Fiera Oh bej! Oh bej!
La Fiera degli Oh bej Oh bej è la festa milanese per eccellenza che ha origini antichissime fatte risalire addirittura al 1288.
Strettamente legata alla ricorrenza del 7 dicembre in onore di Sant'Ambrogio patrono di Milano, il nome in Milanese significa: Oh belli! Oh belli! e pare che derivi dalle esclamazioni di gioia dei bambini milanesi quando nel 1510, osservarono i doni portati dall'inviato di papa Pio IV, Giannetto Castiglioni.
A quei tempi i prodotti esposti erano poveri e soprattutto gastronomici: i famosi 'firon', che altro non erano che castagne da caldarroste che erano infilate a decine in lunghi fili avvolti, il castagnaccio, la mostarda, le bambole di pezza e qualche vestito.
Oggi il mercatino è alla portata di tutti e di tutte le tasche e offre soprattutto piccolo antiquariato, artigianato e dolciumi.
Inizialmente la manifestazione degli Oh bej! Oh bej! si svolgeva in Piazza Mercanti: il centro medievale di Milano, una piazzetta in pieno centro, a pochi passi dal Duomo e successivamente, a partire dal 1866, venne trasferita nelle adiacenze della Basilica dedicata a Sant'Ambrogio, mentre dal 2006 è stata nuovamente ricollocata nell’area del Castello Sforzesco.
Come vuole la tradizione, a Milano il Natale viene anticipato dalla fiera degli "Oh Bej Oh Bej". Infatti agli inizi di Dicembre nel perimetro del Castello Sforzesco arriva lo storico mercatino noto ormai non solo ai milanesi ma a migliaia di turisti e visitatori che ogni anno passeggiano tra le centinaia di bancarelle natalizie alla ricerca di giocattoli, regali, dolciumi e oggetti d'epoca, utili idee regalo in occasione delle festività natalizie.
Le varie edizioni vedono il perimetro del Castello Sforzesco ospitare più di 400 espositori, nel tratto compreso tra viale Gadio e piazza Castello. Circa due terzi degli espositori sono espressione della tradizione, per garantire al pubblico di ritrovare le autentiche atmosfere e i generi merceologici più rappresentativi della storica fiera: ci saranno 58 rigattieri, 20 fioristi, 25 artigiani, 55 mestieranti, 20 venditori di stampe e libri, 8 maestri del ferro battuto, rame e ottone, 16 giocattolai, 23 rivenditori di dolci, oltre a 10 tradizionali venditori di caldarroste, 10 di “Firunatt”, le tipiche castagne infilate affumicate, 3 produttori di miele e affini e 4 pittori.
Altre 90 postazioni di vendita presso il cavalcavia Bussa con la fiera “Alter Bej!”, realizzata dagli operatori dall’Associazione “Altrimenti”, che esporranno auto-produzioni artigianali, pezzi unici e di seconda mano oltre a creazioni artistiche, il tutto accompagnato dalle esibizioni di musicisti, giocolieri e artisti di strada
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