Claudio Abbado: grande direttore d'orchestra
Con quest’articolo voglio rendere omaggio a un personaggio milanese di grande fama e spessore, Claudio Abbado.
Nasce a Milano nel giugno del 1933, e muore a Bologna nel gennaio del 2014. I genitori sono ambedue musicisti, il padre insegnante di violino, e la madre pianista. Claudio compie i suoi studi presso il Conservatorio a Milano, specializzandosi in composizione, pianoforte e direttore d’orchestra. Avendo conseguito una borsa di studio biennale, si trasferisce a Vienna per perfezionamento in direzione orchestrale. Sempre alla ricerca del meglio, partecipa a diversi corsi e concorsi, ottenendo ottimi risultati. Elencare tutto il suo percorso lavorativo richiederebbe diverse pagine, per cui mi limito a riportare le date più indicative.
Nel 1958 si classifica al primo posto a un concorso tenuto negli Stati Uniti.
Dopo aver debuttato a Trieste come Direttore sinfonico, nel 1960 arriva il debutto al Teatro alla Scala di Milano, divenendone, negli anni 1968-1986 Direttore musicale. Nel 1971 diviene Direttore principale della Wiener Philharmoniker, più conosciuta come Orchestra Filarmonica di Vienna.
Lasciato l’incarico a Vienna, lo vediamo, dagli anni 1979-1987, Direttore musicale alla London Symphony Orchestra, una delle più importanti del mondo, fondata nel 1904. Ritorna però come Direttore artistico in quel di Vienna dal 1986 al 1991 alla Wiener Staatsoper, il più celebre teatro di Vienna, inaugurato nel 1869 come opera di corte. Negli stessi anni, e precisamente dal 1989 al 2002 riveste anche il ruolo di Direttore artistico presso il Berliner Philharmoniker, ossia l’Orchestra Filarmonica di Berlino, una delle più prestigiose del mondo. L’anno successivo e sino al 2014 è Direttore artistico della Lucerne Festival Orchestra e, contemporaneamente, Direttore musicale e artistico dell’Orchestra Mozart di Bologna. Nel 2013, dal Senato della Repubblica, è nominato Senatore a vita.
Un altro capitolo della storia di questo grande musicista è legato alla sua produzione discografica, anche qui la sua carriera è foriera di preziose opere offerte agli estimatori della musica sinfonica. Così come sono altrettanto vasti i riconoscimenti e le onorificenze riconosciutegli. Mi limito a citarne sono alcune:
- Medaglia d’oro ai benemeriti della cultura e dell’arte.
- Gran Croce al Merito con placca dell’Ordine al Merito di Germania.
- Grand Croix de la Lègion d’honneur.
- Medaglia d’oro della Royal Philharmonic Society of London.
- Quattro Lauree honoris Causa.
- Senatore a Vita.
Desidero riportare due sue citazioni:
• Accade a volte, nel finale dei grandi capolavori, di avvertire un clima di reale coinvolgimento tra me, l’orchestra, il pubblico: come se tutti trattenessero il respiro insieme. E quando si spegne la nota finale rimane un gran silenzio, come a contemplare qualcosa che è accaduto. Questo silenzio è la cosa che apprezzo di più.
• La cultura è come la vita, e la vita è bella!
È presente un sito, il CAI – Club Abbadiani Itineranti – Claudio Abbado.
Ricordo che La Repubblica e l’Espresso hanno reso omaggio ad Abbado con una raccolta di dodici CD.
Onore dunque a un uomo cui Milano ha dato i natali e che ha reso grande, nel mondo, non solo la nostra città ma l’Italia intera.