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Scoperta la Casa di Maria: la dimora della Madre di Gesù ad Efeso

Grazie a ricerche e lavori di archeologi e storici è stata trovata, il 18 ottobre 1881, in Turchia, l’abitazione dove viveva Maria, la mamma di Gesù, con l’apostolo Giovanni, chiamata in lingua turca “Meryem Ana Evi”. L’abitazione è in stile Giudaico e greco ellenistico e risale al I secolo. Sita nel comune di Selҫuk nella provincia di Smirne ad alcune ore di cammino in direzione dell’antica Efeso.

Come si è arrivati alla scoperta dell’abitazione? Tutto ha inizio grazie ad alcune visioni mistiche che hanno visto protagoniste Anna Katharina Emmerick e Maria Valtorta. La prima, ora fatta dalla Chiesa beata, era una monaca e veggente cristiana, mentre la Valtorta è stata una mistica cattolica e terziaria dell’Ordine dei Servi di Maria.

Fu il poeta e scrittore tedesco di origine italiana Clemens Brentano de La Roche, grazie ad un suo resoconto, a sollecitare la curiosità degli archeologi e degli storici di poter trovare l’abitazione di Maria. Il Brentano visse per cinque anni accanto alla Emmerick e, quando questa morì nel 1824, decise di pubblicare un primo libro basato sui resoconti quotidiani delle visioni.presepe foto mf

Alcune “coincidenze” davvero interessanti

  1. Nella lettura dei testi scritti dalle due veggenti, nate in periodi diversi, la Emmerick nel settembre del 1774, la Valtorta nel 1897, si riscontrano descrizioni molto simili.
  2. Due spedizioni archeologiche indipendenti tra loro e partite da luoghi diversi, basandosi ambedue sugli stessi scritti, giungono alle stesse conclusioni archeologiche e storiche.
  3. Gli scavi attestano che le rovine sotto l’abitazione sono effettivamente del I secolo e corrispondono perfettamente alle visioni mistiche, infatti, le pietre sono rettangolari come descritte, il focolare è posto centralmente nella casa, le finestre sono alte e il tetto è piatto.

Giova anche ricordare che qui ebbero luogo due Concili ecumenici, quello del 431 d.C. e del 449 d.C. a Efeso. Inoltre nel V secolo fu edificata la prima Basilica della storia umana consacrata a Maria Santissima.

La descrizione della casa fatta dalla veggente

«Maria non visse di preciso ad Efeso, ma in un paese vicino. La dimora di Maria si trovava su una collina a sinistra della strada in direzione di Gerusalemme, circa tre ore e mezza da Efeso. Questa collina si dirada ripidamente volgendosi verso Efeso; avvicinandosi da sud-est, la città sembra giacere su un terreno rialzato... Stretti sentieri in direzione del sud conducono ad una collina, alla cui sommità è sito un altopiano irregolare, distante circa mezz'ora di viaggio.»

 

La scoperta della casa si deve però al sacerdote francese Julien Gouyet, che seguendo gli scritti, trovò l’abitazione. La sua scoperta non fu, da molti, considerata serie e veritiera, ma dieci anni più tardi, altri due sacerdoti appartenenti alla Congregazione della missione, detti comunemente Lazzaristi, muovendo da Smirne, città della Turchia centro-occidentale, trovarono quel che prima aveva scoperto il Gouyet e inoltre appresero che la popolazione locale, discendenti della prima comunità cristiana di Efeso, da secoli veneravano la Casa che era anche motivo di pellegrinaggi dai villaggi vicini.

Tutta la porzione del plesso archeologico è stata sottoposta a restauro conservativo, sottoscrivendo l’origine della costruzione all’epoca apostolica, ossia I secolo d. C.

Molti sono i papi della Chiesa cattolica che si sono recati in pellegrinaggio alla casa di Maria. Eccone l’elenco:

  • Papa Leone XIII nel 1896.

  • Papa Pio XII nel 1951.

  • Papa Giovanni XXIII.

  • Papa Paolo VI nel 1967.

  • Papa Giovanni Paolo II nel 1979.

  • Papa Benedetto XVI nel 2006.

Inoltre tutti gli anni, il 15 agosto, la Chiesa celebra in loco la festa dell’Assunzione di Maria.

La Casa è frequentata anche dagli islamici che, come sappiamo, hanno per Maria un rispetto particolare.

Nel IV secolo d.C., Epifanio di Costanza di Cipro e anche di Salamina, è stato il primo autore dell’antichità a dare notizie della tradizione orale sulla presenza di Maria e dell’Apostolo Giovanni in Efeso, dove quest’ultimo vi morì e dove, nella vicina e visibile isola di Patmos fu imprigionato.

Una realtà che, a mio avviso, valorizzano quanto i Vangeli e gli scritti degli Apostoli vanno dicendo da secoli.

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