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Come essere veri amici

Scartabellando tra il mio archivio, mi è venuta tra le mani una scheda che usavo quando ancora esercitavo la mia attività di educatore, e poiché ritengo possa ritornare utile, la voglio riproporre in quest’articolo. Come espresso nel titolo, sono alcuni consigli sull’amicizia. La presentazione si divide in due parti, la prima titolata “Donandoci”, la seconda “Evitando”. Vediamole allora nel merito.amicizia mf ai

DONANDOCI

  • Ascolto e dialogo: Infatti, senza l’ascolto che non è il semplice sentire, e l’apertura a un dialogo sincero è assai difficile instaurare un vero rapporto di amicizia.
  • Rispetto: Un ingrediente indispensabile poiché la sua mancanza non solo fa venire meno una amicizia, ma spesso neppure la inizia.
  • Capacità di stima: È importante poiché se manca la stima è difficile che una amicizia possa essere duratura.
  • Umiltà: Essere umili aiuta a mettere l'altro a proprio agio, evitando atteggiamenti altezzosi o presuntuosi.
  • Sincerità e Schiettezza: Sono indispensabili in un'amicizia vera. La menzogna o il celare la verità possono rompere una amicizia.
  • Accettare i rimandi come aiuti: Se un rimando è sincero e schietto non può che essere di giovamento.
  • Incoraggiandosi nel bene: Perché, non dimentichiamolo, è solo il Bene che ripaga bene, il suo contrario porta solo sofferenza.
  • Massima collaborazione: Nel Bene sempre, nel male mai!
  • Lealtà: Se manca la lealtà l’amicizia è fasulla.
  • Capacità di comprensione: Saper comprendere non vuol dire acconsentire o arrendersi, ma condividere la/le difficoltà dell’amico/a e cercare di essere di aiuto in maniera positiva.
  • Serietà nel rapporto: Un rapporto superficiale, poco serio o faceto, non può portare ad una vera amicizia.

EVITANDO

  • Mancanza di lealtà: Vuol dire garantire la fine di una amicizia.
  • Coltivare malintesi ed equivoci: Ove vi fossero vanno chiariti immediatamente.
  • Vedere nei rimandi attacchi premeditati: È, questo, segno di non fiducia e di presunzione.
  • Fare favoritismi in base a simpatie. Un vero amico si astiene da questa modalità ingiusta.
  • Sparlare e/o giudicare le persone in loro assenza. Un comportamento, questo, vergognoso.
  • Creare complicità negative. Domanda: a che giova?
  • Essere superficiali. Ma così non si è veri amici, probabilmente conoscenti forse.
  • Individualismo. Un comportamento non contemplato nelle vere amicizie. Ricordiamoci il detto: un vero amico si vede soprattutto nel momento del bisogno.
  • Menefreghismo. Comportamento che non ha nulla a che vedere con l’amicizia.
  • Atteggiamenti arroganti. Inclinano i rapporti di amicizia.
  • Voler prevaricare. Inclinano i rapporti di amicizia.
  • Mancanza di rispetto. Il rispetto va garantito; lo si deve pretendere ma lo si deve anche dare.
  • Pretendere di avere sempre ragione. È atteggiamento di persona debole e arrogante.
  • Tacere ciò che è giusto dire. Questo atteggiamento porta alla perdita di fiducia reciproca.
  • Ingigantire le cose. Porta a incomprensioni che possono divenire sempre più profonde.
  • Approfittare della debolezza dell’altro. È una azione da vili e sicuramente non di un vero amico.
  • Fare ripicche. Tipico comportamento infantile.
  • Evitare il confronto. Segno di debolezza.
  • Non prendere le proprie responsabilità. Anche questo è un segno di immaturità, e non può far durare una amicizia molto a lungo.

 

Qui termino questo breve elenco inerente l’amicizia, che spero possa essere di aiuto, soprattutto ai giovani, ricordando che il detto: “chi trova un amico trova un tesoro” è quanto mai veritiero, così come l’espressione citata nel Vangelo e detta da Gesù: “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici”.  Quindi, a buon intenditore poche parole.

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