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Street Art: "Muri Liberi" a Milano

murales muro ippodromoNel luglio 2014 la giunta comunale aveva promesso l’identificazione di 100 spazi all'interno del territorio di Milano da riservare alla libera espressione dei writers, scavalcando le contestazioni di alcuni membri dell’opposizione capeggiati da Forza Italia e di Associazione Antigraffiti. Con la delibera comunale approvata il 19 giugno 2015 sono state rese note le aree destinate al progetto di riqualificazione.
L’assessore ai Lavori Pubblici e Arredo Urbano Carmela Rozza ha dichiarato: "L'amministrazione comunale riconosce il valore della street art. Rompiamo così il muro del proibizionismo e creiamo le condizioni per sviluppare la creatività e lo spirito artistico".

La selezione di queste aree è avvenuta con la collaborazione dei consigli di Zona e l’appoggio di varie istituzione private che hanno concesso i propri spazi.
Nel frattempo si lavora per implementare il numero di siti, mentre il centro, i Navigli e i muri scolastici rimangono gli unici luoghi esclusi dall'iniziativa.

Agli street artist è lasciata libertà di espressione sui temi dei loro murales, il comune si riserva però la possibilità di cancellare i graffiti in caso vengano ritenuti offensivi contro religioni, persone, organi dello Stato, paesi. Gli spazi adibiti ai murales sono segnalati nel web sul sito del comune e in loco da appositi cartelli con la scritta “muro libero”.

murales muro ippodromo 2

Questa iniziativa di apertura a quella che da alcuni è considerata un’espressione artistica e da altri solo l’imbrattamento di muri e sottopassaggi, è inserita nell'ottica di un connubio tra libertà e legalità che vuole togliere pretesti a chi fino a questo momento giustificava l’azione illegale sulla base della mancanza di spazi.

Il comune infatti porta avanti una linea dura contro il graffitismo incontrollato, considerato a tutti gli effetti una forma di vandalismo.
A tale scopo a Milano opera attivamente una squadra composta da 2 vicecommissari e 13 agenti di polizia locale che nel 2014 ha portato al deferimento di 95 writers all'Autorità Giudiziaria e al sequestro di numerose attrezzature. Inoltre l’anno passato ha visto entrare nelle casse comunali 25000 euro di risarcimento e attualmente sono ancora in corso le attività socialmente utili che ammontano ad un totale di 3300 ore e che per lo più vengono sfruttate per la ripulitura e la sistemazione di ambienti.

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