Strano, la voce dei Gemelli DiVersi, racconta il progetto da solista e l’evoluzione della musica rap in Italia
La sua voce ha dipinto melodie uniche e indimenticabili con lo storico gruppo musicale pop rap Gemelli DiVersi, facendo cantare milioni persone e toccando il cuore dei fan con testi “schietti e sinceri”.
Francesco Stranges, in arte Strano è la voce dei Gemelli DiVersi che da 25 anni, porta avanti un cammino artistico costellato da numerosi progetti e collaborazioni.
Cresciuto artisticamente nella nota crew milanese Spaghetti Funk (fondata nel 1994 dal leader degli Articolo 31 J‐Ax, dal writer Raptuze e dal rapper Space One, ispirati da un'idea di Franco Godi), Strano inizia la sua carriera negli anni ‘90, come membro dei Rima nel cuore, insieme a Grido.
Nel 1997 esordisce con il brano Latte Versato feat. J-Ax. Due anni più tardi i Rima nel cuore decidono di fondere le proprie produzioni con quelle di un altro duo, La Cricca, formato dal rapper Thema e dal Dj-produttore THG. Nascono così i Gemelli DiVersi.
Ottengono diversi riconoscimenti come il Best Italian Act agli MTV Europe Music Awards 2003 e nel 2006 vengono premiati ai TRL Awards come Best Riempipiazza e nello stesso anno vincono anche i Nickelodeon Kids' Choice Awards di Nickelodeon come migliore band italiana. A maggio del 2009 i Gemelli DiVersi vengono premiati come Italians Do It Better durante gli MTV TRL Awards.
Realizzano 7 album in studio e 1 dal vivo dal 1998 a oggi, con oltre 30 singoli.
Nel 2020 Strano decide di iniziare un progetto musicale solista. Nell’Aprile 2023 esce il suo primo singolo dal titolo “Fino in cima” feat. Sac1, seguito un mese dopo dal secondo singolo intitolato “Due Passi” feat. Shorty Shok e Gabriele il Guapo, una dedica alla figura della mamma. In questo nuovo lancio discografico Strano dimostra di essere capace di spaziare fra generi musicali diversi con abilità e naturalezza.
Il 22 Settembre esce il terzo singolo dal titolo “Amara & Dolce”, una canzone che vede la partecipazione di altri due giovani artisti, Ralph Lautrec e Nico Kyni.
Mentre “Fino in cima” racconta la tensione al raggiungimento dei propri obiettivi e “Due Passi” celebra l’amore per la madre, “Amara & Dolce” è la dichiarazione d’amore ad una persona che ti piace per questa sua personalità dualistica.
Oggi Strano ci racconta questo progetto artistico che vede protagonista come musicista completo.
Questo nuovo progetto è un percorso parallelo a quello che porti avanti con i Gemelli DiVersi o l’inizio di una carriera da solista?
Solitamente la gente si aspetta una notizia bomba, come può essere lo scioglimento dei Gemelli, ma io vado avanti con la band perché con Thema ho un ottimo rapporto, sia umano che professionale. Con il gruppo abbiamo fatto numerose date nel Tour estivo, siamo a più di 80..
Però ho anche voglia di testarmi su sonorità diverse e argomenti nuovi, cercando di tirare fuori da me la “musica che possa rappresentare la mia massima espressione”.
Quando si lavora in gruppo le canzoni sono il risultato di scelte condivise, e alcune volte di compromessi musicali, nonostante ci sia armonia.
Intraprendendo un percorso da solita posso fare a tutto quello in cui credo e penso a 360 gradi.
Perché il visual di “Amara & Dolce” è stato costruito su un’immagine statica, rispetto al precedente singolo “Fino in cima” dove c’era un’importante storia?
Non abbiamo avuto il tempo tecnico di fare un video con una storia perché eravamo impegnati in un lungo tour. La canzone è leggera e racconta sentimenti, amori e relazioni. Un pezzo new funk disco che fa pensare solo alla canzone.
Il singolo “Fino in cima” parla di una vita vissuta e richiedeva un video in un contesto importante.
