Superstizioni milanesi: credenze e miti popolari
Il carnevale è ormai alle porte e allora mi concedo un articolo non inerente prettamente la nostra città, ma che comunque la vede ugualmente coinvolta, allora come oggi, mi riferisco alla superstizione.
Che cosa è la superstizione? Esiste ancora questa credenza? L’etimologia della parola attinge al latino superstitio, cioè soprastruttura, mentre la definizione del dizionario afferma: credenza per cui si tende ad attribuire a cause occulte, soprannaturali e irrazionali, avvenimenti che invece hanno una causa naturale.
Sono credenze popolari, rituali, detti, usanze, presenti nelle culture più varie, e che spesso attengono alla fortuna al gioco o all'interpretazione dei sogni; alle possibili disgrazie, al malocchio o agli effetti benefici e propizi. Teniamo presente che il comportamento superstizioso, nella storia, ha influito nella vita dei singoli e delle comunità umane.
Personalmente penso che questa manifestazione sia dovuta a una Fede arcaica o debole, e/o a un’irragionevole paura del futuro. Tuttavia, poiché non è mia intenzione fare un articolo che analizzi gli aspetti psicologici o medici di questa “patologia”, cui anche la nostra Milano non è esente, mi limito a riportare alcune delle più stravaganti superstizioni che, purtroppo, continuano anche oggi a essere presenti nella quotidianità della vita, nonostante siamo nell'anno 2013 d.C. Comunque sia, eccovi un elenco di alcune superstizioni.
Acqua piovana – bevuta appena caduta o direttamente dal cielo, si dice possieda virtù terapeutiche e magiche. Se poi si beve in una determinata festività religiosa, l’effetto è aumentato. Certo che oggi, con l’inquinamento dell’aria e dell’acqua, penso proprio che l’effetto terapeutico sia assai negativo.
Aglio – bulbo da tutti conosciuto e usato in cucina, ma anche come vermifugo e come anti-vampiro, però una credenza lo vuole anche come potente rimedio per la virilità. Attenzione però all'alito che tende ad allontanare anziché avvicinare! Se invece si appende in tinello, si dice abbia il potere di attirare a se tutte le malattie. Fosse così semplice, avremmo risolto il problema sanitario.
Anello – oggetto di notevole valore simbolico e che richiama alle qualità del cerchio. Un anello lo troviamo spesso nei racconti fantastici – il Signore degli Anelli – tanto per dirne uno, nelle fiabe, nel simbolismo più vario. L’anello si porta all’anulare perché si ritiene che questo sia il dito messo in diretto rapporto con il cuore, e perciò possiede virtù terapeutiche notevoli. Poteri magici sono invece appannaggio di chi porta un anello fatto con vecchi chiodi di casse da morto. Sconsiglio vivamente un simile regalo a una ragazza.
Asino - sull'Asino, per altro simpatico animale, si racconta questa curiosità, che tuttavia v’invito a non provare, per non fare, appunto, la figura del somaro. Si ritiene che un po’ di grasso e il testicolo destro dell’asino, marinati nel vino e poi mangiati, ha il potere di provocare, nell'uomo, una forte eccitazione sessuale; se invece l’eccitazione si vuole per la donna, si deve mettere sotto il suo cuscino un po’ di lana imbevuta di sangue d’asino. Se c’è qualcuno che vuol provare, faccia pure, ovviamente a suo rischio e pericolo. P.S. ricordarsi di mettere federa e lenzuolo in lavatrice.
Bretelle – se tra i lettori c’è qualcuno che intende diventare papà e vuole un figlio maschio, deve appendere le bretelle fuori dalla finestra. Se lo sapevo prima!
Confessione – per far confessare un imputato si deve mettere sotto la sua testa, quando si corica, una lingua d’oca; non può resistere a non parlare. Un altro sistema per far confessare un imputato, è quello di versare nel bicchiere dove beve, ovviamente a sua insaputa, un po’ di polvere ottenuta grattugiando la tibia di un morto. Caspita, cosa aspettano i giudici ad applicare questo metodo?
Digestione - per favorire una digestione difficile, il rimedio consigliato è quello di mettersi sullo stomaco e sul ventre, dopo il lauto pasto, una pelle d’aquila. Problema: dove la trovo? E se quella non è d’accordo?
