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Legalizzare la prostituzione? Possibile ma scordatevi le tasse

  • Gaetano Tirloni

casa chiusa servizi

Salvini è favorevole alla legalizzazione della prostituzione e con lui tre quarti della Lega. Secondo il leader del Carroccio, bisogna togliere dalle strade le meretrici e dotarle di appositi spazi per esercitare. La legge Merlin ha compiuto i sessantuno anni il 20 febbraio e ormai è un'arnese da riporre nella soffitta della Storia.

Al solito, i cattolici integristi non sono d'accordo e, onestamente, custodiscono diverse frecce nella loro faretra. 

La stragrande maggioranza delle donne che praticano il mestiere più vecchio del mondo sono straniere, provenienti dall'Est Europa o dall'Africa, e di quanto incassano nelle loro tasche rimane ben poco. Vi aspettate che tengano in ordine la partita iva e paghino le tasse corrispondenti alle loro parcelle? 

A detta dei responsabili dell'Associazione Giovanni XXIII, fondata da don Benzi, che ogni sera pattugliano le strade frequentate dalle lucciole per indurle al ripensamento, nessuna donna, almeno immigrata, vende il proprio corpo liberamente. O è costretta a farlo dai magnaccia o a sollecitarla sono le condizioni socioeconomiche spaventose nelle quali vivono. 

A Milano, tuttavia, diverse italiane offrono i comfort sessuali ai clienti negli appartamenti, spesso in zone signorili e nella massima igiene e sicurezza. Sono casalinghe, studentesse, professioniste e non mancano coloro che si rivolgono ad una clientela lesbo o bisessuale. Al cronista hanno confidato che non avrebbero nessuna remora a tenere la contabilità delle loro prestazioni ma, onestamente, sono poche e in altissima percentuale possiamo inquadrarle nella categoria "escort", ovvero d'alto bordo. 

I fautori della legalizzazione accennano alle esperienze tedesche, austriache, ungheresi, svizzere, olandesi per esempio. Qui si va dai quartieri a luci rosse alla statalizzazione dei bordelli, con risultati ondivaghi.

I contrari si appellano ai modelli svedese, norvegese e - ultimo arrivato - francese. In questi paesi si criminalizzano i clienti, asserendo che la prestazione si configura, a prescindere, come una violenza sessuale anche nel caso la donna sia consenziente. Una capriola illogica che fa acqua da tutte le parti; come fragilissima è l' obiezione che la prostituzione tracimi nell'anticostituzionalità.

Certo è un grosso problema, soprattutto sul versante della violenza e dello sfruttamento. E nessuno ha, in verità, la bacchetta magica per risolverlo. Ammesso - e non concesso - che ciò sia possibile.

Assodato che la legge Merlin è anticaglia, fra le diverse soluzioni sul tappeto forse la migliore sarebbe quella delle cooperative fra cortigiane, supervisionate da un'autorità terza. Case chiuse anno Duemila. Con tutte le migliorie del caso. 

Evitando di prevedere improbabili entrate fiscali e azzeramento dei protettori. Per i sogni bastano i poeti.

Gaetano Tirloni

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