L’urlo del mare, la voce di Taranto e il rock: l’essenza della musica di Aldo Losito
“La musica mi ha dato un posto dove andare in qualsiasi momento. Quando sono triste, quando sono felice. Wunderkammer, ma anche la camera delle battaglie. Sono alla ricerca di un mondo surreale di fantasia, che per me è reale. Lì porto la mia vita, la mia esistenza. Il Fantasy è la parte magica che toglie il brutto dalle cose. Quando ho scritto Taranto (fra la quiete, l’infinito) l’ho sognata libera dall’Ilva”.
Sono le parole di libertà di Aldo Losito, cantautore di Mottola in provincia di Taranto che da 10 anni porta nei suoi testi l’amore per la sua terra e le sperimentazioni musicali.
È stato protagonista dei Radio Tour estivi di Ciccio Riccio, Radio Norba Battiti Live e Festival Show di Venezia.
Musicista molto severo nei suoi pezzi, soprattutto nell’ultimo album dove ci sono collaborazioni come Foresta di piume con Gary Wallis batterista Pink Floyd, L’ultimo respiro cantato con Durga McBroom (cantante attuale dei Pink Floyd), Massimo Tagliata fisarmonicista non vedente che ha suonato con Biagio Antonacci, solo per citarne qualcuno.
Oggi scopriamo con Aldo Losito il suo percorso musicale.
Come rappresenta per te la città di Taranto da un punto di visto musicale?
Ho scritto un pezzo per Taranto circa 5 anni fa quando sono tornato da Milano. Diciamo, che quando stai tanto tempo lontano dalla propria terra, quando torno rivedi tutto con occhi più grandi e quindi mi sono rinnamorato. Ho persino scritto una canzone in dialetto e ho scritto anche un pezzo in dialetto (Niend e Nisciun).
Per me Taranto è fonte di ispirazione e di sofferenza per le contraddizioni che viviamo oggi su diversi temi come l’ambiente i parchi chiusi, le scuole; tutto quelli che hanno dichiarato di volere di investire per il futuro dei nostri figli in realtà l’hanno fatto il contrario.
Si parla molto spesso dell’Ilva e di aziende che hanno impatto ambientale come lavoro, invece sono proprio all’opposto in una città che era la capitale della bellezza e della Magna Grecia.
In questo momento sto passeggiando sul mare con un caro amico e rimango scioccato perché tanta bellezza rimanga sprecata per gli interessi dei pochi: questa città era la capitale della bellezza e della Magna Greci, purtroppo rovinata da chi pensava di investire e creare lavoro.
Ci siamo fermati per la pandemia, bisognerebbe fermarsi per tante cose.
Nei tuoi video è forte la presenza del mare. È una fonte di ispirazione nei tuoi pezzi? Il mare è libertà e speranza per te, che poi porti nei tuoi pezzi?
Il mare è una presenza fortissima. Io vado al mare soprattutto quando non c’è nessuno. È un posto dove andare a pensare, ad arrabbiarmi, dove andare ad essere felici. Trovo me stesso.
L’urlo è una canzone di impegno sociale, come anche altri pezzi tra i quali “Non ci sarà mai pace”. Sei un cantautore rock impegnato come Fabrizio Moro o ti piace spaziare?
Fabrizio Moro è un amico e ho aperto per tanti anni i suoi concerti. Io sono sperimentatore, sono uno che non vuole somigliare nemmeno a me stesso. Cerco le unicità delle cose, anche ossessivamente, testi, le metriche, i suoni. Ho fatto per una vita questo percorso, una ricerca continua.
L’album L’urlo uscito il 3 dicembre 2021 è il risultato i un lungo percorso di 10 anni di lavoro. Sono molto fiero di questo duro lavoro.
L’album L’urlo è nato in un percorso lungo 10 anni, raccogliendo diversi pezzi. Come vuoi trasmettere con questo album?
Circa 10 anni fa ho chiuso il mio ultimo contratto discografico importante, per aprire una mia casa di produzione ed essere libero. Rappresenta un guanto di sfida, uscire con un album di 20 canzoni nel 2021. Non c’è più voglia di fermarsi e pensare. Musica “antica” per persone che amano questa musica che io faccio.
Hai espresso il desiderio di duettare con Caparezza. E’ una voglia che nasce perché anche lui è pugliese e riesce a trasmettere qualità e messaggi di denunce nei suoi testi?
Caparezza è un esempio da seguire come uomo e come artista. Ho ammirato la sua carriera.
Abbiamo una bella amicizia, ci sentiamo spesso, ha ascoltato il mio disco e mi ha fatto i complimenti.
Se dovesse propormi una collaborazione musicale, sarei molto felice.
Lui non hai mai rinnegato sé stesso. Agli inizi ha debuttato a Sanremo come Mikimix, con un pezzo “la vola via, che ebbe successo in Francia nel 97. Faceva pop commerciale.
Dopo è diventato Caparezza e ha fatto una carriera sui contenuti e musica, riuscendo a costruire un grande pubblico… carriera libera dai condizionamenti mediatici. Ammiro il suo modo di porsi.
Ti piacerebbe partecipare a Sanremo? E’ un piazza dove si possono portare i temi che affronti nelle tue canzoni?
Ho fatto di tutto per andarci. Ho vinto 5 volte l’accademia: l’unico caso in Italia.
Ho fatto anche Sanremo giovani nel novembre nel 2011, ma non ho mai partecipato.
Sono stato sempre boicottato per gli i testi. Purtroppo sottostare a certe regole implica fare diventare la propria musica qualcosa altro.
Il pezzo “ il tuo Sorriso Guarisce” scritto per Natale comeè nato?
È nata vicino ad una culla, come nel video della canzone. Per tutte le cose che ho imparato, non per quelle che avrei insegnato a mia figlia. Ho imparato tante cose da questa esperienza.
Ero nauseato per tante ragioni, ma mia figlia mi ha dato la forza di pubblicare il disco ed andare avanti.