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Museo Egizio di Torino

museo egizio 1Un'ottima idea per una gita fuori porta: il Museo Egizio di Torino. Al numero 6 di via Accademia delle Scienze, nel cuore di Torino, si trova il Museo Egizio, il più importante dopo quello de’ Il Cairo. Al suo interno numerosissimi pezzi della storia dell’antico Egitto, dalle origini fino all’arrivo dei Romani sotto Cleopatra.

La storia del Museo comincia da molto lontano, per la precisione nel 1628, quando il re Vittorio Amedeo II comprò dai Gonzaga di Mantova la Mensa Isiaca, un pregevole reperto dell’Egitto della tarda età romana.

Solo un secolo dopo, verso la fine del Settecento, Carlo Emanuele III chiese al botanico Vitaliano Donati di comprare dai collezionisti di tutt’Europa altre antichità egiziane, che vennero unite a una precedente collezione di Vittorio Amedeo III, diventando così il primo nucleo delle collezioni del Museo Egizio di Torino.

All’inizio l’esposizione aveva la sua sede presso il Museo dell’Università di Torino in via Po, oggi sede del Rettorato, ma dopo la caduta di Napoleone, re Carlo Felice decise di far erigere presso via Accademia delle Scienze l’attuale sede del Museo.

museo egizio 2Nel 1824, poco tempo dopo la conclusione della costruzione, vennero acquisite le immense collezioni egiziane di Bernardino Drovetti, uno dei primi archeologi italiani a lavorare in Egitto sotto Napoleone, per poi diventare console in quella terra lontana, che comprendevano, tra mummie, steli, papiri e oggetti rari per un totale di ben 5200 reperti.

Fino alla fine dell’Ottocento la vita del Museo fu tranquilla, ma nel 1894 fu nominato direttore il grande archeologo italiano Ernesto Schiapparelli, che condusse dal 1898 fino al 1910 numerose campagne di scavi in Egitto, che portarono un gran numero di reperti a essere incamerati nelle collezioni del Museo.

Nel 1966 l’Egitto donò al Museo il Tempio di Ellesija, oggi conservato in una sala speciale, mentre dal 2008 fino al 2015 l’edificio è stato del tutto ristrutturato, con anche un nuovo sistema espositivo organizzato dallo scenografo di Hollywood e premio Oscar Dante Ferretti, che ha progettato la stanza dedicata alle statue di dei, regine e re nell’Egitto antico, da Osiride a Cleopatra.

Tra i molti reperti conservati nelle sei sale del museo, ricordiamo la Tomba di Kha e Merit, che venne scoperta da Schiapparelli nel 1906, del 2400 a. C., il papiro regio, che elenca tutti i re d’Egitto fino al Nuovo Regno, il Telo di lino, dell’epoca predinastica, la Sfinge in arenaria di Karnak, la statua in diorite di Ramesse II, arrivata da Tebe e la tomba di Nefertari, la sposa di quello che fu il faraone egizio che regnò più a lungo nella storia. 

Trasporti

Il luogo è facilmente raggiungibile con:

  • Mezzi pubblici: linea 13, 55, 56, 72 o con la Metro scendendo alla fermata Porta Nuova
  • Treno arrivando alla stazione di Porta Nuova o Porta Susa
  • Auto prendendo l'uscita Torino Nord o Torino Sud e proseguendo per centro città

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