Guardia Medica. Intervista ad un Medico di famiglia
E' bufera sulla ventilata possibilità che la guardia medica scompaia. In compenso, gli studi dei medici di famiglia dovrebbero tener aperto l'uscio fino alle 24. E da mezzanotte alle otto di mattina? Ci sarà l'assalto ai pronto soccorso ospedalieri, già al collasso?
Come finirà la querelle non lo sappiamo ma un colloquio con Armando S. , medico di famiglia dal 1978, ci rivela lo stato d'animo di chi ogni giorno in prima linea vive coi pazienti.
- Un suo giudizio, il più possibile sincero, sulla ventilata abolizione della guardia medica.
Sarà il caos perché, ovviamente, i pazienti assalteranno le emergenze ospedaliere.
- Vede bene l'apertura degli studi medici fino a mezzanotte ?
Sinceramente no. Alla lunga, i costi supereranno i benefici.
- Lei visita a domicilio? Mi risulta che pochi medici lo facciano, nonostante il protocollo li obblighi in merito.
Certo. E so che molti colleghi sono restii ad impegnarsi in tal senso ma la colpa - permetta - è anche dei malati, che trasformano spesso un banale raffreddore in una polmonite.
- Il rimedio?
Magari ci fosse. Bisognerebbe che il medico avesse tanto coraggio da intimare al paziente furbetto: "La prossima volta che la trovo in pantofole davanti alla tivù, la cancellerò dall'elenco dei miei pazienti".
- Utopia.
Siamo alle solite. Se lo fà uno si dà la zappa sui piedi; se la maggioranza agisce così, si compie un'opera educativa.
- Diversi affermano che bisognerebbe aumentare i ticket per i casi non gravi al pronto soccorso.
La proposta mi trova pienamente d'accordo.
- Lei come si comporterà in caso l'obbligassero a tener attivo il suo studio fino alla notte ?
Mi consenta di posare il pallino (io sono un patito del gioco delle bocce), una volta definito il quadro definirò come agire. Certamente tutti dovranno associarsi. O almeno dotarsi di uno o più collaboratori.
- La sua giornata tipo come si snoda ?
Fino alle otto resto in casa per ricevere le chiamate dei pazienti. Valuto caso per caso, anche in base alle conoscenze personali, se passare da loro o invitarli in ambulatorio. Che rimane aperto dal lunedì al venerdì tre giorni al mattino e due nel pomeriggio.
- Immagino che gli anziani siano i suoi 'clienti ' maggiormente assidui ?
Si, unitamente agli immigrati, che crescono sempre più.
- Giunge sfinito alla sera ?
Stanco, semmai. E nauseato da tutte le pratiche burocratiche che son costretto ad assolvere.
- Rimpiange le vecchie mutue.
Eccome. Venivano da tutto il mondo per studiarle. Poi i nostri politici han pensato bene di distruggerle. Come fecero col nostro sistema scolastico. Crearono il servizio sanitario nazionale scopiazzando male il modello inglese. Proprio nel momento in cui i sudditi della regina Elisabetta cominciavano a contestarlo.
- Non le viene voglia, ogni tanto, di mandare tutti a quel paese ?
Tutti i giorni. E se resisto lo faccio per un fattore umano. Mi sono affezionato a parecchie persone e mi dispiacerebbe abbandonarle a chissà chi.
- Quali sono le categorie peggiori di pazienti ?
Quelli che hanno la diagnosi in tasca. E se non ricevono la conferma, si imbufaliscono.
Permettetemi, in chiusura, un ricordo. Che vale più di mille considerazioni. Il medico di famiglia dei miei genitori visitava a domicilio anche il sabato e la domenica. Altri tempi. Certo, migliori.
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