Giulio Rapetti Mogol: tanti auguri al paroliere milanese
Il 17 agosto è il compleanno di un noto personaggio di cui, con quest’articolo, vi voglio parlare. Si tratta di Giulio Rapetti, da tutti più conosciuto come Mogol, scrittore, paroliere e produttore discografico italiano. Nel 2006 è stato autorizzato dal Ministro dell’Interno ad aggiungere al proprio cognome “Mogol”.
Nasce a Milano nel 1936 ma, con l’inizio della guerra, si trasferisce con la famiglia in provincia di Como, precisamente a Carugo. Comune da cui riceverà, ottant’anni dopo, la cittadinanza onoraria. Terminata la guerra, la famiglia rientra a Milano e Giulio, finiti gli studi, entra come addetto alla pubblicazione delle edizioni alla Ricordi Radio Record, una casa editrice musicale italiana delle più importanti nella storia della musica leggera.
Nel 1955 cominciò l’attività di “paroliere”, cioè autore di canzoni, e la SIAE scelse per lui lo pseudonimo artistico di “Mogol”. Il termine “Mogol” è una voce indiana che significa “circonciso”, è altresì un titolo degli imperatori dell’Indostan. La sua prima canzone fu “Briciole di baci”, interpretata da Mina, il successo arrivò al Festival di Sanremo del 1961, vincendo con la canzone “Al di là”, cantata da Luciano Tajoli e Betty Curtis. Nello stesso anno con il testo della canzone “Piccolo Indiano” lo troviamo allo Zecchino d’Oro. Altra canzone famosa, interpretata dall’Equipe 84, è “29 settembre”, testo dedicato al compleanno della moglie. Il cantante Bobby Solo ottenne un grande successo, con la canzone di Mogol “una lacrima sul viso” presentata al Festival di Sanremo del 1964.
Per il nostro autore, non solo canzoni, ma anche colonne sonore di film e brani di Bob Dylan e David Bowie. Nel complesso musicale “I Campioni”, il chitarrista era un tale Lucio Battisti, con il quale Mogol avrà un lungo e proficuo sodalizio. Sul finire degli anni sessanta il sodalizio si consolida, convinse Battisti a cantare da sé le sue canzoni, intuizione di Mogol che diede ottimi risultati, esordendo nel 1969 al Festival di Sanremo con il brano “Un’avventura”. Famosa è rimasta l’avventura dei due artisti fatta a cavallo che, partiti da Milano passando per La Spezia raggiunsero Roma, siamo nel 1970. Nel 1980 però, la collaborazione tra i due artisti venne meno, e Mogol entra in collaborazione con Riccardo Cocciante e Gianni Bella. Come artista paroliere fece la fortuna del cantante Giuseppe Mango, ricordo, come esempio, le canzoni “Oro e Mediterraneo”. Sul finire degli anni Novanta Mogol è autore di alcuni testi delle canzoni di Adriano Celentano, famosa è “Io non so parlar d’amore”. Altre collaborazioni di Mogol sono con Gigi D’Alessio, Gigi Finizio, Anna Tatangelo, Eros Ramazzotti. Non solo canzoni, infatti, Mogol creò alla “Nazionale Italiana Cantanti”, costituita nell’ottobre del 1975 con gli artisti Morandi, Mengoli, Baglioni, che disputa incontri benefici in tutta Italia.
Ecco alcuni riconoscimenti:
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L’Università degli Studi di Palermo gli conferisce una laurea Honoris causa in Teorie della comunicazione.
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Riceve il premio speciale per la musica “grand Prix Corallo città di Alghero”.
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Nel 2013 su Rete 4, all’artista è stato reso omaggio con una trasmissione concerto dal titolo “ Una serata bella per te, Mogol”.
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Rai 1 trasmette due serate evento dal titolo “Viva Mogol”.
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Presso l’Università Bocconi di Milano, gli è riconosciuto il premio “ Dante d’oro”, in virtù del valore letterario dei suoi testi.
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La Regione Valle d’Osta ha istituito un premio intitolato a Mogol per l’autore del miglio testo musicale in lingua italiana.
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Riceve, nel 2016, l’onorificenza di Commendatore ordine al merito della Repubblica Italiana.
Una vita dedicata alla musica e ai testi di canzoni che sono nel cuore e nella mente di molti, e che ritengo non tramonteranno mai.
Nell’augurargli buon compleanno, restiamo in attesa di ascoltare sui nuovi brani.
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