Superare con le "Diverse Bici" le barriere quotidiane nelle scuole
Le barriere architettoniche sono le distanze tra un diritto “naturale” dell’individuo e una realtà diventata artefatta. Ne parliamo tanto, vorremo fare di più nel quotidiano, ma poi questa distanza purtroppo rimane “appesa” nelle intenzioni.
Quando le intenzioni, figlie degli ideali, prendono vita si trasformano “finalmente in azioni”.
Oggi parliamo di questo con Omar Vittone e Sergio Garzotto che ci raccontano un’iniziativa particolare: il progetto “Diverse Bici”.
Il progetto è stato sviluppato per essere attuato all'interno dell'istituto ISILTeP: scuola secondaria di 2° grado, situata nel comune di Verrès (AO), in particolare nelle classi in cui sono presenti alunni con disabilità.
Cosa significa DIVERSE BICI?
Il titolo del progetto racchiude in sé non tanto il concetto della diversità, (che spesso nasce dal confronto con un'indefinita "normalità") ma piuttosto l'idea della pluralità attraverso cui esseri viventi ed oggetti si presentano.
"Diverse bici" vuole essere l'occasione di far incontrare ed interagire molteplici persone, con livelli diversi di abilità motorie, emotive e cognitive e lo fa attraverso l'uso di diverse biciclette, adatte ad essere utilizzate anche da persone con disabilità.
Quali sono le finalità?
Il progetto vuole essere in qualche modo un'operazione culturale che, a partire dalla condivisione di piacevoli esperienze "ciclistiche", crei occasioni di incontro e conoscenza tra persone con disabilità e persone senza; occasioni che spesso sono limitate per motivi organizzativi, per reciproci pregiudizi o per la naturale predisposizione a restare nella propria "zona di comfort".
La finalità ultima va al di là del mero inserimento di soggetti con disabilità in un gruppo omogeneo di normodotati (INTEGRAZIONE), ma mira piuttosto ad accompagnare la collettività scolastica a raggiungere la sua unità e forma completa, con la partecipazione di tutti, ciascuno con e sue difficoltà e le sue risorse (INCLUSIONE).
L'esperienza ciclistica condivisa, infatti, vuole sviluppare e premiare abilità prosociali, improntate all'accettazione, al rispetto, alla flessibilità e alla cooperazione. Ultimo, ma non meno importante, il progetto vuole combattere la sedentarietà di molte persone con disabilità, promuovendo uno stile di vita e una modalità di socializzazione sani.
Come è nato il progetto?
Questo Il progetto è nato due anni fa dall'idea di poter utilizzare le biciclette come strumento per l'inclusione dei ragazzi con disabilità.
Le esigue risorse della scuola non erano sufficienti a sostenere il progetto così il dott. Omar Vittone, venuto a conoscenza del problema, ha acquistato le bici speciali che ha messo a disposizione della scuola per la realizzazione dell'attività, il suo gesto è stato successivamente imitato da altri enti e privati con ulteriori donazioni liberali che hanno permesso di ampliare il parco bici.
Quali sono stati i risultati?
Il progetto diverse bici si inserisce nella molteplice e variegata offerta formativa, individualizzata e collettiva, per i ragazzi con disabilità e l’attività di inclusione è un vero fiore all’occhiello dell’istituzione ISILTeP.
L'attività, che sta ottenendo effetti straordinari, è il risultato di un affiatato gruppo di docenti e operatori di sostegno che quotidianamente investono la loro professionalità per garantire ai ragazzi con disabilità di poter fare il miglior percorso scolastico possibile.
I ragazzi sono migliorati nelle relazioni sia con gli adulti sia con i compagni e questa serenità ha avuto ricadute positive anche al di fuori del contesto scolastico; in alcuni casi i ragazzi si sono fatti acquistare delle bici speciali simili a quelle utilizzate a scuola e hanno iniziato a fare sport nel loro tempo libero integrandosi con i ragazzi normodotati.
Alcune famiglie hanno raccontato di aver assistito ad un miracolo che mai avrebbero creduto di vedere dopo anni di difficoltà.
Aggiungiamo che anche in tempo di Covid la scuola ha potuto garantire questo servizio e ciò ha permesso ai ragazzi con disabilità di poter fare comunque un po’ di movimento.
Cosa si vuole trasmettere con questa iniziativa?
Il progetto dimostra che la collaborazione tra i privati e l’istituzione scolastica non solo è possibile, ma permette di promuovere attività altrimenti irrealizzabili i cui benefici effetti ricadono sui ragazzi: il progetto “diverse bici” dovrebbe essere copiato e adottato in altre scuole, siamo alla ricerca di finanziatori che vogliano sostenerlo.