Congregazioni Religiose: Salesiani e Scalabriniani
Diverse sono le Congregazioni Religiose che hanno fatto la storia e sono ancora nella storia.
Ritengo culturalmente appropriato che queste Congregazioni, e sono molte, siano conosciute poiché è anche grazie a loro che gli italiani si sono fatti onore nel mondo, portando aiuto a chi era in difficoltà.
In quest'articolo vi voglio parlare, se pur brevemente, dei Salesiani e Scalabriniani, che si richiamano al modello e alla spiritualità di San Francesco di Sales.
Proprio con questo spirito nel 1884 a Lecce nasce la Congregazione delle Salesiane dei Sacri Cuori per l'assistenza e l'educazione di giovani cieche e sordomute, che altrimenti sarebbero lasciate abbandonate a se stesse. Abbiamo invece, nel 1895 in Spagna, le Salesiane del Sacro Cuore con lo scopo di farsi carico dell'educazione delle fanciulle e dell'assistenza agli anziani e ai poveri.
Parlando dei Salesiani non può non venire alla mente Giovanni Bosco, un uomo prete che ha speso la propria vita per e con i giovani. Nel 1854 si prese cura degli "ospiti", piuttosto numerosi, dell'Oratorio di San Francesco di Sales da lui fondato nel 1844. Giovanni Bosco ha sperimentato sulla propria pelle difficoltà di ogni genere già nell'infanzia, e queste prove lo aiutarono quando, divenuto sacerdote, davanti ai suoi occhi si presentavano i rischi morali e materiali cui i giovani andavano incontro; giovani allo sbando, vagabondi, sfruttati da gente malvagia e senza scrupoli come manodopera minorile o per fini più ignobili, così che concepì l'originale progetto di creare un luogo d'incontro e di accoglienza indipendente dalle parrocchie, ovvero l'Oratorio.
Il progetto ebbe successo tanto che in breve tempo ospitava giovani usciti di prigione e senza una meta né un lavoro, ragazzi abbandonati e/o sbandati. Diede la possibilità di seguire dei corsi di istruzione professionale per i giovani operai. Questo portò i salesiani ad allargarsi con le Figlie di Maria Ausiliatrice e i Cooperatori Salesiani, un'organizzazione laicale. Da non dimenticare anche le Missioni Don Bosco, presenti in un centinaio di nazioni per aiutare tutti coloro che si trovano nel bisogno, sia morale che materiale.
Giovanni Battista Scalabrini, nato in provincia di Como e chiamato da papa Pio IX ad essere vescovo di Piacenza, ispirandosi a San Carlo Borromeo fondò le due Congregazioni dei Missionari e Missionarie di San Carlo, la cui finalità era quella di assistere gli emigranti nella difficile fase di integrazione nel Paese di accoglienza. L'emigrazione rappresentava, spesso, un vero dramma, gente che partiva in cerca di lavoro abbandonando il proprio paese, i propri cari, gli affetti, i luoghi in cui si era nati e vissuto la fanciullezza, per cercare "fortuna" che non si era poi così certi di trovare.
Lo Scalabrini, rimproverando lo Stato, assunse una posizione ben precisa quando lanciava il monito "libertà di emigrare" certo, "ma non di fare emigrare" rimproverando la politica di allora di non essere disposta ad intervenire sull'economia perché evitasse queste "fughe" dall'Italia, accusando anche i latifondisti che provocavano la fuga dalle campagne dei braccianti, retribuendoli con salari da fame. Rimproverò lo Stato anche per il lassismo nei confronti degli "agenti di emigrazione", da lui definiti "trafficanti di carne umana". (è la storia che si ripete?).
Un'altra protagonista fu Francesca Cabrini, fondatrice delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù, che all'inizio si presero cura di un orfanatrofio sito in Codogno, poi la Cabrini, restando a fianco degli emigranti, compi ben 24 volte la traversata oceanica e, fermatasi negli Stati Uniti, istituì e diresse diversi asili, scuole e ospedali affinché gli emigrati potessero disporre di indispensabili strutture di supporto.
Di tutto questo ritengo si possa indubbiamente andarne fieri.
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