Si va a caccia di Uova. Storia e Tradizione del giorno più importante del Cristianesimo
Nell'iconografia cristiana, l'uovo è il simbolo della Resurrezione: il guscio rappresenta la tomba dalla quale esce un essere vivente.
Per i pagani l'uovo è il simbolo della fertilità: l'eterno ritorno alla vita.
Con l'avvento della religione cristiana lo stesso uovo di Pasqua venne definito dai primi cristiani come il simbolo della Resurrezione di Gesù.
Come mai? Semplicemente perché l'uovo assomiglia a un sasso privo di vita, così come fu il sepolcro di pietra nel quale era stato sepolto Gesù.
Dentro l'uovo c'è però una nuova vita pronta a sbocciare. In questo modo, l'uovo diventa quindi un simbolo di rinascita .
Ecco perché l'uovo fu paragonato alla tomba dalla quale Cristo è risorto.
Secondo la tradizione l'uovo è sin dall'antichità simbolo di vita e di rinascita mentre l'usanza di scambiarselo in dono risale al Medievo.
Furono i Persiani i primi a scambiarsi quelle di gallina, come gesto ben augurante per l’inizio della Primavera. Tradizione che si diffuse, poi, tra Egizi, Greci e Romani.
In Occidente questa usanza si fa risalire al 1176, quando il superiore dell’abbazia di St. Germain-des-Près donò a re Luigi VII, rientrato a Parigi dopo aver combattuto nella II crociata alcuni prodotti delle sue terre come le uova, simbolo di vita che si rinnova.
Secondo Lizette Larson-Miller, professoressa presso la Graduate Theological Union di Berkeley, l'usanza specifica della caccia alle uova di Pasqua si deve far risalire al riformatore cristiano protestante Martin Lutero. Essa ha dichiarato, dopo un’approfondita ricerca storica che Lutero aveva organizzato la caccia alle uova di Pasqua secondo precise regole: gli uomini nascondevano le uova per le donne e i bambini, comunicando ad essi come le uova rappresentassero il simbolo di una nuova vita.
Fu così che si prese l’usanza di benedire le uova e regalarle ai fedeli durante la Messa.
Recentemente dall’uovo di gallina si è passati a quello di cioccolato: l’origine, se confermata , si deve a Luigi XIV e si diffuse nel corso dell’Ottocento grazie a Rodolphe Lindt, figlio di un farmacista bernese, che riuscì a ottenere un cioccolato morbido.
La diffusione dell’uovo come regalo di Pasqua nacque in Germania dove, all’inizio, si regalavano uova bollite e poi decorate con colori naturali.
E il primo uovo con sorpresa? Secondo alcuni venne commissionato nel 1885 dallo zar Alessandro III di Russia all’orafo Peter Carl Fabergé per la moglie Maria Fëdorovna: era in platino, smaltato di bianco, e ne conteneva un altro in oro. Altri, invece, ricordano che già nel Settecento a Torino c’era l’usanza di inserire un piccolo dono dentro le uova di cioccolato.
Sta di fatto che, nel 1875, l’azienda inglese Caldbury realizzò un uovo di cioccolato fondente vuoto con all’interno una sorpresa, e iniziò a produrlo su scala industriale.
Per finire, una grande curiosità: la caccia alle uova è un argomento da Guinness dei primati: Homer, in Georgia- Stati Uniti è stato documentato come paese record : nel 1985 80.000 uova da cacciare in una città di 950 persone.
Buona pasqua a tutti.