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Fuga dalla solitudine: il mio ritorno al Sud durante le vacanze di Natale

Nei giorni precedenti ci sono state le partenze per il Sud Italia e questo ha generato dei malumori da parte di chi abita nei piccoli comuni e sarà costretto a rimanere casa nel periodo di Natale.

Le restrizioni imposte ci obbligheranno a ridimensionare le uscite e le visite ai parenti e agli affetti.

Abbiamo già perso il valore del contatto umano nel corso nei mesi precedenti ed ora quella perdita a causa della distanza, si è trasformata in solitudine.

Questa condizione ha spinto alcune persone ad affrontare un viaggio, per lasciarsi alle spalle questa “attuale” compagna.

natale fuga dalla solitudine

Oggi Monica, che abita in provincia di Milano, ci racconta il motivo del suo viaggio verso la Puglia, prima del 20 dicembre.

Io penso che sia giusto che il governo abbia bloccato gli spostamenti, perché il virus deve essere bloccato, e la cosa più importante è tenere le persone lontane e cercare di isolare i positivi: infatti con questo piano di restrizioni, a mio avviso intelligente, il governo è riuscito a tenere in considerazione tutte le problematiche che si potevano presentare durante il periodo natalizio.

Questo ha fatto in modo che tante persone non siano partite per il Sud.

Io abito da sola in provincia di Milano e non ho parenti nel mio domicilio, rischiavo di trascorrere le vacanze natalizie da sola chiusa in casa.

In aggiunta la mia azienda ha disposto la chiusura collettiva dal 24 al 6 gennaio: sarei stata chiusa in casa per 20 giorni senza nemmeno lo “sfogo” del lavoro.

Sono partita il 19, dopo aver fatto il tampone. Solo dopo aver verificato la negatività del risultato ho intrapreso il viaggio, con la consapevolezza che non avrei recato rischi alla mia famiglia.

Un viaggio in auto “sola”, in un’autostrada quasi deserta.

Io credo che la stragrande maggioranza delle persone che sono partite l’hanno fatto per non restare sole, mentre chi è in coppia o in famiglia ha avuto maggiore possibilità di scegliere: credo abbiano optato per rimanere al Nord, in casa.

Al sud credo il disagio per chi ha figli sarebbe stato notevole soprattutto per genitori e parenti con cui sarebbero entrati in contatto, creando una situazione “infernale” in casa.

Oggi più che mai, questa situazione pandemica ci porta a trovare un punto di equilibrio tra la nostra condizione e quella delle nostre famiglie.

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