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Un problema da non sottovalutare, la denatalità

Tutti ben sappiamo che per denatalità si intende la tendenza delle nascite a diminuire nel tempo. Questa libera scelta, perché di libera scelta si tratta, porta e porterà, se non si inverte la tendenza, a situazioni socialmente difficili, non solo a livello europeo, ma anche nella nostra Italia.  L’argomento è, dai mass media in generale, a volte accennato, ma poi tutto ricade nel silenzio. La politica italiana sappiamo che per la Famiglia non si spreca troppo e, nell’elargire aiuti, preferisce usare il contagocce, mettendo così un freno al desiderio di divenire genitori. L’assegno unico per i figli minorenni è un aiutino che però non risolve certo l’economia di una famiglia con figli, tanto più che vediamo i prezzi aumentare ogni giorno.  Anche se è doveroso precisare che non è questa la sola causa per non fare figli, e forse neppure la più indicativa.nonna bambino pexels cottonbro 7086478

L’allarme esiste, basta pensare che nel 2050 si stima che vi saranno cinque milioni di italiani in meno, tanto da far sparire una regione come il Veneto. Inoltre aumenteranno le persone anziane e i giovani in età lavorativa saranno poco più di un italiano su due, ponendo così seri problemi legati ai pensionamenti, all’istruzione e alle spese sanitarie che, inevitabilmente, aumenteranno, mettendo a serio rischio il sistema produttivo.

Alcune voci significative lanciano l’allarme, ma quanto sono ascoltate?

Il presidente della Repubblica lo ha rimarcato, così il Papa che non ha “peli sulla lingua” nel sottolineare la gravità del problema, alcuni medici che rimarcano la necessità di intervenire con decisione. Se l’Italia prosegue su questa strada, e tenendo presente l’immigrazione straniera sempre più massiccia, rischia l’estinzione dell’italianità. È una esagerazione? Può darsi ma non ne sarei così sicuro. Dei paesi europei la nostra Italia presenta la denatalità più alta, come evidenziato dalla elaborazione del Censis, e questo significherà pur qualcosa, o no?

Quali allora le motivazioni che spingono alla scelta di non volere figli? La difficoltà di un lavoro stabile, sicuro, che permetta di progettare un futuro ha indubbiamente la sua importanza, così come le difficoltà che deve vivere una donna che vuole essere madre, poi qualcuno citerà il Covid 19 come “il vero colpevole”, ma è vero solo in parte poiché, a mio avviso, il non volere figli nasconde anche un motivo egoistico, prevale l’IO anziché il NOI. I messaggi del mondo sono inviti a pensare al proprio stare in forma fisicamente, a fare sport e dieta sana, a fare carriera lavorativa, a ricordarsi della prova costume, a non rinunciare alle ferie, agli aperitivi con gli amici e alle feste, a partecipare a gite, andare al cinema, in teatro, in piscina, in palestra, a ballare e a riposare quando mi va. È evidente che con un atteggiamento di questo tipo il o i figli diventano un impedimento alla propria indipendenza e vanità. L’arrivo di un figlio/a dovrebbe invece essere visto come una gioia, una grazia, una consapevolezza di avere dato la vita a un essere umano che porterà avanti sì la sua storia, ma anche quella della Famiglia che lo ha generato e dei propri avi. (Senza contare il piacere di diventare, un domani, magari nonni).

Indubbiamente anche le situazioni di coppie, oggi devastate da una mentalità di falsa idea di libertà, di una mancanza educativa legata all’affettività, quella vera e sana, di un venir meno all’appartenenza di una fede religiosa, di fatto però non teorica, che porta verso un ateismo passivo o attivo, generando l’errata convinzione che con la morte tutto ha fine, quindi goditi la vita più che puoi –  i figli sono una scocciatura -,  di una accettazione passiva di ciò che il mondo, nelle sue varie forme, propone, porta inevitabilmente a una “sterilizzazione della maternità e del futuro”.

Insomma, la denatalità italiana è un problema serio e che nessuno deve sottovalutare, né la politica, né le varie istituzioni, e neppure le coppie. Non sottovalutiamo la questione, perché senza figli non c’è futuro per la nostra storia e la nostra millenaria cultura.

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