Brunate vegliata dal faro
Adagiato sulle meravigliose sponde del Lago di Como, il piccolo borgo di Brunate è ricordato per il suo faro, che dalla fine degli anni Venti sembra vegliare sulla vita dei turisti e dei comaschi che ne frequentano le bellissime rive in ogni stagione dell’anno.
Secondo le ultime scoperte archeologiche, le origini di Brunate risalgono alla fine del VI secolo a. C, quando la maggior parte del Lago di Como era stata colonizzata dalle tribù celtiche provenienti dalla Francia e dalla Gran Bretagna.
Dopo l’arrivo dei Romani, venne annesso al territorio della provincia di Como, di cui condivise gran parte delle vicende storiche fino alla seconda metà del XII secolo, quando divenne un libero comune.
Nel 1340, un piccolo gruppo di monaci benedettino fondò il monastero di Sant’Andrea, che avrebbe reso Brunate un centro adatto all’isolamento e alla contemplazione religiosa, almeno fino al 1817, quando fu costruita una mulattiera per i collegamenti verso Como e da lì verso la provincia di Milano.
Dopo la nascita del Regno d’Italia, Brunate divenne una meta per tutti gli amanti del lusso e della bellezza fino alla fine della prima guerra mondiale, arricchito anche dalla nascita di un casinò, poi chiuso nel secondo dopoguerra.
Ovviamente la principale attrazione rimane lo storico Faro Voltiano, che venne costruito nel 1927 per festeggiare il centenario della nascita dello scienziato di Como Alessandro Volta, illuminato al suo interno da una speciale luce verde cui si accede con una scala a chiocciola di circa 143 gradini.
Ma non c’è solo il faro a Brunate, infatti nel centro storico della città, con le sue viuzze a scalinata, troviamo la Corte degli Ebrei e quella del Castello, risalenti alla fine del XIV secolo, oltre a una Cappelletta consacrata alla Madonna di Pompei. Nella piazza centrale si trova la chiesa parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo, eretta nel Trecento e poi riedificata agli inizi del Novecento, con una pregevole serie di affreschi della fine del Settecento e l’altare della beata Maddalena Alberici, una delle badesse del monastero.
Al di fuori di Brunate si può visitare il medievale Eremo di San Donato, che fu sconsacrato alla fine del Settecento, oltre ad ammirare le molte ville che si trovano sulla strada tra il piccolo borgo e Como, come la novecentesca Villa Duca e la liberty Villa Giuliani, che appartiene agli eredi dell’omonima casa farmaceutica lombarda.
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