Soprannomi abitanti dei paesi della provincia milanese
Il termine soprannome deriva dal latino, e già nel 994 era usato in quel di Siena. L’origine è dunque sicuramente molto antica, e hanno origine da caratteristiche fisiche o psicologiche, da comportamenti, da dispregiativi o qualità, da omonimie, da mestieri esercitati o per altri motivi.
A volte un soprannome è ereditato da una generazione all'altra, non solo, persino sui necrologi o sulla tomba, accanto al nome di battesimo figura il soprannome che identifica magari meglio il soggetto. Possiamo sicuramente affermare che il soprannome crea anche un senso di appartenenza a una comunità.
Non voglio però tediare i lettori sulla sua storia, mi preme invece far conoscere i soprannomi di alcuni paesi della provincia milanese, oggi quasi sicuramente dimenticati dai più, ma che in qualche persona di una certa età sono ancora presenti.
Inizio ovviamente dalla nostra Milano.
Milano: i Bauscia o i Ciucianebbia. Dove il primo termine si può associare a sbruffoni, e il secondo alla fitta e persistente nebbia, la scighèra.
Agrate Brianza: i Gratton o gli Asnìtt. I ladruncoli o gli asinelli.
Aicurzio: i Fasuròtt, ossia fagiolotti, che probabilmente sta per sempliciotti.
Albiate: i Peciòtt, che significa i sempliciotti.
Arcore: i porcelitt, i porcellini. Non si sa se perché li allevavano o se era riferito al comportamento degli abitanti.
Barlassina: i Asnìtt, gli Asinell. Perché vi erano allevati o per un motivo meno nobile?
Bellusco: i Mangiapolenta, qualcuno aggiunge “ a tradimento”.
Biassono: gli Sgorbàtt, sono i Corvi.
Birago: i Cucù, come quel simpatico uccello che canta soprattutto nel mese di Maggio.
Camnago: i Bordòcc, con riferimento agli scarafaggi.
Ceriano Laghetto: gli Anadìn, i simpatici Anatroccoli.
Cesano Maderno: i Tòcc, cioè i pezzi o i bocconi.
Cinisello Balsamo: i Pescaluna. È la famosa storia della luna nel pozzo?
Cogliate: i Buscìtt, che sono i Vitelli, o i Cugiaa, i cucchiai. Desio: i Goss, che significa ingordi.
Gaggiano: i Beltram, probabilmente originato da un nome proprio.
Lazzate: i Boeu, un altro riferimento a un animale, il Bue.
Lesmo: i Bau Bau. Nel senso di can che abbaia non morde?
Lentate sul Seveso: i Ballon, chiaro il riferimento ai palloni.
Lissone: i Crapòn, i testardi.
Meda: I Striùn, ossia gli stregoni o i Maja Colla. Quest’ultima per il grande uso che se ne faceva dato la produzione di mobili?
Osnago: gli Sciatt, che stanno per sciatto, ma anche per l’essere tozzi o farlo gnorri.
Passirana: i Majagatt. Chissà se poi li mangiavano davvero!!!
San Pietro Martire: i Coronìtt, gli incoronati.
Seveso: i Gagiòtt, in altre parole le Gazze, che in tempi passati erano considerati uccelli delle streghe.
Trezzo: i Mangiaghèzz, termine che significa mangia ramarri. Chissà che sapore hanno?
Triuggio: i Gugitt, che sono gli spilli. Nel senso che gli abitanti sono “pungenti”?
Vedano al Lambro: i balabiòtt, associati ai Bruchi o Gatte pelose. È probabile per la presenza di Gelsi e bachi da seta.
Verano al Lambro: i Mangiacagiada, che significa i mangia cagliata.
Vimercate: i Gratagaìnn, vale a dire i ruba galline.
Spero nessuno ne senta offesa, è un modo divertente per farsi una sana risata.
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