Eredità – un quadrifoglio trovato annuncia di essere prossimi a una grossa eredità. Il punto è che l’erba va trovata esattamente a mezzanotte. Tentar non nuoce!
Ferro di cavallo – chi trova un ferro di cavallo avrà sicuramente fortuna; se poi, nel silenzio assoluto, lo si appenderà alla porta di casa, le disgrazie se ne staranno lontane. Ha inoltre il potere di procurare numerosi clienti e molti guadagni ai commercianti. Per questi ultimi mi pare un suggerimento eccellente, considerato l’attuale crisi.
Gobba – è risaputo che accarezzare una gobba vuol dire ottenere fortuna; se invece un gobbo vuole disfarsi di questo sgradevole difetto, deve spalmarci sopra un unguento di lumache nere e di piantaggine lanceolata, purché l’erba sia cresciuta a un crocevia attraversato dai cortei nuziali. Si dice che i gobbi conoscano arti magiche di ogni genere. Che vi sia un riferimento agli juventini?
Innamorati – se un innamorato si asciuga le mani con il medesimo asciugamano in cui si asciuga l’amata, presto si separeranno. Ecco spiegato il crescente numero di separazioni. Che ognuno si asciughi nel proprio allora!
Lotto – per vincere al lotto è necessario attenersi a quest’operazione, si scriva su alcuni foglietti i numeri che si vogliono giocare, e si gettino in una pignatta mai usata. Fatto questo, si cerca un ragno, preferibilmente quello che porta una croce sul dorso, e lo si ponga nella padella; l’animaletto tesserà la sua tela partendo da uno dei foglietti, ebbene, in quel biglietto ci sono i numeri vincenti. Sabato ci voglio provare, chissà che non sia vero!
Martedì grasso – bere latte in questo giorno assicura la protezione contro le scottature solari. Chi invece non beve acqua il martedì grasso e il venerdì Santo, è protetto contro le punture delle zanzare. Un rimedio, quest’ultimo, che non costa nulla, perché non provare?
Nuvole – se quando nasce un bambino, il cielo è a pecorelle, il neonato sarà baciato dalla fortuna. Perciò, neomamme, date subito un’occhiata in cielo.
Orecchie che fischiano – se ti fischia l’orecchio destro, è buon segno, oppure qualcuno parla bene di te, se il sinistro avviene il contrario. Se appena senti il fischio, ne cerchi il nome e questo cessa immediatamente, vuol dire che hai individuato chi stava parlando, in bene o in male, di te. Se continui a sentire il fischio, prendi appuntamento da un otorino.
Pantofola – per dimenticare qualcosa di spiacevole, basta gettarsi dietro le spalle, una pantofola. Qualcuno vuole dimenticarsi della suocera? Provi!
Quaglia – le uova di questo volatile, se mangiate, accrescono la potenza sessuale maschile. Forza maschietti, che aspettate!
Russare – si può evitare questo spiacevole inconveniente, non tanto per chi russa, ma quanto per chi sente, mettendo di nascosto dell’aneto sotto il cuscino del russatore. Se qualcuno ha questo problema… provi!
Sbadiglio – se un uomo e una donna sbadigliano contemporaneamente, è chiaro che tra loro c’è qualcosa di più di una semplice simpatia. Quindi, quando si è in compagnia, tenere gli occhi ben aperti.
Truffa – per chi non vuol cadere preda di truffe, deve avere sempre con sé una testa di corvo. Problema, dove vado a prenderla?
Unghia – tagliare le unghie sempre di venerdì, preserva da ogni malessere. Dalla zona bianca sulle unghie, la cosiddetta lunetta, s’indovina la ricchezza di una persona: a molte lunette, molto denaro. Una nuova arma in mano al fisco.
Viaggio – per avere un viaggio sereno è buona cosa spargere del sale nelle scarpe, oppure portare con sé un pettine o un pezzo di pane. Chi si appresta a un viaggio, prenda dunque nota.
Zoppo – fate in modo che non sia la prima persona che vedete al mattino, perché altrimenti la giornata si presume sfortunata. Poveri zoppi, oltre il danno anche dicerie.
Ecco qua, ho voluto scherzare un po’ con credenze e dicerie, che se è vero che si possono ritenere baggianate, quelli che forse forse… ci sono ancora.
Il Barbapedana
(Dizionario della Superstizione – F. Muzzio Editore)
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