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Vita in risaia. Lavoro e socialità nella pittura di Angelo Morbelli

In occasione della mostra del pittore Angelo Morbelli (1853-1919) “Vita in risaia. Lavoro e socialità nella pittura di Angelo Morbelli”, che inaugura giovedì 12 aprile alle 17 alla Galleria d’arte Moderna Paolo e Adele Giannoni, l’opera Risaiuole viene messa a confronto con Per ottanta centesimi; si terrà infatti a Novara dal 13 al 25 aprile 2018 presso la Galleria Giannoni e a Vercelli dal 29 aprile al 1 luglio presso il Museo Borgogna.

Vita in risaia. Lavoro e socialità nella pittura di Angelo MorbelliL’evento è organizzato dalla Galleria “Giannoni”, dall’Associazione Mets Percorsi d’arte e dal Museo Borgogna di Vercelli, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli e con la Società Storica Novarese, col patrocinio della Regione Piemonte, del Comune di Novara, del Comune di Vercelli, dell’Ente Nazionale Risi, dell’Associazione Irrigazione Est Sesia e dell’Associazione d’Irrigazione Ovest Sesia, della Confagricoltura Novara e della Confagricoltura Vercelli, dell’Accademia di Agricoltura di Torino, dell’Associazione Agricola Femminile Donne e Riso, dell’Aps Strada Del Riso Vercellese di Qualità, dell’Atl di Novara, col sostegno di Compagnia di San Paolo, Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, Rotary Club Novara, Rotary Club Vercelli, Riso Invernizzi e Big Broker Insurance Group – Ciaccio Arte. Questo evento a Novara è l’anticipazione di un’altra mostra “Ottocento in collezione. Da Macchiaioli a Segantini.” curata da Sergio Rebora ed Elisabetta Staudacher.

Angelo Morbelli nasce ad Alessandria il 1853 ed entra come uno dei protagonisti del secondo ottocento dove rappresenta sia la realtà urbana milanese che le luci del Monferrato. Frequentò l’Accademia di Belle Arti di Brera dove fu allievo di Giuseppe Bertini. I temi pittorici prediletti di Morbelli mirarono a dipingere la realtà.

Per ottanta centesimi (1895), partecipa alla biennale di Venezia del 1895. Il dipinto rappresenta delle mondine dipinte di schiena; la radiografia del dipinto mostrava un’altra donna in primo piano poi eliminata per fare vedere meglio il gioco delle luci dell’acqua.

Nelle Risaiuole (1897), ritrae le mondine di profilo mascherando i volti sotto gli ampi fazzoletti copricapo che servivano a proteggere dal sole, riprendendo la pittura naturalista dell’Ottocento.

I colori sono disposti secondo la tecnica divisionista in punti che si contrappongono l’un l’altro; sono disposti a piccoli tratti ma tracciati anche con pennellate più liquide allungate. Il Divisionismo deriva dal Puntinismo francese (a sua volta derivato dal Neo-Impressionismo) alla fine del diciannovesimo secolo in Italia , tra cui un altro dei massimi esponenti fu Giovanni Segantini. Si accostavano i colori complementari e li si scomponevano in modo che quando si notava un quadro da lontano le tonalità si unificavano e risultava compattezza.

Altri pittori che possono essere accostati al divisionismo sono Giovanni Sottocornola (1875-1917) che dipinge il lavoro di fabbrica; nell’ L’alba dell’operaio (1897) sussiste un contrasto tra l’illuminazione artificiale e la penombra mattutina. Achille Tominetti (1848-1917) riprende le esperienze naturaliste tipiche dei Barbizonniers in quanto i suoi paesaggi rappresentano luoghi del Lago Maggiore, quindi di interesse naturalistico.

ORARI

Martedì-venerdì 9-12.30/ 14-19

Sabato e domenica 10-19

Lunedì chiuso

Ingresso gratuito

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