti sul fiume Adda. Lecco è un luogo incantevole, con pendii, campi, vigne, boschi e ville che abbracciano la montagna. Questo è il contesto naturale in cui si svolge la storia d'amore tra Lucia e Renzo, i protagonisti del romanzo. lecco pexels slimmars

3. Pescarenico

Pescarenico, il pittoresco borgo di pescatori, è uno dei luoghi manzoniani più suggestivi a Lecco. Immaginando di camminare tra i suoi vicoli e di ammirare l'Adda che lo circonda, è facile ritrovarsi catapultati nella storia dei Promessi Sposi. È qui che Renzo, Lucia e Agnese si dirigono verso la foce del torrente Bione, pronti a imbarcarsi per sfuggire a Don Rodrigo. La famosa scena dell'"Addio monti sorgenti dall'acque" si svolge lungo l'Adda, con Lucia che si allontana in barca e guarda il suo amato paese di Lecco. Passeggiando per Pescarenico, è possibile rivivere quei momenti emozionanti e immaginare Padre Cristoforo che si dirige verso il suo convento. Questo affascinante borgo conserva ancora il suo antico fascino, con le barche che adornano le rive e i vicoli che raccontano storie di un tempo passato.

4. Villa Manzoni

Villa Manzoni, residenza estiva del grande scrittore, è diventata una fonte di ispirazione per la creazione dei Promessi Sposi. Oggi è un museo, una biblioteca e una fototeca che conservano la memoria di Manzoni. Villa Manzoni, situata a poca distanza dal centro di Lecco, nel quartiere del Caleotto, ha una storia ricca legata alla famiglia Manzoni. È stata la loro residenza dal 1615 al 1818, quando Alessandro Manzoni la vendette alla famiglia Scola. Per Alessandro Manzoni, la villa rappresentava la casa in cui ha trascorso la sua infanzia e giovinezza prima di trasferirsi a Parigi con sua madre, Giulia Beccaria. Da queste stanze poteva ammirare lo splendido scenario delle montagne lecchesi e godere del placido scorrere del fiume Adda e del lago di Como. Questo suggestivo ambiente ha ispirato lo scrittore, diventando lo sfondo di una delle storie d'amore più famose al mondo, narrata ne "I Promessi Sposi".

5. Ponte Azzoni Visconti

Il Ponte Azzoni Visconti, un tempo fulcro della vita lecchese nel Seicento, testimonia la storia della città e l'ambientazione del romanzo.

6. Torre Viscontea

La Torre Viscontea, parte della cinta muraria che circondava il borgo fortificato di Lecco, rappresenta un elemento cruciale nel contesto storico dei Promessi Sposi.

7. Tabernacolo dei Bravi

Il Tabernacolo dei Bravi, luogo dell'incontro tra Don Abbondio e i bravi, segna l'inizio della storia d'amore dei protagonisti.  L'incontro avviene il 7 novembre 1628, una data che segna l'inizio del romanzo. Alessandro Manzoni descrive il percorso di Don Abbondio verso casa, che lo porta su una strada retta che si biforca in un certo punto: a destra la strada che conduce al monte Resegone, a sinistra la strada che scende nella valle, caratterizzata da un muretto. Le due strade si uniscono presso un tabernacolo, raffigurante figure serpeggianti, fiamme e anime del purgatorio. È proprio qui, vicino al tabernacolo, che il curato fa l'incontro che dà inizio alla storia narrata da Manzoni.

La stradicciola percorsa da Don Abbondio può essere identificata con la strada sulla sinistra, che sale dall'attuale rotonda in Viale Montegrappa verso il quartiere di Acquate. Il tabernacolo menzionato da Manzoni si trova in via Tonio e Gervaso ed è stato ricostruito senza le rappresentazioni pittoriche. Una targa posta accanto ripercorre il testo manzoniano. La via Tonio e Gervaso può essere percorsa anche in discesa, a 10 metri dalla chiesa di Don Abbondio di Acquate, da non confondere con la via chiamata "salita de' i bravi".

8. Chiesa di Don Abbondio

La Chiesa di Don Abbondio, dove il curato celebra il matrimonio di Renzo e Lucia, riveste un ruolo fondamentale nel romanzo.  A Lecco, ci sono due chiese legate a don Abbondio: la Chiesa dei Santi Vitale e Valeria a Olate e la Chiesa di San Giorgio a Acquate. La tradizione sostiene che sia la Chiesa di Olate il luogo sacro in cui don Abbondio celebra le nozze di Renzo e Lucia. Questa chiesa si trova molto vicino alla presunta casa di Lucia, a soli 50 metri di distanza.

9. Casa di Lucia

A Lecco, sono identificati due luoghi come la presunta "casa di Lucia", entrambi situati nei rioni di Olate e Acquate, così come la chiesa di don Abbondio. Entrambe le case rappresentano l'architettura semplice tipica di Lecco: edifici lineari a due piani, con ballatoio, scale di legno e cortile antistante. Alessandro Manzoni le descrive nel secondo capitolo dei Promessi Sposi, quando Lucia, insieme alla madre Agnese, si prepara a sposare il suo amato Renzo.

