Caos nel mondo della scuola: duro attacco di un docente
La scuola muore ogni giorno di più! La cultura è al macero! Gli insegnanti feccia sociale per chi insegue altri obiettivi, quelli "alti" e proficui, o per chi li ha da sempre considerati solo fannulloni stipendiati contro politici mafiosi e corrotti, senza distinzione alcuna! O ormai, forse a ragion veduta, anelli di una burocrazia senza principi, allo sbando come la società tutta e l'Italia intera, ahimè, senza bandiera!
Questo è il duro commento di una docente pugliese che sta vivendo con le colleghe della categoria, le gravi vicissitudini della scuola in Puglia, dove le ordinanze della Giunta e le decisioni delle Tar stanno creando confusione e le famiglie si trovano a decidere se mandare i figli o meno a scuola in base “al proprio senso di responsabilità”.
Nella sua lettera arrivata in Redazione la professoressa prosegue toccando vari punti:
Il ruolo dei Dirigenti scolastici
Stiamo davvero vivendo un excursus di barzellette in cui anche i dirigenti scolastici giocano la loro parte. Loro che, chiamati a fare valere più di ogni altro il proprio cervello pensante, rimettersi dalla parte dei propri insegnanti "servitori", continuano a svolgere "manovalanza".
Sulle DAD/DID
non c'è scritto da nessuna parte nel contratto degli insegnanti che gli stessi debbano svolgere DDI/DAD, perché continuare a fare i burattini di salvataggio con circolari assuefatte? Abbiamo perso tutte le nostre guide virgiliane dantesche. Raziocinio, infatti, non sempre significa seguire la strada tracciata da altri.
Il problema dell’affollamento delle classi
non si può provare a risolvere la situazione delle classi pollaio con il 50% in presenza e il resto a casa davanti al PC malefico o chiudendo del tutto le scuole.
Né si può obbligare alla DDI/DAD in attesa, quasi obbligata, di vaccinare il personale scolastico.
Nel frattempo lo sciorinare di ragazzi e adulti tra piazze, mercati e bar e 'sotto gli occhi anche degli stessi politici che in ciò non si limitano nel fare concorrenza!
Un futuro senza prospettive e programmazione
ormai è una scuola che procede a singhiozzi, senza scelte nette né da parte dei politici né da parte degli insegnanti e delle famiglie.
Queste ultime, magari, solo un po' più intraprendenti perché, chiamate a prendere una decisione con queste malsane ordinanze, ahimè lo fanno!
Facciamo suola, la vera suola
è uno stuolo di insegnanti nelle infinite graduatorie che aspettano di essere "investiti" per continuare a "fare scuola", la vera scuola.
Senza DDI e senza DAD.
A SCUOLA: Con i banchi di legno e lo sguardo dritto e trasparente verso l'altro.
Non è pandemia, allora, se non vengono fatti investimenti seri e non si adottano gli strumenti cardine; non possiamo chiedere sempre e solo sacrifici a chi, invece, dovrebbe essere seriamente protetto.