Salviamo il Parco del Paolo Pini
I Seminatori di urbanità lanciano un appello: “salviamo il Parco del Paolo Pini”
Il Nuovo piano di Governo del Territorio (PGT) ha approvato, nonostante molti pareri contrari e qualche perplessità, la possibilità di edificare il Comparto Litta Modignani, che si trova nella parte interna dell’area che scorre in una parte del Parco dell’ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini sino a Via Bovisasca a Milano.
Questo progetto di edificazione è stato voluto dalla Provincia di Milano, nonostante in questa zona vi siano orti comunitari, un’area sperimentale dell’Istituto Paolo Pareto, e aree di biodiversità e bellezza.
L’intento è quello di far fronte al problema casa, andando così in aiuto a molti cittadini. Il progetto come dettoci da alcuni esponenti dei Seminatori di urbanità comporta il togliere un migliaio di alberi ad alto fusto, più di 300 alberi di frutta, piante spontanee, diverse varietà orticole, animali selvatici, insetti necessari nella biodiversità, eliminando nel contempo un sistema riconosciuto e condiviso di progettualità partecipata voluto e sostenuto dai cittadini, di questa zona.
Portando qui cemento si va a tirar via anni di proficuo lavoro su questo territorio, unico ambiente esistente per le sue caratteristiche e prospettive. Sono diverse le realtà istituzionali e associative che si sono messe insieme per difendere e fare rimanere come è questo Comparto: il Consiglio di Zona 9, l’Istituto di Istruzione Superiore “Vilfredo Federico Pareto”, l’Associazione Il Giardino degli Aromi Onlus”, la Cooperativa Sociale Aromi a Tutto Campo, l’Associazione Olinda Onlus e la Cooperativa Sociale La Fabbrica di Olinda Onlus. Tutte insieme hanno fatto una specifica richiesta di Variante al PGT in modo da revocare la procedura edificatoria in quell’ambito territoriale, oggi perimetrato con l’accordo di programma, in quanto quello che si vuole fare è contrario e non in linea con i principi dello stesso PGT.
L’intento è soprattutto quello di salvare gli orti comunitari, l’area didattica dell’Istituto Pareto, e anche per far si che l’area boschiva diventi un luogo partecipativo in mano ai cittadini, libero e fruibile a tutti. A sostegno di tutto questo è stato fatto un appello da parte dei Seminatori di urbanità, fatto per la salvaguardia del territorio e da firmare.