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Cucinare con i bambini: alcune proposte

  • Rossella Laria

cucinare pixCi siamo ormai lasciati alle spalle i Christmaslab ed è decisamente presto per dedicarsi a dipingere uova sode… eppure le temperature invernali ci costringono ancora a passare parecchie ore al chiuso, e sebbene le attività che una città come Milano ci propone sono davvero molte (in calce alla pagina trovare i link agli articoli dedicati) e molte di noi non potranno perdersi il film di Me contro Te (da record al botteghino!) i pomeriggi a casa sono comunque molti….

Uno dei miei modi preferiti di trascorrerli è … cucinando!
Cosa si cucina o quale sia il risultato importa davvero poco, ma cucinare è una attività pratica importante anche per i più piccoli (e se non arrivano al tavolo ci si può attrezzare facilmente con una torre montessoriana). Anche le attività più semplici come lavare l’insalata o aiutarci a preparare una spremuta sono per loro (come insegna la stessa Maria Montessori) oltre che momenti divertentissimi, compiti che li educano ad avere un atteggiamento positivo verso il cibo, li aiutano a rendersi autonomi e li allenano alla manualità, stimolando nel contempo i sensi del tatto e del gusto.

Sono tantissime le ricette che possiamo preparare insieme ai nostri bambini: da una semplice macedonia, agli gnocchi o alla pizza (lavorare l’impasto è una delle attività preferite non solo dei più piccoli, ma anche dei grandoni) ad una torta oppure delle semplici polpette.

Se i vostri bimbi sono piccolini sarà meglio pesare gli ingredienti e prepararli in piccole ciotole da assemblare poi insieme, se invece sono più grandi potrete addirittura delegare a loro anche il lavoro con la bilancia.

Prima di mettervi al lavoro vi lascio con qualche avvertenza:

  • siate preparate al caos, tutto sommato non ci sarà nulla che non possa venir via con qualche colpo di spugna o un giro in lavatrice.
  • dedicatevi a questa attività, così come a molte altre da fare con i bambini, quando sarete sicuri di averne il tempo: non ci metteremo mai lo stesso tempo che impiegheremmo da sole, quindi… dimenticate l’orologio!
  • Non badate troppo al risultato: quello che conta è il processo, non il prodotto.

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