Franco Mussida: rock psichedelico milanese e non solo
Questa volta diamo spazio a un musicista milanese, Franco Mussida. Nasce a Milano nel marzo del 1947 e, a soli nove anni impara a suonare la chitarra, di cui è appassionato e che non abbandonerà più ma perfezionerà sempre in meglio.
All'età di quattordici anni partecipa a una tournée europea a favore delle comunità italiane all'estero con il gruppo “Tutto per i Ragazzi”. A vent'anni, con Gian Pieretti e Ricky Gianco, fondano il gruppo musicale de “I Grifoni”, che muterà poi il nome in “Quelli”, a sua volta proveniente dal nome precedente di “Black Devils”.
Il servizio militare, che svolge nella Marina, lo allontana momentaneamente dal gruppo, in cui ritorna al termine della leva. Ispirandosi al gruppo statunitense dei “Vanilla Fudge”, che pratica il genere musicale legato al Rock psichedelico e Hard rock, da vita alla formazione i “Krel”, poi, nel 1971, con il polistrumentista e compositore Mauro Pagani, nasce la Premiata Forneria Marconi, conosciuta anche come PFM, e che vanta un notevole successo, sia italiano sia internazionale. Con la PFM vince il primo premio al Festival di Avanguardia e Nuove tendenze di Viareggio, con la canzone “La Carrozza di Hans”, che molti sicuramente ricordano.
Ecco le prime parole della canzone: “Guarda, cerca corri lontano, vola, Hans il mercante aspetta lontano, vola”. Molti altri sono stati i successi ottenuti con questa storica formazione, sino a quando, nel marzo del 2015, Franco annuncia la sua uscita dalla PFM. Questa scelta non ferma la sua voglia di musica, eccolo allora dedicarsi con rinnovata energia al Centro Professionale Musica, o CPM Music Insitute, progetto CO2, in collaborazione con la SIAE, scuola di musica popolare contemporanea, da lui fondata a Milano nel 1984, con l’aggiunta, nel 1992 di un laboratorio di musicoterapia per bambini portatori di handicap. Realizza anche, per la prima volta, in un carcere, un laboratorio sperimentale musicale per i tossicodipendenti, progetto poi adottato in diverse carceri della Lombardia. Un’altra collaborazione è quella avviata con la comunità di don Mazzi, “Exodus”, inerente sempre il problema del disagio giovanile.
Problemi a tema sociale e del disagio cui il Mussida dedica molto del suo impegno e della sua imprenditorialità musicale. Il nostro artista però non si ferma solo al campo della musica, ma si dedica anche all'arte della scultura e, nel 2012, presenta il suo progetto artistico denominato “Padelloni”, che era il nome popolare con cui s’identificavano i dischi in vinile a 33 giri, e che vedeva sculture in ceramica ricoperte di oro zecchino, rame e platino, e che volevano significare il parallelismo tra la cottura domestica e il cibo per l’anima. Nel luglio 2015, nella Repubblica di San Marino, è stata inaugurata un’altra sua mostra dal titolo “L’Altro Mondo”, ricevendo, nel novembre dello stesso anno il premio “Lorenzo il Magnifico” alla IX Biennale di Firenze. “Suono di Sole“ è invece una composizione di sette dipinti risonanti che diffondono, per 24 ore, una composizione per c ori e orchestra legata al movimento del sole e delle stagioni.