E’ autobiografico e rappresenta tanti ragazzi che hanno la mia stessa storia: voglia di sfondare in quello cui credono e vogliono, cercando di cambiare la vita lavorativa per trasformare le proprie passioni in un lavoro.
Quando ero ragazzino ho avuto diverse esperienze lavorative.
Nel video “sei così vero e per nulla impostato”. Sembrava che avessi vissuto quelle fasi della tua vita.
Questo bellissimo complimento mi fa piacere. Volevo che nel video trasparisse realmente quello che ho fatto. Non ho avuto difficoltà perché in quei momenti passavo le notti a scrivere le musiche e il giorno successivo avevo la mia vita “in fabbrica”. Questo è il potere della musica, che trasmette le emozioni che provengono dal profondo del cuore.
Il tuo progetto discografico prevede delle date in cui sarai live?
Al momento è solo un progetto discografico on line perché gli spazi sono diminuiti, soprattutto nella radio perché c’è tantissima produzione musicale. Fisiologicamente gli spazi vengono presi dai giovani, come era capitato a noi, quando siamo usciti nel ‘98 con i “Gemelli”.
Nei miei programmi futuri ci sono sicuramente dei live e incontrare i fan. Ora sto lavorando con entusiasmo su questo progetto affinché venga percepita come una cosa reale e fatta con il cuore.
Dovrà crescere in maniera organica senza scorciatoie.
Come Gemelli, tra il 2007 e il 2016 uscivate con un album ogni 5 anni come Gemelli, poi dal 2016 al 2023 avete fatto 4 singoli “La fiamma”, “Vero”, “Torcida”, “Marrakech”. Sono iniziate le fasi dei progetti individuali?
Il calo è fisiologico e in aggiunta nel 2014 abbiamo subito una scissione. Dopo l’album del 2016 abbiamo cercato di concentrarci molto sui live e i concerti. Successivamente abbiamo cambiato agenzia e ci siamo messi su mercato promuovendo 3 singoli che sono usciti in un anno.
Sicuramente è stato un momento in cui avevo una forte ispirazione che mi spingeva a produrre tanto e la pandemia mi hanno convinto a mettermi sugli strumenti “per scrivere nuovi brani”.
Avete fatto tanti live in diverse situazioni in tutta Italia, ma poche in Lombardia. Quando ci saranno tappe a Milano?
Nel periodo estivo si lavora soprattutto al centro sud, mentre le tappe al nord sono poche. Ci sono stati degli spot sul territorio lombardo, stiamo lavorano per costruire qualcosa di importante a Milano della prossima stagione invernale.
ll vostro rap era molto forte nei testi ma più comprensibile e melodico. Quali sono i motivi che hanno portato i testi moderni verso forme più dure con tante parolacce?
In questi 25 anni è cambiato il mondo con uno stravolgimento totale nel modo di fare musica; inoltre sono cambiate le case discografiche, il metodo di promozione e i gusti delle persone.
C’è stata la “nostra” fase, poi ci sono stati quelli che ci hanno seguito l’onda facendo i ritornelli cantati come i nostri.
Al Sanremo dell’anno scorse per esempio Mr. Rain ha proposto una canzone stile “Gemelli DiVersi”.
Abbiamo dato un imprinting allo stile musicale. Successivamente sono venute fuori la urban e la trap.
La società si è trasformata e anche i modi di parlare dei ragazzi ne sono una conseguenza. Ci sono state tante variabili.
Nei testi di quelle canzoni anni 80-90, duri e tosti, non c’era bisogno di usare parolacce fini a sé stesse. Le utilizzavamo perché potevano stare bene in rima oppure perché c’era qualcosa di veramente forte da dire. Non era un festival di parolacce.
Oggi i ragazzi si rifanno al rap americano, dove viene usato un linguaggio molto volgare, e ne replicano lo stile nei testi moderni.
Ringraziamo Strano per averci fatto capire l’evoluzione del rap verso le nuove tendenze e i linguaggi dei giovani. Una chiave di lettura per comprendere anche i cambiamenti e le evoluzioni culturali.
L’esperienza di Strano sarà un fattore di arricchimento nel suo progetto, dove la vita e l’amore saranno raccontati con uno spirito sincero e vero, senza filtri che mascherano le realtà troppo spesso nascoste dalla società moderna.
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