Il diavolo è andato in pensione?
Mi permetto di portare, ai lettori, questa possibile riflessione, scaturita in me leggendo un interessante articolo relative a inchieste e interviste del Vatican Insider riferite a Papa Francesco.
Voglio subito precisare che una cosa è la figura del diavolo rappresentata nell’arte, sempre brutta e raccapricciante, ma dobbiamo convenire che nelle tentazioni non si “presenta” brutto, ma suadente, disponibile. Non è così sprovveduto!
Ma, oggi, il diavolo esiste ancora o è andato definitivamente in pensione? A livello popolare o di costume la situazione non è molto diversa dal passato, tanto è vero che vi sono ancora pratiche che vedono al centro il diavolo, sia come fenomeno sociale sia commerciale.
La superstizione è ancora quanto mai in voga, anzi, diciamo che più ci si allontana da una Certezza, più si cade nella superstizione, e questo perché l’uomo ha bisogno del trascendente. Papa Francesco ha fatto moltissime citazioni in cui il diavolo è presente, ne riporto alcune come stimolo di riflessione.
- Francesco invita a prestare la massima attenzione a “non confondere la presenza del diavolo con le malattie psichiche”. Una precisazione doverosa e che propone una distinzione tra queste e la possessione diabolica, che è cosa ben diversa e con una fenomenologia sua propria.
- “Satana è un seduttore abilissimo, emana molto fascino e sa vendere molto bene la sua merce, ma paga male alla fine!”. È quello che si diceva all'inizio, presenta la “sua merce” in modo tale che non può non affascinarti – la tentazione – il prezzo vero che dovrai pagare non lo dichiara apertamente, te lo condisce via con abili giri di parole, il vero costo lo scoprirai più tardi, e a volte è davvero maledetto. È un po' come quello che ti vuole vendere la droga, non ti dirà mai che ti può far male, che ti può rendere schiavo e portare alla morte... evidente no?
- “Satana è nemico dell'uomo ed è astuto perché presenta le cose come buone, ma le sue vere intenzioni sono di distruggere l'umanità, usando anche motivazioni umanistiche”. È ciò che succede anche oggi, ci si spinge a credere che uccidere sia un diritto, che la morte non sia inferiore alla vita, che il potere.... che il denaro... che la vera libertà... che si ha il diritto di... (attenzione, il diritto, mai il dovere), insomma, le solite cose di sempre presentate con indiscussa abilità.
- Il diavolo vuole sempre dividere, creare attriti, litigi, odi e divisioni e vuole portare alla guerra. Il desiderio del potere, il denaro, il generare divisioni che portano all'odio, sono sue armi potentissime che usa con estrema disinvoltura, è sufficiente guardarsi attorno per vedere quanto, purtroppo, questi suoi sforzi siano fruttuosi, e non solo nel mondo laico, ma anche all'interno della Chiesa e delle altre confessioni religiose.
- Il diavolo “è una persona” e non bisogna mai mettersi a voler dialogare con lui, perché è molto più intelligente di noi. Non è un'entità astratta o immaginaria, ma reale, lo afferma Gesù stesso, che con lui ha affrontato un duro scontro.
Queste sono alcune affermazioni di Papa Francesco in merito al diavolo. Molti oggi sono quelli che non credono alla presenza del demonio nel mondo, e questo persino nella Chiesa stessa, qualcuno pensa che siano retaggi legati a un periodo oscuro e di profonda ignoranza, altri che “siccome se non vedo non credo”... ma sono i più superficiali, poiché se ci pensano bene credono a cose che pur non vedono. Altri ancora: “ io credo solo nella scienza”, anche in questo caso ci sarebbe da fare una bella discussione in merito, e si dimostrerebbe che anche questa affermazione non è del tutto vera.
Il tema ha indubbiamente un suo fascino, ed interessante sarebbe entrare più nel merito, ma ovviamente un semplice articolo non lo consente, tuttavia le possibilità di approfondimento non mancano per chi volesse approfondire la questione, poi, naturalmente ognuno è libero di trarre le proprie conclusioni.