Renato Olivieri, addio al commissario Ambrosio
"Il commissario Ambrosio è un uomo abbastanza scettico e anche amaro. Dopo aver preso la laurea in legge è entrato in polizia casualmente: avrebbe potuto fare l'avvocato, l'impiegato o altro. E un agnostico, ma sa dare sicurezza: è un uomo sul quale si può contare per il meglio".
(Renato Olivieri sul commissario Ambrosio)
Ieri pomeriggio a Milano, presso la chiesa di Santa Maria al Paradiso, si sono tenuti i funerali dello scrittore Renato Olivieri, deceduto venerdì pomeriggio per una grave malattia all’età di 87 anni.
Veneto di origini ma milanese di adozione, Olivieri è stato giornalista della pagina culturale del Corriere della Sera e direttore di testate come Grazia e Millelibri. Ma il suo nome rimase legato alla serie di gialli con protagonista il commissario milanese Ambrosio, che debutta nel 1978 con Il Caso Kodra, a cui seguiranno undici romanzi e tre raccolte di racconti.
Ambrosio è un poliziotto molto diverso da quelli tradizionali del giallo all’italiana, dal carattere malinconico ed estroverso, con un matrimonio fallito alle spalle e una relazione con Emanuela, molto più giovane di lui.
Amante del bello e grande conoscitore d’arte, Ambrosio vive in un appartamento in via Solferino, arredato con stampe ed acquarelli di illustri artisti e numerose librerie.
Le sue avventure lo vedono muoversi in una Milano molto diversa da quella scintillante degli anni Ottanta; è una citta che viene fotografata nel suo lato più borghese, con innocui impiegati, ragionieri, avvocati, casalinghe, e signore dell’alta società.
Ambrosio cerca di capire il mondo che lo circonda e spesso si trova davanti vicende che lo toccano emotivamente, portandolo a provare pietà per la vittima e per l’assassino.
Nel corso dei romanzi Olivieri farà crescere e maturare il personaggio, che da Vicecommissario (Il caso Kodra) diventerà Commissario, subirà un attentato durante un’indagine (L’indagine interrotta) , cambierà in parte abitudini, svolgerà un’indagine a Vienna ( Hotel Mozart ), collaborerà con una giovane poliziotta (Piazza pulita) è vedrà la fine della Milano da bere e l’inizio di Tangentopoli.
Al cinema il commissario è stato interpretato da Ugo Tognazzi in I giorni del commissario Ambrosio diretto da Sergio Corbucci nel 1986, tratto da Maledetto Ferragosto, pubblicato nel 1980.