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Brunella Gasperini: il cuore delle donne

gasperini 1Con il suo lavoro sulle riviste rosa e con i suoi romanzi per ragazze, Brunella Gasperini ha dato una svolta alle donne italiane, in un periodo in cui tutto era ancora visto sotto un’ottica tipicamente maschile.

Brunella Gasperini, una delle figure femminili più importanti del secondo Novecento, nacque a Milano il 22 dicembre del 1918.

Secondogenita di una famiglia della buona borghesia milanese, la giovane Brunella crebbe in un clima profondamente sereno, trascorrendo la sua infanzia tra Milano e il piccolo borgo di San Mamete, una frazione della Valsolda, sul Lago di Lugano, dove conobbe la scrittrice e giornalista Camilla Cederna, che diventò una sua cara amica.

Quando Mussolini salì al potere la Gasperini, come tutta la sua famiglia, si schierò politicamente contro di lui, tanto che suo padre venne spesso incarcerato e i suoi quattro fratelli collaborarono per salvare gli ebrei dalla repressione del regime, facendoli fuggire in Svizzera.

Dopo essersi laureata in lettere classiche e filosofia, Brunella sposò Adelmo “Mino” Gasperini, che aveva affettuosamente soprannominato il “compagno della mia vita”.

Tra il 1943 e il 1945 la scrittrice venne colpita da una serie di sciagure, prima perse sotto un bombardamento il suo primogenito ancora neonato e poi ricevette la terribile notizia della morte dei suoi fratelli durante la Resistenza.

A guerra finita, Brunella non si perse d’animo e iniziò a lavorare come supplente in alcuni licei, ma come disse in uno dei suoi libri, quelle furono delle “disastrose supplenze”, mentre nel frattempo la famiglia si era allargata con la nascita nel 1946 di Massimo e quattro anni dopo di Nicoletta.

Fu proprio in quel periodo che, su suggerimento dell’amica Cederna, la Gasperini provò a far pubblicare uno dei suoi racconti su “Novella”.

Il tentativo non ebbe successo ma il direttore del giornale,  molto colpito dallo stile di Brunella, decise di assegnarle la rubrica “Posta del cuore” con lo pseudonimo di Candida.

Da questo momento e per 25 anni la vita della Gasperini sarà dedicata totalmente allo scrivere, che si dividerà in due tronconi.

gasperini 2Il primo è composto dalle risposte alle numerosissime lettere, inviate da donne di ogni età, prima per “Novella” e poi per “Annabella”, che in un misto di ironia e serietà, affrontano i problemi piccoli e grandi delle donne di quel periodo, dal primo bacio alla notte di nozze, passando per situazioni attualissime come l’aborto o gli abusi in famiglia.

A tutti Brunella rispondeva dal suo studio, situato all’ultimo piano della sua villetta, su cui aveva fatto dipingere i suoi due motti “Non rompetemi il filo” e “E’duro domare una scrivania” puntualmente infranti dalle richieste della sua famiglia, dai suoi animali, dalle telefonate delle lettrici o del marito…..

Il secondo iniziò nel 1956 con la pubblicazione per la Rizzoli del suo romanzo “L’estate dei bisbigli” storia di un gruppo di ragazzi e ragazze che durante un movimentato agosto provano il brivido del primo amore.

A questo libro ne seguirono molti altri come “Le note blu” del 1958, “Luna straniera” del 1973, “Il buio alle spalle” del 1975, senza dimenticare quello che è da molti considerato il suo romanzo più bello “Rosso di sera” del 1964, la storia del giovane Rosso, che ama il free jazz, si innamora di una ragazza dal tragico passato e trova l’affetto del nonno, un ex partigiano.

Un capitolo a parte sono le cronache famigliari composte da “Io e loro”, “Lui e noi” e “Noi e loro” che raccontano con ironia la vita della famiglia della scrittrice, a cui si aggiungerà nel 1978 “Una donna e altri animali”

Il 7 gennaio del 1979, a soli sessant’anni, Brunella Gasperini mori per un infarto nella sua casa di Milano.

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