Olate - Presunta casa di Lucia: Attualmente è una residenza privata, quindi non è possibile visitarla. Se si ha la fortuna di trovare il portone d'ingresso aperto, si può scorgere il cortile in cui Manzoni fece correre Lucia verso Renzo, gridando: "Lo sposo! Lo sposo!". Sopra il portale del portone d'ingresso si intravede un affresco del Cinquecento raffigurante l'Annunciazione.

Acquate - Casa tradizionale di Lucia: Questa casa è molto caratteristica e intima, grazie alla sua tranquilla posizione. Dal cortile si può vedere lo "zucco" dove sorgeva il Palazzotto di don Rodrigo. La casa si trova vicino alla chiesa di don Abbondio ad Acquate (a due minuti a piedi). Attualmente, la casa ospita un'osteria e può essere ammirata solo dai clienti che vi si recano.

10. Palazzo Don Rodrigo

Il palazzotto di don Rodrigo si trova sulla cima di un poggio, ai cui piedi si estende un "mucchietto di casupole" abitate dai contadini al servizio di don Rodrigo. Questo luogo è come la "piccola capitale" del suo piccolo regno.

11. Convento Fra Cristoforo

Nel rione di Pescarenico si trova il convento di Fra Cristoforo, figura cruciale nella trama dei Promessi Sposi. La chiesa, costruita nel 1576, fu sede dei Cappuccini fino al 1810. Restano tracce dell'antica struttura conventuale nel cortile e nel portico. La chiesa presenta una facciata neoclassica e un campanile triangolare del Settecento. All'interno, si trova un altare maggiore ligneo del Cinquecento e un'opera in cera policroma che raffigura scene della vita dei Santi Francesco e Chiara da Assisi. Il convento e la chiesa si trovano lungo la strada principale che collega Lecco a Bergamo.

12. Fiume Adda

L'Adda, fiume protagonista del romanzo, offre uno scenario naturale di grande bellezza che ha affascinato Manzoni, essendo citato più volte e vivendolo attraverso le avventure di Lucia e Renzo. Renzo si rifugia lungo l'Adda per sfuggire ai tumulti di Milano e raggiunge le campagne bergamasche. Il fiume Adda funge da confine naturale tra il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia, e Manzoni descrive la sua bellezza in dettaglio, coinvolgendo il lettore come se fosse presente sulla barca con i protagonisti. L'Adda offre un paesaggio variegato, con percorsi naturalistici, siti di archeologia industriale e importanti edifici storici.

13. Castello dell'Innominato

Sulla rocca di Somasca a Vercurago sorge il castello dell'Innominato, dove Lucia viene tenuta prigioniera. E' un luogo affascinante tra i luoghi manzoniani a Lecco. Sebbene Manzoni non abbia fornito una precisa localizzazione nel romanzo, tradizionalmente si individua a Vercurago, nell'alta frazione di Somasca. I resti di questa fortezza risalgono al Trecento e originariamente appartenevano alla famiglia Visconti. L'Innominato, non essendo un personaggio inventato da Manzoni, sembra essere stato ispirato da Bernardino Visconti. La storia di crimini, pentimento e conversione del Visconti si riflette nella descrizione dell'Innominato nel romanzo.

14. Casa di Agnese

La verde Valsassina e Pasturo, il paese di origine di Agnese, madre di Lucia, rappresentano un'ulteriore tappa sulle tracce dei Promessi Sposi. Agnese, madre di Lucia, nei Promessi Sposi, la vediamo sempre legata alla figura della figlia e alla sua storia d'amore travagliata. Dal II capitolo, quando tiene le mani alla figlia che si appresta a sposare il suo Renzo, alla fuga lungo l'Adda con i due innamorati verso Monza, in cerca di rifugio e protezione presso il convento della monaca di Monza, e infine nell'accudire i figli nati dal matrimonio. Scopriamo che è originaria della Valsassina quasi alla fine del romanzo, quando la peste imperversa in città e si rifugia a Pasturo, dove Renzo si reca per ritrovarla. La casa di Agnese era un tipico edificio di architettura spontanea, con una corte antistante e un porticato. Purtroppo, a seguito di una recente ristrutturazione, lo stile rurale è stato perso.

Un viaggio nel tempo

Questa guida completa ai luoghi manzoniani di Lecco ti permetterà di immergerti nell'atmosfera del romanzo e di rivivere le emozioni dei suoi personaggi. Segui le orme di Renzo e Lucia, esplora le vie del centro storico e ammira i suggestivi paesaggi che hanno ispirato Manzoni. Riscopri la magia de "I Promessi Sposi" e vivi un'avventura indimenticabile nel cuore di Lecco.

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