Gaia Gentile, la voce che avvicina la Puglia con la musica del Brasile e dell’Africa
“Se la musica viaggia a velocità quasi estreme questo disco aiuta ad alleggerire, provando a far fermare il e lo spazio per dimenticare le ansie e le paranoie, perché infondo: “Tanto Tutto Passa”.
È il mood che caratterizza Gaia Gentile, giovane artista nata a Bari che w bellissimo da Tel Aviv e farlo con la musica è sempre il sogno più grande.
Quando mi chiedono di tutti questi 4 continenti che ho girato quale mi ha colpito, spesso rispondo “ L’africa”. Per esempio uno dei festival al quale ho partecipato e mi ha colpito è stato appunto in Zimbabwe : c’erano dei palchi enormi ed immersi nella natura più selvaggia che simboleggia la “magia” dell’Africa, dove tutto sembra cosi “indietro” e legato alla terra. Così rurale.
Questa dimensione mi ha lasciato davvero un segno, come la musicalità innata delle persone attorno a me, che pur non avendo nulla riescono ad avere sempre il sorriso.
Mentre a livello musicale, ti hanno contaminato?
Guarda, tantissimo ed è inevitabile. Io sono una persona curiosa prima di essere un’artista. Un’ altra particolarità affascinante del viaggio è poterlo vivere scoprendo tutto ciò che si crea con la musica in nuovi posti.
Ad esempio, a novembre sono stata un mese in tournee in Brasile e questo ha influenzato il mio secondo disco che è uscito la settimana scorsa, che contiene dei pezzi legati a quella terra.
E’ una cosa incredibile perché c’è un ritmo simile alla musica della “nostra Puglia”, con tante connessioni e sfaccettature ed ho voluto inserire tutto questo nella mia musica e nel mio disco.
Nell’ultimo singolo “Mentre tutto passa” spicca queto strumento “ukelele”. Lo suoni abitualmente?
Si suono questo strumento ed è per uno scacciapensieri scanzonato. Mi piace forse perché mi chiamo Gaia e mi piace trasmettere l’allegria! Credo che sia lo strumento adatto per accompagnare questo mood e rimanda mondo al Sud America, a Bali, alle Maldive.
Nella rete di si “pescano” tante cose particolari e “sfidanti” come il pezzo "Thunderstruck" degli AC/DC in salsa blues con Antonello Boezio- Nicolò Pantaleo. Come nascono questi esperimenti?
Io sono pazza. Due anni fa abbiamo fatto quel video e volevo una cosa strong da rifare in altri vesti. Forse gli amanti del rock e del metal storcerebbero il naso per una versione del genere. Solo con la musica può fare questi esperimenti estremi.
(link https://www.youtube.com/watch?v=8zegIhXy9E8)
Sebbene tu faccia musica “che porta entusiamo e allegria” , hai scritto un pezzo “ Nelle notte di pensieri” molto riflessivo e toccate. Eri in un momento particolare della tua vita?
Quella canzone è di 9 anni fa in un momento triste della mia vita e oggi non lo riesco più ad ascoltare. In quel momento non sapevo quello che volevo fare e ho fatto uscire queste canzoni senza pretese. Oggi invece ho le idee più chiare.
Nel video che ti riprende in un concerto a Rutigliano si sentono diverse cover e il saluto di una simpatica “nonna”. Raccontaci
Il concerto a Rutigliano è stato l’ultimo concerto che ho fatto prima del lockdown. Era la prima data del Tour “Gaia Gentile ..ma non troppo”. Nemmeno il tempo di partire e poi hanno chiuso tutto.
Oltre a far conoscere la mia musica e il mio mondo, nel mio spettacolo mi piace omaggiare gli artisti come Caparezza, Silvestri, Dalla, Capossela che mi hanno segnato e con i quali l’ho avuto onore di collaborare, realizzando dei medley unendo i loro pezzi.
Il video si conclude con mia nonna ed è sempre lei compare nella canzone “Speriam”.
Il tuo legame con la terra ti ha portato a cantare anche allo stadio San Nicola “per la festa della promozione del Bari” come è nata questa idea?
Mi hanno chiamato su proposta di Puglia Sound che è un ente pugliese e mi hanno proposto di fare “We are the champion” dei Queen allo stadio San Nicola.
Nei giorni precedenti l’evento ero “po' in fibrillazione” però quando mi sono esibita è stata un’emozione assurda.
Sei stata molto intonata durante l’esibizione. In passato abbiamo visto che artisti affermati hanno sbagliato a cantare gli inni.
Per fortuna avevo fatto le prove con il pianista. Eravamo estremamente collaudati e questo ci ha aiutato tanto.
Non era facile fare piano e voce in una versione più elegante, rispetto al pezzo classico/originale con la batteria originale. Era un po’ azzardato, ma quando ho sentito tutta la curva cantare con me è stata una delle cose più gasanti della mia vita.
Speriam è pezzo particolare della tua discografia legato al territorio?
Speriam è un pezzo dialettale girato a Cassano nel mio paese e ovviamente ci voleva un pezzo coerente con il mio territorio.
Ho notato il colore verde ma è una casualità?
No, è il mio colore preferito è ed mio il presupposto, perché volevo associare il verde alla speranza a questo “mood” per comunicare in maniera diretta, pane pane e vino al vino !
Volevo esser diretta ed efficace e mi è venuto il ritornello in dialetto speriam….!
Riportiamo i contatti dell’artista Gaia Gentile:
- gaiagentileofficial.it
- youtube.com/c/GaiaGentile
- facebook.com/GentileGaia
- instagram.com/gaia_gentile_official/?hl=it